Governo Renzi

Ma la #svoltabuona sarà buona anche per la Scuola digitale?

Le ultime dichiarazioni del ministro Giannini non fanno ben sperare. Ma se arriveranno davvero 3,7 mld per la Scuola, si pensi anche alla banda larga e al Wi-Fi. Tra l’altro. Ecco alcune urgenze, per il Governo

Pubblicato il 17 Mar 2014

Paolo Ferri

Professore Ordinario di Tecnologie della formazione, Università degli Studi Milano-Bicocca

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Il Ministro Giannini, al giornalista che le chiedeva, il 25 febbraio, se la tecnologia fosse una priorità per la scuola oppure no, ha risposto: «Una priorità non sostitutiva. Ho l’idea che se spariscono i libri, forse sarò anche un po’ datata, non vada bene. A scuola senza zaino? No, deve esserci anche un contatto con la dimensione cartacea della cultura. Sì alla tecnologia che collega la scuola col mondo ma non la vedo sostitutiva del patrimonio che abbiamo».

In molti ci chiediamo che cosa significhi, oggi, la “dimensione cartacea della cultura” e speriamo questa dichiarazione si dettata da “prudenza” e non da una vera convinzione. Ovviamente i libri sono una fondamentale eredità storica e devono essere presentati come tali agli studenti, ma a “scuola senza zaino” e con il tablet sì eccome! La #svoltabuona anche in questo caso. Da questo punto di vista ricordiamo al nuovo ministro che i suoi recenti predecessori hanno fatto passi avanti rilevanti per introdurre la rivoluzione digitale nella Scuola. Il Governo Monti e il Ministro Profumo hanno messo l’Italia dopo molti anni in regola, almeno dal punto di vista legislativo, con l’Europa attraverso l’istituzione dell’Agenda digitale italiana, che ovviamente prevede una parte fondamentale dedicata alle “competenze digitali” e alla scuola. Il Governo Letta, ha, se pur qualche tentennamento e indecisione, riconosciuto la priorità dell’Attuazione della Agenda digitale soprattutto per quanto riguarda la scuola e il Ministro Carrozza ha affrontato in maniera interessante e innovativa il problema dei contenuti digitali per l’apprendimento abolendo l’obbligo dell’adozione dei libri di testo.

Ora ci permettiamo di segnalare questo al nuovo Governo, che pare molto attento alla “comunicazione digitale” soprattutto sui cinguettanti social network, #lasvoltabuona, e al Ministro Giannini che per proprio l’occasione dei 3,7 miliardi (annunciati… per ora) dedicati all’edilizia scolastica non può essere perduta. Ad esempio per dotare di connessione a banda larga (almeno 20/30 MBit di banda sincrona) e di copertura Wifi le scuole coinvolte – sarebbe meglio tutte le scuole.

Riproponiamo poi, sinteticamente, al Ministro Giannini e al Premier Mattero Renzi #speriamochesialavoltabuona, i suggerimenti che abbiamo già indicato come prioritari per l’adeguamento della scuola italiana a standard europei di digitalizzazione in questa sede,

Auspicio 1:#labandalarga finalmente anche per la scuola!

Il primo auspicio per il 2014 che formuliamo è quello che il Governo si concentri sul recupero del digital divide di connettività della scuola italiana e dell’università italiana. Negli “annunci” di questi giorni di Renzi la banda larga non è mai stata nominata.

Auspicio 2 – #Attuazioneall’allegatotecnicodeldecretoCarrozza: I contenuti digitali (D.M. n. 781 del 27/09/2014)

Il ministro Giannini dovrebbe riprendere e dare completa attuazione dell’”Allegato tecnico” del decreto Carrozza sui contenuti digitali e in particolare promuovere un tavolo con gli editori scolatici italiani finalizzato a definire standard qualitativi e contenutistici dei nuovi data base interattivi di contenuti digitali per la scuola.

Auspicio 3- #Sempreattuazioneall’allegatotecnicodeldecretoCarrozza relativo alle piattaforme di gestione dell’attività didattica e dell’amministrazione della scuola (D.M. n. 781 del 27/09/2014)

Il Ministro Giannini sa che la trasformazione in Scuola 2.0 delle nostre istituzioni formative può migliorare, rendere più efficiente e meno costosa per i cittadini l’Istruzione pubblica. Questa transizione è costituito da alcuni pilastri: la connessione a Internet in banda Larga, i contenuti digitali per l’apprendimento di qualità, fruibili ed integrabili in maniera aperta; ma anche da ambienti virtuali per l’apprendimento per gli insegnanti e da software gestionali per agevolare i dirigenti nei processi amministrativi della scuola. Si dovrebbe intervenire a livello normativo e finanziario per avviare l’installazione di questi software in tutte le scuole italiane o, almeno, in quelle coinvolte nell’intervento di ristrutturazione edilizia e allo stesso tempo finanziare la formazione metodologica degli insegnanti sulla didattica digitale #.

Confidiamo che la “#svoltabuona” sia #buona anche per #digitalizzarelascuola.

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