Scuola

Le quattro novità digitali per i libri scolastici

Arriva la circolare sull’adozione dei libri di testo 2014/2015: una occasione per accelerare sul digitale nella scuola. Ecco cosa cambierà

Pubblicato il 10 Apr 2014

Paolo Ferri

Professore Ordinario di Tecnologie della formazione, Università degli Studi Milano-Bicocca

ferri-121029185146

Con la Circolare di ieri 9 aprile 2014 del direttore generale del Ministero Cristina Palumbo possiamo affermare che la digitalizzazione della scuola italiana è davvero avviata. Finalmente il nuovo ministro Giannini sta attuando il Decreto Carrozza sulla liberalizzazione delle adozioni dei testi scolastici di cui abbiamo diffusamente trattato in questa sede. Le regole per l’adozione dei testi per tutti gli ordini di scuola del prossimo anno sono, infatti, molto differenti dalle precedenti:

1. L’adozione dei testi tradizionali degli editori non è più obbligatoria ma facoltativa;

2. E’ abolito il blocco di 6 e 5 anni nel mantenere l’adozione dei testi ed è quindi possibile adottare nuovi testi anche prima di questo termine;

3. I nuovi testi adottati debbono obbligatoriamente essere in formato digitale o misto, non possono più essere adottati nuovi testi in formato analogico;

4. Le scuole possono in alternativa o a complemento dell’adozioni dei corsi tradizionali degli editori predisporre materiali digitali autonomamente.

Contrariamente a quanto molta stampa sostiene non è questa quarta misura quella più rilevante della circolare applicativa. L’idea che i docenti producano da soli e integralmente i contenuti digitali per la didattica è forse l’unico aspetto delle misure adottate nell’Agenda digitale della scuola dal Ministro Profumo che si presenta come realmente inattuabile. Non si possono obbligare insegnanti che sono i meno pagati d’Europa a diventare anche autori ed editori. Il tutto senza il riconoscimento del mimo diritto d’autore. Lo dimostra anche il progressivo declino di una meritoria iniziativa il Progetto Bookinprogress.

I punti qualificanti della circolare a mio avviso sono i primi tre e producono effetti combinati di innovazione molto rilevanti. Il combinato disposto della fine dell’obbligo delle adozioni, dello sblocco delle nuove adozioni e l’obbligo ad adottare per le nuove adozioni libri digitali potrebbe dare nuova linfa all’attuazione dell’Agenda digitale della scuola. Vediamo in che senso la circolare dovrebbe dare un impulso duplice agli editori e i dirigenti/insegnanti. Sul lato degli editori saranno obbligati a qualificare l’offerta dei loro attuali contenuti digitali che in molti casi non sono affatto al livello qualitativo sufficiente, dal momento che l’adozione da parte degli insegnanti dei loro testi sarà sempre più condizionata alla qualità dei loro materiali digitali. Sul lato dei dirigenti e degli insegnanti l’obbligo di adottare contenuti digitali dovrebbe costringere anche i più riottosi e “gutemberghiani” degli insegnanti a dare avvio ad un azione di sistema da me più volte evocata che rispetti le seguenti priorità: la connessione a Internet in banda Larga di tutte le scuole, l’avvio di una massiccia azine di formazione degli insegnanti; un forte investimento per dotare la scuola di ambienti virtuali per l’apprendimento per gli insegnanti e da software gestionali per agevolare i dirigenti nei processi amministrativi.

Cara Giannini e Caro Renzi sarà davvero # lasvolta buona?

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati