L’Italia che vuole cambiare al suono del digitale ha paura di aver perso la bussola. C’è un nuovo governo, ci sono scadenze che ormai sono diventate pressanti, e la roadmap dell’Agenda digitale sembra essersi interrotta. E’ come se le energie migliori del Paese fossero sepolte sotto un pesante strato di neve. Attendono il primo raggio di sole, per potersi destare. Ma cominciano a perdere le speranze.
Ecco perché, in questo momento di incertezza, la nostra testata ha scelto di aprire un canale #aiutiamopiacentini. Il primo canale “personale”, perché Piacentini è anche il primo commissario dedicato all’Agenda digitale con poteri sufficienti (sulla carta) per avviare la trasformazione digitale. Al tempo stesso- l’abbiamo detto- l’attuazione del cambiamento sarà impossibile se non recluterà energie dal basso e in modo capillare, secondo il vero spirito internet che lo stesso Piacentini conosce bene.
Il canale è quindi aperto al contributo di tutti coloro che, nel loro piccolo o grande, possono e vogliono incidere sulla trasformazione digitale dell’Italia (ossia trasformazione tout court). Commenti, indirizzi, suggerimenti e critiche all’azione di Piacentini cominciano a popolare il canale e altri ancora ci auguriamo di ricevere nelle prossime settimane.
Non si tratta di giudicare l’uomo. Ma di vedere in lui un’occasione- forse l’ultima- di cambiamento. Che potremo cogliere solo se lo renderemo un virus diffuso a ogni livello dell’amministrazione, delle aziende. Nelle teste degli italiani.
Agendadigitale.eu continua così a interpretare la propria missione (il Progetto editoriale, invariato dal primo giorno), nella speranza di poter contribuire- in quello che le è proprio- alla nascita di una Italia migliore.
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