E-AGENDE REGIONALI

Reti, servizi e governance i tre assi dell’Agenda digitale della Basilicata

La Regione fra le più all’avanguardia in Italia sul fronte dei collegamenti broadband e sull’erogazione di prestazioni innovative ai cittadini. Bernardo: “Ora bisogna spingere forte sui servizi online”

Pubblicato il 14 Lug 2015

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Sfruttare appieno l’opportunità del digitale e puntare a fare del digitale una leva del cambiamento territoriale, per una crescita “intelligente” sostenibile e inclusiva: con il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, la Regione Basilicata ha formulato una proposta di programma nella quale è stato dedicato un intero asse all’Agenda Digitale. “La Regione Basilicata da anni porta avanti politiche per lo sviluppo dell’Ict, coerentemente con quelle che sono le direttive comunitarie e nazionali – spiega Giuseppe Bernardo dell’Ufficio Amministrazione digitale del dipartimento Programmazione e Finanze della Regione -. In tutti i cicli di programmazione regionale il tema della Società dell’Informazione, come anche quello della Ricerca ed Innovazione, è stato sviluppato con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di una società fondata sull’economia della conoscenza, attraverso il potenziamento della ricerca, la diffusione delle innovazioni e lo sviluppo delle reti Ict”.

I principali progetti sui quali si sta già lavorando e per i quali sono stati già conseguiti risultati nel 2015, si innestano nei seguenti tre macro ambito di intervento: infrastrutture, servizi online e governance.

“Sul versante infrastrutturale – spiega Bernardo – tre importanti azioni strategiche sono state realizzate. Prima di tutto il bando Pubblico riguardante il progetto di diffusione della banda larga aggiudicato a Fastweb che prevede il collegamento con fibra ottica delle centrali dei comuni non ancora raggiunti da banda larga. Tale progetto ha consentito di azzerare il divario digitale di prima generazione offrendo, a tutti i comuni della Basilicata non ancora connessi in banda larga, la possibilità di essere raggiunti dall’Adsl standard (fino a 20 Mbps). Sul versante banda ultralarga è stato recentemente affidato a Infratel il compito di indire il bando pubblico per individuare l’operatore di telecomunicazioni deputato a svolgere questo intervento in Basilicata. I lavori sono stati affidati a Telecom Italia e sono in fase di svolgimento”.

Ulteriore aspetto legato alle infrastrutture è quello riguardante il Data Center regionale. È in corso di potenziamento l’attuale Data Center regionale per consentire di ospitare i sistemi informativi degli enti locali con elevati standard di sicurezza e affidabilità nonché con la possibilità di erogare servizi di qualità secondo il paradigma del cloud computing. Nel contempo sono stati già avviati all’Agid gli studi di fattibilità per garantire il backup ed il disaster recovery dei dati delle amministrazioni comunali lucane ai fini della continuità operativa dei sistemi informativi degli enti. “Sempre in ottica di Data Center, va sottolineato il progetto riguardante la Conservazione Sostitutiva. L’affidamento del servizio in outsourcing ad Aruba prevede la conservazione di documenti e dati clinico amministrativi dell’amministrazione regionale e del Servizio Sanitario Regionale, nelle modalità previste per garantire conformità con i documenti originali quindi nel rispetto delle regole tecniche con cui dare valore legale alla documentazione digitale”.

Sul versante dei servizi online, centrale il tema dell’Open Government. “È stato pubblicato il nuovo portale degli Open Data, sul quale abbiamo, a distanza di pochi mesi dal lancio del servizio, ben oltre 200 “dataset” fruibili in modalità “open” da parte dei cittadini e di tutti coloro che vogliono esercitare il diritto di accedere ai dati delle Pubbliche Amministrazioni”, spiega Bernardo. Importanti risultati sono stati conseguiti nell’ambito delle Identità Digitali. La Regione Basilicata è ente gestore della Posta Elettronica Certificata: ad oggi sono state distribuite oltre 7.000 caselle Pec a cittadini e PA.

La Regione è inoltre Centro di Registrazione Locale per il rilascio della Firma Digitale: i dispositivi vengono forniti a tutti i cittadini che ne fanno richiesta, in modo totalmente gratuito. “La possibilità per i cittadini di essere identificati, di poter accedere ai servizi della rete regionale che prevedono elevati standard di sicurezza e di poter firmare digitalmente un documento informatico dandogli validità legale, rappresentano un passaggio cruciale ed obbligato nella modifica sostanziale delle modalità di interazione tra amministrazione pubblica e cittadino”. Il dispositivo Usb consente di firmare digitalmente un documento informatico per garantirne la validità a norma di legge e di autenticarsi ai servizi online della rete telematica regionale e di altre Pubbliche Amministrazioni.

Last but not least per garantire una governance dei processi di innovazione, la Regione Basilicata ha un proprio Centro Tecnico Regionale, che svolge le attività tecniche per l’accesso ai servizi della rete telematica regionale ed un Centro Servizi Basilicata che svolge le attività di Call Center per la prenotazione delle prestazioni sanitarie (CUP) ed il supporto alle iniziative regionali (Contact Center). “A queste strutture si aggiunge il Centro di Competenza per la digitalizzazione della PA, che prevede la realizzazione di un formulario dinamico per la digitalizzazione dei processi degli enti locali ed il rafforzamento/aggiornamento delle competenze digitali del personale delle Pubbliche Amministrazioni in ottica di innovazione dei processi”, puntualizza Bernardo.

Con il nuovo ciclo di programmazione regionale, l’obiettivo che ci si pone è quello di ampliare il ventaglio di servizi al cittadino per dare risposta agli orientamenti comunitari in termini di Agenda Digitale e quelli nazionali in termini di Crescita Digitale. “Bisogna investire sui servizi. Bisogna realizzare piattaforme abilitanti per la digitalizzazione dei processi. Piattaforme robuste, ma al contempo semplici da usare, che consentano di seguire l’iter delle istanza del cittadino telematicamente. Su questo molto è stato fatto, si veda ad esempio i risultati conseguiti sul tema della Fatturazione Elettronica, ma molto ancora c’è da fare, sia in termini di soluzioni tecnologiche sia in termini di sburocratizzazione della PA”.

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