LE E-AGENDE COMUNALI

Messina, 2014 anno chiave per la rivoluzione digitale

Razionalizzazione dei processi attraverso forme di dialogo multimediale, miglioramento dell’interazione online PA-cittadino e PA-impresa, upgrade delle connessioni fino a 100 Mb/s: ecco i pilastri del piano del Comune

Pubblicato il 31 Lug 2014

sicilia-140721125556

Non si è ancora dotato di un’Agenda digitale tout court, ma mira a metterne a punto una al più presto il Comune di Messina che ha già gettato alcune importanti fondamenta per la realizzazione dell’“opera”. E a gestire la partita è in particolare l’assessorato all’Energia, Mobilità, Comunicazione e Innovazione, Rapporti con l’Europa e il Mediterraneo, guidato dall’ingegnere assessore Gaetano Cacciola.

“Il dibattito interno è aperto verso una necessaria svolta innovatrice nei processi di interazione tra PA e cittadino con particolare riguardo al mondo imprenditoriale – spiega ad Agendadigitale.eu l’ingegner Giacomo Villari, Direttore di Sezione Tecnica – Coordinatore UrbanLab Comune di Messina -. Alcune buone prassi fanno già parte delle fondamenta sulle quali costruire l’Agenda Digitale quali il progetto Urbamid che prevede la totale smaterializzazione del dialogo tra progettista-committente-PA nei procedimenti inerenti l’edilizia privata. È inoltre intenzione dell’Amministrazione avviare un dialogo con la città per addivenire ad un vero e proprio Piano Triennale dell’Innovazione. In tal senso la redazione del Pon Metro 2014-2020 ed il processo di metropolizzazione della Città stimola l’Amministrazione ad insistere con determinazione su tali processi”.

La priorità numero uno è la creazione di un “linguaggio” comune fra i vari dipartimento comunali: “Si punta ad una significativa razionalizzazione dei processi mediante l’utilizzo delle forme di dialogo multimediale in coerenza con gli orientamenti di Agenzia per l’Italia Digitale”, spiega Villari. Un “dialogo” interno snello ed efficiente in grado peraltro di favorire la seconda priorità “che è quella di migliorare l’interazione web PA-cittadino e PA-impresa”, annuncia il direttore.

In dettaglio entro quest’anno, assicura Villari, saranno definiti i progetti prioritari da inserire e finanziare nell’ambito del Pon Metro 2014-2020. “Si punterà alla massima integrazione dei sistemi esistenti ricercando, ove possibile, collaborazioni e partenariati con altre realtà maggiormente avanzate che possano condividere l’esperienza maturata e sviluppare insieme migliori servizi”. Software e processi saranno inoltre pensati “in ottica metropolitana” e quindi sviluppati per “una piena replicabilità nei comuni che fanno o faranno parte della cintura metropolitana di Messina”.

Entro fine 2014 in programma anche l’upgrade della connessione broadband del Comune: “Ad oggi si lavora purtroppo su una banda di 8 Mbit/s ma entro la fine del 2014 è previsto l’upgrade a 100 Mbit/s. In particolare sono in corso di ultimazione alcune piccole opere connesse al cablaggio in fibra ottica e nei mesi di settembre/ottobre saranno acquistati gli apparati per il definitivo switch su banda larga”. Le connessioni veloci sono considerate dall’Amministrazione comunale fondamentali “per il funzionamento di PA di medie grandi dimensioni, soprattutto per ciò che concerne l’enorme mole di dati di monitoraggio che quotidianamente gli uffici hanno obbligo di introitare sulle varie piattaforme governative e regionali, basti pensare al monitoraggio fondi europei, l’avanzamento contratti pubblici, pagamenti, ecc”, puntualizza Villari.

Messina mira inoltre a sperimentare forme di governance nelle quali “la partecipazione diretta e senza filtri è senz’altro più facilitata dalle nuove tecnologie e dall’approccio smart in generale”. “In tal senso l’Amministrazione comunale sin dalle linee programmatiche del sindaco ha inteso ed intende costruire una città in cui la risoluzione dei problemi, dallo straordinario all’ordinario quotidiano, sia oggetto di una vera e fattiva partecipazione e condivisione con i cittadini”. E non manca all’appello il piano di spending review che fra le altre misure prevede la razionalizzazione delle procedure burocratiche “secondo modalità totalmente dematerializzate ed ove possibile in maniera automatica”.

E servirà anche spingere molto sulle competenze innovative: “Il Comune di Messina – sottolinea Villari – è dotato di un Ced che risente da qualche anno a questa parte della progressiva riduzione del personale dovuto al blocco delle assunzioni e pertanto all’impossibilità di un necessario ricambio generazionale che, specialmente per le tematiche trattate, appare una condizione necessaria per garantire un livello adeguato dei servizi. La formazione è certamente un tema importante ed a tal fine l’Amministrazione intende dedicare parte delle progettazione a valere sul Fse”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati