sanità digitale

Una piattaforma nazionale per il Fascicolo sanitario elettronico: i vantaggi

Una gestione centralizzata del Fascicolo Sanitario Elettronico potrebbe rendere più efficiente il Servizio Sanitario Nazionale e contribuire a realizzare più efficacemente gli obiettivi fondamentali per i quali è nato: universalità, uguaglianza ed equità. Vediamo i benefici concreti

Pubblicato il 26 Apr 2021

Paolo Aquino

Dipendente dell’Università della Calabria

Sanità digitale: l'importanza dell'anonimizzazione

L’attuale pandemia, in particolare, ha dimostrato quanto sia importante una coordinazione centrale e l’adozione di procedure univoche. Un esempio su tutti dei servizi che sarebbe opportuno centralizzare e semplificare è il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

FSE, centralizzato è meglio

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) va nella direzione di offrire al Servizio Sanitario Nazionale un’unica piattaforma di condivisione delle informazioni sanitarie attraverso la quale mantenere aggiornata la storia clinica di ciascun cittadino con il contributo dei medici e pediatri di famiglia e dei vari specialisti consultati, consentendo anche di effettuare prenotazioni e pagamenti online per visite ed esami. Il servizio è attivo in tutte le regioni, ma solo in poche viene adoperato efficacemente, probabilmente perché la gestione di diverse funzionalità della piattaforma viene demandata alla gestione regionale. Ciò comporta, quindi, una sostanziale differenza tra regioni nei servizi messi a disposizione dei cittadini/utenti e degli operatori sanitari. Inoltre, la disomogeneità dei dati caricati non consente un’efficiente condivisione delle informazioni tra regioni. Una gestione centralizzata del Fascicolo Sanitario Elettronico potrebbe probabilmente semplificarne l’utilizzazione, da parte sia dei cittadini, che potrebbero avere a disposizione la stessa applicazione ovunque si trovino, sia dei medici, che avrebbero un unico punto di accesso e gestione delle informazioni riguardanti i loro pazienti.

Una gestione centralizzata del Fascicolo Sanitario Elettronico potrebbe rendere più efficiente il Servizio Sanitario Nazionale, poiché una completa uniformità dei dati inseriti sulla piattaforma e una visione di insieme consentirebbe di individuare tempestivamente eventuali deficienze, con possibilità di intervenire in modo chirurgico ove necessario.

Una piattaforma informatica centralizzata potrebbe contribuire a realizzare più efficacemente gli obiettivi fondamentali per i quali è nato il Sistema Sanitario Nazionale: universalità (estendere le prestazioni offerte a tutta la popolazione); uguaglianza (accesso alle cure senza distinzione di condizioni sociali ed economiche); equità (parità di accesso in corrispondenza di analoghe esigenze di cura). Si potrebbero semplificare le procedure, eliminando gli sprechi e riducendo le spese, poiché sarebbe possibile controllare a livello centrale i fabbisogni di ciascun ente.

Un Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale potrebbe anche essere utile per gestire le campagne di prevenzione che, per funzionare bene, richiedono il coinvolgimento di quanti più cittadini possibile, come gli screening sanitari (oncologici, cardiologici, diabetologici, virologi, batteriologici, ecc.), e le campagne vaccinali. Attraverso un’unica piattaforma nazionale sarebbe possibile individuare e contattare in tempo reale le categorie di cittadini interessati, e nel caso in cui sia comprovata l’efficacia di una campagna di prevenzione si potrebbe ridurre significativamente la spesa pubblica necessaria per garantire a tutti la salute.

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Una piattaforma centralizzata per il Fascicolo Sanitario Elettronico: esempi concreti dei benefici

  • Screening sanitari e campagne vaccinali più veloci ed efficienti. L’attuale pandemia ha mostrato quanto sia importante un’efficiente interazione tra utenti e aziende sanitarie sia per gli screening che per le campagne vaccinali. Per gli screening sanitari, attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale si potrebbe consentire agli utenti interessati di registrarsi al test specifico e aggiungere ulteriori dati eventualmente richiesti, agli infermieri di riportare sull’applicazione i dati sui test diagnostici effettuati, ai tecnici di laboratorio di inserire gli esiti. Tutti i soggetti interessati (utenti, aziende sanitarie, medici di famiglia, comuni, ministeri, centri di ricerca, ….), tramite le loro credenziali di accesso, potrebbero visualizzare i risultati in tempo reale in base ai criteri di visualizzazione impostati. Una procedura analoga viene attualmente utilizzata dalla piattaforma di Poste italiane per la campagna vaccinale anti-covid19; essa evidenzia quanto possano essere valide applicazioni nazionali in grado di consentire la prenotazione della vaccinazione, la registrazione della somministrazione, e l’inserimento automatico nell’anagrafe vaccinale nazionale in vista di un eventuale passaporto vaccinale.
  • Bilanci più leggeri. Attraverso un Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale, aziende sanitarie spesso sovra indebitate potrebbero offrire ai loro utenti un efficiente servizio di prenotazione, pagamento e accesso ai referti online di visite specialistiche ed esami diagnostici senza far gravare sui loro bilanci i costi di sviluppo, manutenzione e aggiornamento del software, poiché il servizio sarebbe gestito centralmente. Ciò comporterebbe anche la riduzione di eventuali uffici o enti precedentemente preposti a tali attività.
  • Supporto in caso di emergenza. Un’applicazione informatica centralizzata consentirebbe di visualizzare storie cliniche aggiornate con dati omogenei; l’interazione con le centrali del 118, potrebbe consentire di offrire un ulteriore supporto per il medico nei casi di emergenza. Si pensi, per esempio, a un cittadino che ha bisogno urgente di assistenza e si trova a 1000 km di distanza dalla propria residenza: in tempo reale sarebbe possibile visualizzare la storia clinica del paziente così da poter gestire l’emergenza più rapidamente e con maggiore efficacia.
  • Supporto per la ricerca scientifica. Una piattaforma centralizzata per il Fascicolo Sanitario Elettronico potrebbe rappresentare un utile supporto per la ricerca scientifica in ambito sanitario. La possibilità di esaminare contemporaneamente diversi casi clinici su tutto il territorio nazionale potrebbe ridurre notevolmente i tempi necessari per definire una diagnosi e un’eventuale terapia. Inoltre, attraverso tecniche di data-mining sarebbe possibile raggruppare e analizzare enormi quantità di dati messi a disposizione dalla piattaforma al fine di supportare la ricerca nella sperimentazione di nuove cure o farmaci. A tale scopo, al fine di agevolare la classificazione e la ricerca di correlazioni tra i dati, sarebbe molto importante impostare l’archiviazione delle informazioni nel Fascicolo Sanitario Elettronico in modo da far caricare analisi di laboratorio, referti di visite, esiti dei test, ecc. in formati che si possano confrontare e analizzare. Per esempio, nel caso delle analisi di un utente, ogni singolo risultato di ciascun esame dovrebbe essere caricato nel database singolarmente, e solo in caso di stampa l’applicazione dovrebbe creare il pdf con le informazioni necessarie.

Conclusioni

Un sistema sanitario più efficiente è uno dei più importanti obiettivi di un paese moderno, anche in considerazione della crescente percentuale di anziani, dell’aumento delle disuguaglianze sociali, e dell’esposizione a fattori inquinanti potenzialmente dannosi.

I principali vantaggi di una piattaforma informatica centralizzata per il Servizio Sanitario Nazionale potrebbero essere diversi: parità di trattamento a beneficio dei cittadini più svantaggiati, riduzione di enti intermedi e uffici territoriali, grande disponibilità di dati utili per la ricerca medica, miglioramento della qualità della vita, riduzione della necessità di visite specialistiche, miglior coordinamento tra le aziende sanitarie.

L’apparato in grado di garantire affidabilità e sicurezza di una piattaforma informatica sanitaria centralizzata potrebbe essere costituito da professionisti individuati eventualmente anche tra i ricercatori universitari e tra gli stessi dipendenti pubblici. Lavorando tutti insieme per un unico progetto nazionale si potrebbe realizzare un Servizio Sanitario più vicino alle esigenze delle persone.

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