La nuova consapevolezza che si è creata sull’importanza di rendere la digitalizzazione della Sanità una priorità, va oltre il contesto di emergenza causato dalla pandemia di Covid-19. Al di là del periodo di restrizioni e difficoltà legato al dilagare del coronavirus infatti, una Sanità digitale efficiente è una leva per l’innovazione dell’intero sistema Paese. La rilevanza di questo ambito è confermata anche dalla scelta di destinare voci del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza proprio al trasferimento tecnologico, allo sviluppo di competenze e, in generale, alla digitalizzazione del settore.
Sanità digitale, come la tecnologia rivoluziona il settore
Monitoraggio da remoto dei parametri vitali dei pazienti, accesso ai servizi semplificato grazie all’integrazione e all’interoperabilità dei sistemi, piattaforme user friendly facili da usare per le prenotazioni ed evitare assembramenti, ma anche l’adozione di strumenti di Big data analysis e soluzioni che implementano l’intelligenza artificiale: sono solo alcuni degli utilizzi delle tecnologie innovative per migliorare l’esperienza dei pazienti nell’affrontare un percorso sanitario e, d’altro canto, per rendere più snelli i processi interni ed esterni delle strutture cliniche. L’importanza di queste soluzioni ha avuto la propria risonanza nel contesto della pandemia da coronavirus, considerando che il frangente richiedeva da un lato di garantire il distanziamento personale e la sicurezza delle persone nonché di riorganizzare gli spazi e i posti letto in ospedale, dall’altro di fornire con rapidità ed efficienza le cure necessarie, non solo per i malati di Covid-19. È emerso quindi con prepotenza tutto il valore della tecnologia per garantire la continuità operativa e assistenziale nel settore sanitario. Tuttavia, il livello di avanzamento nel percorso di trasformazione digitale intrapreso è differente a seconda delle zone d’Italia e delle strutture stesse, dipendendo da fattori quali indirizzi politici, visioni del management e disponibilità di risorse.
A proposito di risorse, è utile ricordare che il PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza da 235,12 miliardi di euro inviato a Bruxelles il 30 aprile per indicare la destinazione dei fondi accessibili con il piano NextGeneration UE, al quale si aggiunge il Fondo complementare statale e il fondo React UE, destina alla Missione 6, dedicata alla Salute, 15,63 miliardi di euro. Soldi che sono destinate a due sottocategorie di interventi, la prima relativa a “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, la seconda per “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale”. Spunti di digitalizzazione si riscontrano in entrambe. Nel primo indirizzo, l’innovazione è contemplata nello sviluppo della telemedicina, mentre nel sono inclusi per esempio il fascicolo sanitario elettronico, la formazione in ambito digitale del personale ospedaliero.
Gli strumenti per rendere più efficiente la Sanità Digitale
La formazione del resto non è un aspetto secondario, considerando la necessità di adottare nuove tecnologie per digitalizzare i processi. In particolare la telemedicina si è imposta come risorsa imprescindibile per garantire alle strutture ospedaliere di continuare a erogare i propri servizi sanitari ai cittadini, gestendo visite e consulti a distanza grazie a strumenti appositamente creati per consentire connessioni audio e video su canali sicuri, nel rispetto della privacy dei pazienti, visto che i dati trattati in questi casi sono personali.
I dati oltretutto rappresentano un tesoro di risorse per le aziende sanitarie. Gestiti nel modo adeguato, grazie all’integrazione dei sistemi, possono velocizzare le pratiche relative a diagnosi e prescrizioni, nonché fornire informazioni importanti dal punto di vista strategico all’azienda stessa in modo da indirizzare le scelte in modo oculato, adottando un approccio data driven.
Ma la tecnologia aiuta gli ospedali anche a occuparsi della propria organizzazione dal punto di vista pratico, per esempio fornendo soluzioni per gestire con ordine prenotazioni e attese, riducendo quindi le file.
Le soluzioni Comarch per la Sanità Digitale del futuro
Come esempio di strumenti tecnologici adatti alla trasformazione digitale della Sanità, si possono ricordare le soluzioni firmate Comarch. Tra queste infatti ci sono:
- MedCall – un’app per consulenze e visite a distanza, pensato sia per ospedali che per studi medici individuali o collettivi. Attraverso un canale di connessione sicuro permette ai medici di erogare le proprie prestazioni e ai pazienti di ricevere assistenza in modo puntuale, assicurando la tutela della riservatezza delle informazioni;
- HealthNote – consiste in un vero “libretto sanitario mobile” del paziente, in cui è contenuto tutto il patrimonio informativo relativo all’anamnesi. Grazie a questi dati, il personale medico può consultare l’andamento del paziente tenendo traccia dei cambiamenti, favorendo l’appropriatezza prescrittiva.
- Concierge – si tratta di un portale online per la consulenza in video da parte del medico con il proprio paziente, ma non solo. Comarch Consierge infatti offre la possibilità di fissare appuntamenti, consultare referti e richiedere prescrizioni.
- Punto diagnostico Comarch – un’app a portata del paziente che avrà accesso a esami e all’utilizzo di dispositivi integrati per la misurazione di parametri vitali. Per esempio sono disponibili il termometro, dell’analisi ECG, la bilancia e lo stetoscopio, tutte soluzioni in grado non solo di rilevare le misure richieste ma anche di inviare in modo automatico i risultati all’app stessa che fornisce interpretazioni tramite un report, che poi può essere oggetto di consulto anche da parte del personale sanitario.
- Comarch e-Care con l’app HomeHealth – Una piattaforma che può essere utilizzata anche tramite dispositive mobile, con tutte le informazioni sanitarie relative al paziente. Un utile promemoria per esempio per i risultati delle misurazioni.
Si tratta di strumenti semplici da gestire e utilizzare, in grado di modificare l’approccio ai servizi di medicina rendendolo più snello, rapido e maggiormente efficiente.
Conclusioni
Proprio semplificazione, velocizzazione e maggiore efficienza sono tre caratteristiche dell’implementazione di sistemi di Sanità digitale in una struttura ospedaliera o in uno studio medico. I processi vengono rivoluzionati dall’utilizzo della tecnologia, permettendo di tagliare tempi e costi superflui in favore di riscontri immediati, precisi e personalizzati. Un’esigenza che certamente la pandemia ha portato alla ribalta, ma che si presenta anche oltre il contesto di emergenza sanitaria. Ogni giorno, ospedali e ambulatori si trovano ad affrontare annose questioni non dovute al coronavirus, come i tempi d’attesa, le file, gli errori nell’inserimento dei dati. Un buon livello di innovazione permette di superare i problemi, portando maggiore efficacia nella gestione delle cliniche.
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner Comarch