DOMANDA
Mia moglie ha il codice fiscale diverso da quello standard, perché c’è una persona con identici cognome, nome, data e luogo di nascita. Lo studio dentistico ha rilasciato fatture con il codice fiscale calcolato da software perché il sistema non accettava l’omocodia. Ovviamente queste fatture non compaiono nel 730 precompilato. Come mi devo comportare, non posso detrarlo?
Luigi Spalluto
RISPOSTA
La fattura deve riportare il codice fiscale attribuito dall’anagrafe tributaria, non quello “calcolato”. Quindi se nella fattura è indicato il suo codice fiscale, corrispondente a quello rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, il problema è relativo, perché in caso di controllo sarà l’Agenzia delle Entrate a doversi porre il problema, e Lei potrà sempre dimostrare di avere indicato il codice fiscale attribuito ed eccepire che non può farsi carico di sapere se l’anagrafe tributaria ha rilasciato ad un altro soggetto un codice fiscale identico al suo. Ma se le fatture non compaiono nel 730 precompilato vuol dire che è stato indicato un codice fiscale non esistente, ed in questo caso il problema è diverso, perché la “fornitura” dei dati che lo studio dentistico è obbligato ad inviare al Sistema tessera Sanitaria avrà segnalato un errore che non è stato corretto (provvedimento 27020 del 19/2/2016 punto 4.4). In questa ipotesi lei potrà provare a “forzare” la detrazione nel modello 730/Unico e confermare in eventuale sede amministrativa o contenziosa la esistenza del diritto alla detrazione, che è comunque subordinata alla effettività della spesa sostenuta.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome