Ci auguriamo governance innovata, informata, partecipata e coordinata tra centro e periferia.
Il quadro è caratterizzato da forte frammentazione di strategia e soggetti attuatori. C’è stringente necessità di fare sistema per dare contributo al Paese di digitalizzazione di tutti i processi amministrativi in digitale, facendo leva su investimento in competenze digitali e formazione, primo fattore di perdita di competitività da qui a dieci anni. Servono un innesto di formazione per interpretare il digitale non come mera automazione dal cartaceo ma per pensare a nuovi servizi.
In questo senso come Assinter stiamo investendo molto; abbiamo fondato un Academy con la partecipazione della School of management del Politecnico e SDA Bocconi.
Fondamentale il partnerariato pubblico – privato per valorizzare quanto fatto e favorire repllicabilità di soluzioni realizzati in determinati territori. Ma è necessario semplificare le norme per renderle più favorevoli a un reale incrocio tra domanda e offerta.
L’innesto di giovani nella PA può portare freschezza e schemi mentali non precostituiti, ma anche un contributo di progettazione di nuovi servizi digitali. Per questo, serve anche il coinvolgimento dell’utente finale.