Psicotecnologie

Il welfare psicologico entra in azienda: i vantaggi del benessere mentale dei dipendenti

L’adozione di strumenti digitali per il benessere psicologico dei dipendenti può contribuire sia a ridurre lo stigma sociale su questa tipologia di difficoltà, esacerbata dalla pandemia, sia a trattenere i talenti ed evitare un calo di produttività. Molte aziende si stanno adeguando, ma in Italia la strada è ancora lunga

Pubblicato il 28 Ott 2021

Luca Bernardelli

Psicologo, Autore del libro "Guida Psicologica alla Rivoluzione Digitale", CEO di BECOME. Augmented Life, Cofounder di BOWMAN - Data Matter

app, salute, ehealth, osservatori

Nell’era pandemica, molti analisti convengono sul fatto che la salute mentale sia diventato il più grande problema della forza lavoro.

Diversi studi confermano l’entità dell’impatto di queste difficoltà personali sulle identità professionali, e stanno conducendo gradualmente i responsabili HR a esplorare e adottare nuovi strumenti per affrontare un disagio sempre più diffuso, che non può che condizionare negativamente anche la produttività.

Ed è per questo che il welfare aziendale si apre alle terapie di benessere psicologico, un’area che raggruppa tutte quelle applicazioni e terapie digitali riservate alla salute psicologica, emotiva e comportamentale, che spaziano dalla promozione del wellness al cambiamento positivo, fino alle terapie per determinate psicopatologie.

Terapie digitali, l’Italia prova a recuperare il ritardo: cosa sono e i vantaggi

La corsa alle startup di salute mentale digitale

Il biennio 2020/21 si è rivelato un eccezionale propulsore per il comparto della Digital mental health (DMH).

Rock Health, fondo leader dell’industria delle tecnologie sanitarie, ha evidenziato la rapida crescita del settore DMH negli Stati Uniti. Abbondano gli investimenti nei fondi privati nel 2020 – iniettati circa 1,5 miliardi di dollari –, mentre nel primo semestre del 2021 sono raddoppiati i finanziamenti rispetto all’intero anno precedente.

Si tratta di una spinta molto precisa e tangibile che risponde alle crescenti richieste di supporto psicologico delle persone, alla ricerca sempre più proattiva di soluzioni dedicate.

Le startup della salute mentale digitale aiutano a promuovere il capitale umano, a evitare un calo della produttività in azienda e a trattenere i talenti.

Vari investitori hanno avviato una vera e propria corsa alla startup di Digital mental health e il mercato sta già assistendo a operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A), tra le quali la più eclatante è sicuramente quella dell’agosto 2021, in cui il merger degli unicorni Headspace e Ginger ha generato il colosso della salute mentale digitale Headspace Health, del valore complessivo di 3 miliardi di dollari.

Il bando Horizon della Ue

Nel 2021, l’Unione Europea ha promosso un bando Horizon espressamente rivolto alla salute mentale dei cittadini e, sebbene, tra il 2019 e il 2020 ci sia stato un aumento del 450% di funding in questo segmento, l’entità degli investimenti dei venture capitalist (VC) è attualmente ben distante dagli importi nord-americani.

Il ritardo italiano nella salute mentale digitale

Una carente focalizzazione sul tema è rappresentata dal caso italiano, in cui, dei 660 milioni immessi nelle startup nel primo semestre 2021 (record storico nazionale), nessuno è stato destinato esclusivamente a un progetto di salute mentale.

In effetti, il nostro Paese non rientra – per ora – nei radar internazionali di settore, tanto che Sifted, costola del Financial Times rivolta ai reportage sulle startup europee, in una recente analisi sulle imprese del ramo, cita realtà inglesi, irlandesi, olandesi, danesi, svedesi, finlandesi, francesi, tedesche, spagnole, svizzere, ma non riporta alcuna organizzazione italiana.

Un ritardo da trasformare in opportunità

Insomma, l’impulso al benessere psicologico innescato dalla pandemia non si è ancora tramutato in iniziative meritevoli dell’attenzione dei finanziatori nazionali, ma, con auspicabile probabilità, questo ritardo potrebbe dimostrarsi una opportunità: per gli startupper, per consolidare nuove idee di business; per il legislatore, per allinearsi alle innovative normative sanitarie quali, per esempio, quelle sulle terapie digitali (Digital Therapeutics), peraltro già in vigore in diversi Stati Europei (Germania, Regno Unito, Francia, Belgio in primis), oltre agli antesignani Stati Uniti.

Nuovo lessico per superare vecchi preconcetti

Effettivamente, in Italia, lo stigma sull’argomento è ancora molto presente rispetto ad altre aree del mondo e, anche questo dato, non depone a favore del celere sviluppo del comparto.

Inoltre, un numero consistente di professionisti della salute mentale non predilige l’accostamento delle parole “psicologia” e “psichiatria” ai termini “digitale”, “cyber” o “tecno”, tutte crasi particolarmente fraintendibili, dal momento che trasmettono implicitamente il vago sapore di modelli in cui gli strumenti tecnologici sono più sostitutivi che ausiliari all’attività del terapeuta.

Da una parte, questi stessi termini a radice “psi” sono tuttora soggetti a bias collettivi eterogenei da parte dei non-esperti, che spesso li connotano più negativamente che positivamente; dall’altra, il “digital” non è ancora un elemento fondante della maggior parte dei percorsi formativi e applicativi degli specialisti della salute mentale.

Cambia la percezione sulla salute mentale

Per superare le difficoltà, si sta rivelando fondamentale l’affermazione di discipline con alto gradiente di contaminazione psicotecnologica e neurotecnologica, quali le neuroscienze e le scienze cognitive e comportamentali, che stanno trasformando la percezione collettiva sulla salute mentale, a cui un consenso sempre più ampio attribuisce la caratteristica di essere fonte principale del benessere complessivo dell’individuo.

Infatti, una vasta letteratura scientifica contemporanea rimarca che i disagi psicologici e i disturbi psichiatrici riducono la probabilità di prendersi cura di sé e di impegnarsi in comportamenti salutari e aumentano il rischio di contrarre malattie croniche.

Pertanto, per evitare preconcetti controproducenti, sarebbe importante anche utilizzare denominazioni comunicativamente più appropriate alle nuove discipline psicodigitali, così da prevenire l’innalzamento di barriere da parte dei professionisti e, nel contempo, far emergere forme di esperienzialità inedite nei percorsi e nei protocolli di empowerment e di cura delle persone.

La salute mentale aumentata

Dall’innovazione psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica alla “salute mentale aumentata”, sono molteplici le formule dialettiche che potrebbero meglio rappresentare la trasformazione digitale di queste materie, le cui applicazioni benefiche stanno riscontrando uno sdoganamento non solo in ambito clinico, ma anche – o meglio, soprattutto – nei contesti aziendali, tanto che, in alcuni Paesi, è in atto una rivoluzione degli interventi delle risorse umane, che hanno dato nuovo impulso alla promozione della salute mentale dei dipendenti, grazie a servizi semplici e accessibili mediati dalla tecnologia.

La pandemia ha condizionato la salute mentale

Secondo uno studio pubblicato nell’ottobre 2020, commissionato da Oracle e Workplace Intelligence, su 12.000 persone, tra impiegati e manager di 11 Paesi (Italia compresa), il 78% degli intervistati ha dichiarato che la pandemia ha condizionato la salute mentale, soprattutto a causa di distress (lo stress negativo), ansia e disturbi del sonno, e il 76% anela a un maggior supporto psicologico sostenuto dalle rispettive organizzazioni di appartenenza.

Il benessere psicologico in azienda

Un’analisi di McKinsey del dicembre 2020 sottolinea che i dipendenti avvertono in modo crescente il bisogno di risorse per far fronte ai problemi di salute mentale e che le imprese possono considerare i servizi per il benessere psicologico un solido investimento per migliorare le prestazioni. I disturbi mentali, infatti, sono pervasivi e costosi, in modo diretto a causa delle spese dei trattamenti e in modo indiretto a causa della diminuzione della produttività, dato peraltro rilevato da 9 amministratori su 10.

I disturbi mentali generano un calo della produttività

Un’altra indagine del febbraio 2021 condotta da Ginger e Dimensional Research su più di 1.200 impiegati e manager statunitensi, indica che il 94% dei Ceo intervistati hanno riferito che, a seguito della pandemia, ora sono maggiormente focalizzati sulla salute mentale in azienda e che l’80% pensa che la scarsa salute mentale dei lavoratori abbia un effetto negativo sulle assenze e sulle performance. D’altra parte, il 95% degli addetti ha riconosciuto che l’empowerment emotivo e comportamentale li ha aiutati a sentirsi più positivi ed efficaci.

Un’ulteriore ricerca del luglio 2021 dell’Osservatorio Reale Mutua sul Welfare rivela che un dipendente su tre vorrebbe che il datore di lavoro implementasse servizi di supporto psicologico e, anche in questo caso, il motivo principale sarebbe l’ansia.

Talenti in fuga senza welfare psicologico

Questi segnali forti fanno comprendere quanto l’acquisizione e il mantenimento dei talenti del prossimo futuro transiterà anche dalle politiche di “welfare psicologico” delle organizzazioni. Oltreoceano sono ormai tantissime le aziende che hanno implementato servizi digitali per la salute mentale dei propri impiegati, anche perché la pandemia ha scatenato negli Stati Uniti una corsa ai sempre più copiosi provider di Digital mental health.

Il caso delle startup italiane

Per importare questa opportunità anche all’interno dei confini nazionali, alla trasformazione digitale bisogna affiancare una trasformazione culturale in grado di incrementare l’attenzione e l’impegno verso temi che, ancora troppo spesso, sono oggetto di tabù.

Inoltre, le startup italiane di DMH non sono ancora così numerose da aver generato un movimento commerciale tale da produrre quella conoscenza diffusa propedeutica allo sviluppo di un nuovo mercato che, verosimilmente, muoverà i suoi primi veri passi nei prossimi anni.

Il Welfare aziendale apre ai servizi di salute mentale

Tra i vendor che hanno concepito servizi digitali di salute mentale, i più finanziati dai venture statunitensi sono proprio quelli che operano nell’ambito del benessere psicologico dei dipendenti aziendali.

In effetti, mai come in questo momento, datori di lavoro e responsabili delle risorse umane si stanno occupando dei complessi bisogni di salute mentale di questa utenza, a cavallo tra vita professionale e personale, in un periodo storico in cui distress e burnout sono in costante aumento.

Tra le variegate realtà consolidatesi negli anni o giunte sul panorama da poco tempo, ne citeremo alcune particolarmente significative per l’espansione di questo settore.

La piattaforma di Lyra Health

Lyra Health (400 milioni di dollari raccolti nel 2021, con una valutazione di 2,3 miliardi) rappresenta oggi il gold standard della salute psicologica per le organizzazioni. Grazie alla sua piattaforma digitale e a una rete di 80 mila professionisti, propone alle aziende strategie personalizzate per il supporto mentale degli addetti, miscelando contenuti multimediali e videoterapie.

L’evoluzione individuale con BetterUp

BetterUp (125 milioni di dollari raccolti nel 2021 con una valutazione di 1,7 miliardi) ha l’obiettivo di guidare gli individui verso l’evoluzione professionale (dalla leadership alla performance) e personale (dal benessere alla genitorialità), partendo dall’assunto che la trasformazione individuale sia profondamente correlata alla crescita organizzativa, misurandone i risultati e il ritorno sull’investimento.

Un’indagine sugli utilizzatori di questa applicazione ha messo in evidenza un aumento delle prestazioni del 130% e un incremento del senso di appartenenza al team del 36%.

Il fitness mentale di Calm

Calm (75 milioni di dollari raccolti nel dicembre 2020, con una valutazione di 2 miliardi di dollari nel 2021) non è solo la piattaforma consumer più conosciuta nell’ambito del fitness mentale, ma ha una linea di prodotto specificatamente dedicata alle imprese, chiamata Calm for Business, che ha l’obiettivo di migliorare il benessere e la resilienza dei dipendenti, promuovendo un sonno migliore e riducendo il distress e l’ansia.

In base a un sondaggio sugli abbonati che hanno utilizzato l’app più di cinque volte alla settimana, l’84% afferma di aver beneficiato di miglioramenti della salute mentale, l’81% ha riferito meno tensione e il 73% ha espresso una maggiore qualità del sonno.

Le routine mentali di Modern Health

Modern Health (156 milioni di dollari raccolti nel 2020-2021, con una valutazione di 1,2 miliardi) ha lo scopo di aiutare le persone e le loro famiglie a sentirsi più produttive e responsabilizzate, al lavoro e a casa, fornendo prima un’autovalutazione clinicamente validata e, successivamente, un piano personalizzato per raggiungere gli obiettivi attraverso routine mentali sane.

L’accesso on-demand di Ginger

Ginger (100 milioni di dollari raccolti nella prima parte del 2021, con una valutazione di 1 miliardo di dollari) fornisce un accesso all’assistenza sanitaria mentale 24×7 a milioni di dipendenti di varie società in tutto il mondo. La sua formula Ginger for Business basa la sua comunicazione sull’affermazione che le aziende leader sono quelle che puntano sulla salute mentale dei propri addetti.

La meditazione online di HeadSpace

HeadSpace (141 milioni di dollari raccolti nel 2020, con una valutazione di un miliardo) è l’app di riferimento della meditazione online e, con lo slogan “persone più felici, affari più sani”, ha confezionato un’offerta Corporate definita “Headspace for Work”, che prevede migliaia di mindfulness per gli impiegati e dashboard per i manager per misurarne il coinvolgimento.

La psicoeducazione di Alan Mind

Un altro esempio recente significativo, questa volta europeo, è dato dall’insurtech francese Alan, che ha lanciato Alan Mind, un servizio digitale riservato alla salute mentale dei dipendenti aziendali. Alan, peraltro, è stata tra le prime compagnie assicurative a rimborsare la meditazione a partire dal 2018. E nel 2020 ha fornito ai propri dipendenti un’assistenza psicologica telefonica gratuita e anonima.

Questa app permette di prendersi cura continuativamente del proprio benessere psicologico, grazie a contenuti di prevenzione primaria, di psicoeducazione e alla possibilità di usufruire di terapie cognitivo-comportamentali tramite terapeuti esperti, con un massimo di quattro consulenze individuali pagate dal datore di lavoro.

Il wellness aziendale secondo Unmind

La britannica Unmind punta a un cambiamento culturale del wellness aziendale, grazie a una piattaforma digitale che fornisce contenuti per promuovere la salute mentale, permettendo agli impiegati di osservare e capire il trend del proprio benessere e ai manager di monitorare lo stato di salute dell’organizzazione e di prendere decisioni coerenti.

L’approccio di Dear Employee e Every Mind at Work

Inoltre, la tedesca Dear Employee aiuta a stimare il distress dei dipendenti, attraverso continue valutazioni digitalizzate dei rischi, mentre l’inglese Every Mind at Work progetta sessioni di benessere ad hoc per i dipendenti attraverso una piattaforma digitale proprietaria.

Conclusioni

L’adozione permanente di questi strumenti d’avanguardia da parte dei dipartimenti HR potrà certamente contribuire a ridurre lo stigma sociale su questa tipologia di difficoltà, sempre più presenti, invalidanti ed evidentemente esacerbate dalla pandemia.

In una fase complicata, ma evolutiva come quella che stiamo vivendo, solo i leader aziendali più illuminati potranno sostenere con azioni concrete questo inedito moto di consapevolezza, al fine di contribuire a un domani in cui la salute mentale non sarà più oggetto diffuso di giudizi e pregiudizi, ma in cui la promozione del benessere psicologico sarà ritenuta una base essenziale delle strategie dei dirigenti del futuro per valorizzare il capitale umano.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2