vademecum

Obbligo fattura elettronica forfettari, come si fa e novità per partite IVA

Obbligo fattura elettronica forfettari al via dal primo luglio 2022: ecco un utile vademecum per capire tutti i dettagli, dalla normativa, ai soggetti esclusi dall’obbligo, ad aspetti pratici come la gestione dell’imposta di bollo e il codice Iva da inserire

Pubblicato il 04 Lug 2022

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

Daniele Tumietto

Dottore commercialista

fattura elettronica forfettari

Obbligo fattura elettronica forfettari, si parte il primo luglio 2022. I contribuenti in regime forfettario, inizialmente esonerati, ora dovranno adempiere all’obbligo di fare e-fattura in ambito B2B: per adesso sono coinvolti i contribuenti che nel 2021 hanno ottenuto ricavi superiori ai 25.000 euro.

La data dell’avvio è stata confermata sin da aprile con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto PNRR 2. L’intento del Governo di estendere la fatturazione elettronica in ambito B2B ad una platea più ampia era già evidente da tempo, così come il desiderio di prorogare l’obbligo già vigente: nel 2021 era stata chiesta la proroga di e-fattura al 2024 per tutti i contribuenti in regime di tassazione piatta, in deroga alle vigenti disposizioni contenute nella Direttiva comunitaria in materia di IVA agli articoli 218 e 232.

Fattura elettronica con regime forfettario, quali sono i vantaggi

Obbligo fattura elettronica forfettari dal primo luglio 2022, cosa cambia

Il cosiddetto Decreto PNRR 2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile 2022, ha previsto l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica per forfettari a partire dal primo luglio 2022. Ciò significa che i contribuenti in regime forfettario dovranno provvedere a emettere fattura elettronica per le operazioni in ambito B2B.

Da quando obbligo fattura elettronica forfettari

L’obbligo parte il primo luglio 2022, ma questi contribuenti potevano già scegliere, volontariamente, di fare e-fattura invece della fattura cartacea.

Chi è in regime forfettario deve fare la fattura elettronica?

Al momento, i contribuenti in regime forfettario dovranno fare fattura elettronica obbligatoriamente solo se nel 2021 hanno ottenuto ricavi superiori ai 25.000 euro. La norma infatti prevede l’esenzione dall’obbligo, fino al 31 dicembre 2023 dei contribuenti con ricavi inferiori alla soglia dei 25.000 euro. Dal primo gennaio 2024 invece anche questi contribuenti saranno soggetti all’obbligo.

Esentati

Oltre ai contribuenti con ricavi inferiori ai 25.000 euro, sono esentate dalla fatturazione elettronica tutte le prestazioni sanitarie e i contribuenti non residenti in Italia.

Fattura elettronica regime minimi

Anche i contribuenti in regime dei minimi devono fare fattura elettronica dal primo luglio 2022, se hanno guadagnato più di 25.000 euro. Ricordiamo che dal novembre 2015 non è più possibile accedere al regime dei minimi ma chi vi ha aderito prima di quel momento può mantenerlo fino al compimento dei 35 anni di età. Si tratta di un regime che prevede il limite annuo di fatturato di trentamila euro e imposta sostitutiva del 5% senza limiti temporali.

Obbligo fattura elettronica forfettari, gli obiettivi

La riduzione dell’evasione in materia di IVA è la principale motivazione che ha portato il legislatore nazionale a proporre, nel corso del 2021, l’estensione della fattura elettronica alle partite IVA minori che attraverso l’utilizzo della fatturazione elettronica consentirà all’Agenzia delle entrate di acquisire in tempo reale le informazioni relative alla fatturazione per il monitoraggio dei flussi di fatturazione e il mantenimento dei requisiti per rimanere nel regime di favore dei forfettari, cioè:

  • soglia unica di ricavi e compensi pari a 65.000 euro, indipendentemente dall’attività esercitata, precisando che in caso di svolgimento di più attività, ai fini dell’applicazione del regime forfetario, il limite di 65.000 euro è riferito alla somma dei ricavi e dei compensi derivanti dalle diverse attività esercitate;
  • una causa di esclusione si configura quando il contribuente forfettario è socio di una società e ricorrono, congiuntamente, le seguenti due condizioni:
    1. abbia il possesso, diretto o indiretto di una partecipazione di controllo nella società,
    2. la società svolga una attività economica direttamente o indirettamente riconducibile a quelle svolte dal socio forfettario. Questo per evitare sofisticati frazionamenti delle attività d’impresa o di lavoro autonomo svolte o artificiose trasformazioni di attività di lavoro dipendente in attività di lavoro autonomo.

Inoltre, l’Agenzia delle entrate, con questo obbligo di fatturazione elettronica, punta a completare i passaggi necessari ad avere la dichiarazione precompilata IVA, permettendo allo stesso tempo di predisporre registri, liquidazioni e dichiarazioni IVA contenenti anche i dati ai contribuenti forfettari che oggi non sono disponibili.

Come si fa la fattura elettronica in regime forfettario – passo per passo

Per predisporre e inviare la fattura elettronica, i contribuenti in regime forfettario dovranno dotarsi di un software apposito che consenta di svolgere l’operazione. Il processo è semplice e veloce, i programmi sono spesso studiati per guidare passo per passo l’utente nella compilazione. I passaggi fondamentali sono:

  • Indicare i dati del documento: se il cliente è privato, il tipo documento, la data del documento e il numero progressivo.
  • Indicare i dati del cliente: il nome, l’identificativo o il codice fiscale, il numero di partita Iva e l’indirizzo.
  • Inserire i prodotti e servizi: bisogna indicare l’attività svolta, il prezzo e il codice Iva.
  • Indicare i dati relativi alla propria cassa previdenziale, precisando il contributo previdenziale
  • Indicare il metodo di pagamento.
  • Inserire i dati di bollo .

Codice Iva per forfettari

Il codice Iva da indicare per i forfettari è 0% N 2.2 – Non soggette altri casi.

Imposta di bollo fattura elettronica forfettari

Si ricorda che per le fatture con importo superiore ai 77,47 euro è necessario indicare 2 euro di bollo: verrà poi pagato tramite F24 ogni tre mesi. Il passaggio sostituisce l’apposizione della marca da bollo che veniva acquistata in tabaccheria e incollata alla fattura cartacea. Tutte le indicazioni nella nostra guida sul bollo fattura elettronica forfettari.

Fattura elettronica forfettari numerazione progressiva

Un dubbio comune è quello relativo alla gestione del numero progressivo. Infatti, il sistema di fatturazione elettronica utilizzato per la prima volta indica come progressivo “1”, ma se prima di luglio sono state emesse altre fatture, cartacee, sarebbe un errore indicare “1”. Dunque è importante ricordarsi di modificare questo dato.

Obbligo fattura elettronica per i forfettari, come proseguire con la numerazione dal primo luglio

Come scegliere il software di fatturazione elettronica per forfettari

Aspetti da considerare qualora ci si trovi per la prima volta ad affrontare l’acquisto di un software per la fatturazione elettronica sono:

  • Semplicità di utilizzo: diversi software offrono modalità guidate per svolgere passo per passo ogni fase dalla creazione all’invio della fattura elettronica, per poi dare la possibilità di gestire più rapidamente e con un buon grado di automazione tutto il processo. Importante anche che la piattaforma abbia un’interfaccia intuitiva e user friendly,
  • Flessibilità: è importante poter disporre del programma da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo ci si trovi. Le soluzioni in cloud, accessibili tramite servizio online, offrono questa possibilità,
  • Delega al commercialista: un’interessante opzione è quella della possibilità di integrare l’account del commercialista, in modo che il professionista cui ci si affida possa avere chiara la situazione del contribuente e risolvere prontamente ogni dubbio.
  • Costi contenuti: molte soluzioni di fatturazione elettronica hanno costi contenuti, nell’ordine dei 20-40 euro all’anno. Inoltre, spesso per i nuovi acquirenti ci sono promozioni con prezzi simbolici di pochi euro per i primi mesi di utilizzo.

Quanto costa la fatturazione elettronica per i forfettari

La spesa da affrontare è quella per il software di fatturazione elettronica e, se non si era già seguiti da un professionista, per le consulenze di un commercialista. Per il resto, la fattura elettronica fa risparmiare tempo e denaro: la digitalizzazione dell’intero processo è una soluzione che permette di eliminare del tutto la carta, riducendo le spese e permettendo di gestire il tutto in chiave più sostenibile.

Per capire come si sia giunti all’avvio dell’obbligo, è utile capire la roadmap normativa. Con la “Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio, COM(2021) 681 final 2021/0357 (NLE) del 5 novembre 2021, recante modifica della decisione di esecuzione (UE) 2018/593 per quanto riguarda la durata e l’ambito di applicazione della deroga agli articoli 218 e 232 della Direttiva 2006/112/CE”, richiamando la decisione di esecuzione (UE) 2018/593, l’Italia ha introdotto un sistema generalizzato di fatturazione elettronica obbligatoria, anche a norma della raccomandazione del Consiglio, dell’11 luglio 2017, sulla base del programma nazionale di riforma 2017 dell’Italia.

Questo è stato possibile grazie alle relazioni semestrali che il Governo ha presentato per rendere conto dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati e permettere alla Commissione europea il monitoraggio continuo della deroga concessa all’Italia di non applicazione degli articoli 218 e 232 della Direttiva 2006/112/CE.

Strumento vincente al punto da consentire il raggiungimento degli obiettivi di recupero, con un miglioramento sensibile dei livelli di fedeltà fiscale. Secondo l’esecutivo, inoltre, tale strumento si è rivelato cruciale nell’ambito dei controlli preventivi, contribuendo in maniera decisiva all’identificazione e al recupero di falsi crediti Iva, per una somma pari a 495 milioni di euro, e all’individuazione dei soggetti coinvolti in meccanismi di frode comunitaria.

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