La trasformazione digitale del Paese pone sfide complesse, finalizzate a rendere l’esperienza del cittadino sulle piattaforme digitali in linea con le migliori pratiche nazionali ed internazionali. Sebbene il settore pubblico abbia caratteristiche peculiari, l’aspettativa del cittadino, quando usufruisce di un servizio digitale, è necessariamente allineata a quella a cui è abituato con i più comuni servizi digitali sviluppati nell’ambito privato, dove flessibilità, velocità e disponibilità crescono a ritmi serrati.
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Le iniziative di Designers Italia e Developers Italia
Designers Italia e Developers Italia, iniziative del Dipartimento per la trasformazione digitale con la collaborazione di AgID, sono il punto di riferimento per la progettazione e lo sviluppo di servizi digitali della Pubblica Amministrazione dal 2017, anno del loro lancio.
Designers Italia e Developers Italia nascono con l’obiettivo principale di aiutare progettisti, sviluppatori, funzionari della PA, fornitori ed enti terzi a progettare e realizzare questi servizi digitali con la qualità che il cittadino si aspetta, a maggior ragione, per i servizi essenziali. Diverse sono le strategie e i modelli messi in campo dai paesi europei: da un lato la centralizzazione totale dei servizi digitali, dall’altro la creazione di standard e linee guida centrali per una produzione più localizzata di applicativi e interfacce pubbliche, con varie sfumature da un estremo all’altro.
In questo contesto, Designers Italia e Developers Italia hanno da sempre scelto di non rappresentare solo un punto di riferimento tecnico, tramite la messa a disposizione di manuali, modelli, schemi, e risorse concrete per chi progetta e sviluppa servizi della PA, ma di lavorare per promuovere un cambiamento culturale attraverso tutti i livelli degli stakeholder che contribuiscono alla trasformazione digitale del settore pubblico: i decisori politici, il personale amministrativo della PA, il personale tecnico della PA, dei suoi fornitori e delle società in-house. Da una parte Designers Italia, infatti, mira a diffondere una cultura della progettazione nella Pubblica Amministrazione per realizzare servizi digitali sempre più semplici, accessibili, equi e inclusivi. Dall’altra, Developers Italia, favorisce un approccio open source allo sviluppo e al riutilizzo di soluzioni già realizzate (ospitate nel Catalogo del software della Pubblica Amministrazione), evitando la moltiplicazione di codice sorgente, costi ed errori.
Gli obiettivi di Designers Italia e Developers Italia
Per riuscire in questa impresa, e farlo in maniera scalabile su tutto il territorio nazionale, con uno sguardo al contesto europeo, le due iniziative complementano gli strumenti tecnici forniti centralmente con il modello delle community di pratica: gruppi di persone coinvolte a diverso titolo sui temi della digitalizzazione che si incontrano, discutono e si scambiano informazioni intorno una passione, un tema o un argomento attraverso la rete. Gli utenti che ne fanno parte mettono le loro esperienze pratiche sui servizi digitali al cittadino a fattor comune con l’obiettivo di amplificare il livello di conoscenza sulla materia. Lo scopo è confrontarsi, condividere, risolvere problematiche comuni. Tutto ciò avviene in rete, e gli utenti interagiscono attraverso forum, chat e programmi di messaggistica istantanea.
I team di Designers Italia e Developers Italia condividono e animano oggi una community dedicata alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni pubbliche digitali. In questo spazio oltre 20mila designers, sviluppatori e funzionari pubblici registrati possono trovare linee guida, kit di progettazione, modelli di siti web, strumenti tecnici, ma soprattutto possono confrontarsi, e accrescere le proprie competenze attraverso canali conversazionali (Slack, Forum Italia), di lavoro (GitHub), momenti di condivisione di esperienze (community call) e occasioni formative, come per esempio i corsi organizzati in collaborazione con Agid e Formez PA. Per dare una dimensione numerica, solo nell’ultimo mese sono stati 10mila i messaggi scambiati nei 100 canali Slack tematici sulle tecnologie.
I numeri della community
Le due iniziative, uscendo da rigide logiche top down e dribblando alcuni formalismi che caratterizzano il linguaggio del settore pubblico, rispondono a bisogni concreti degli operatori del settore. Lo dimostra la crescita della community: negli ultimi sei mesi sono oltre 1.000 i professionisti che si sono registrati a Slack Developers aggiungendosi ai 6.500 già presenti e 1.200 a Forum Italia (che conta oggi oltre 11.000 utenti registrati). Le community call, appuntamenti mensili di confronto, occasioni informali di condivisione di esperienze, hanno attirato centinaia di presenti e le iniziative formative organizzate nell’ultimo semestre hanno trovato l’interesse di oltre un migliaio di professionisti appartenenti a pubbliche amministrazioni, fornitori e in house, ma anche di cittadini, studenti e professionisti che nulla hanno a che vedere con il settore pubblico, a dimostrazione della qualità dei contenuti proposti.
Secondo coloro che interagiscono nella community tecnica ogni giorno si tratta del “più importante progetto di inclusione digitale portato avanti dal Governo”. Gli utenti, partecipando alla ricerca quali-quantitativa condotta su Forum Italia e i canali Slack dedicati, hanno indicato il ruolo cruciale del progetto nello sviluppo di servizi pubblici digitali. “Viviamo una realtà in cui fare rete è fondamentale,” sottolinea un professionista “i progetti a supporto della condivisione delle informazioni, delle conoscenze e l’ampliamento del network personale sono assolutamente fondamentali per aiutare la nostra nazione a crescere.”
Conclusioni
Le due iniziative avranno un ruolo cardine nel prossimo futuro per sostenere la sfida della trasformazione digitale del Paese prevista dal PNRR. Più volte infatti, il documento programmatico, e il Governo stesso, hanno sottolineato la centralità del ruolo delle persone e delle competenze nella distanza che ci divide dal raggiungimento degli obiettivi di Italia Digitale 2026. La crescita professionale di funzionari, dipendenti, collaboratori della PA, il coinvolgimento delle PMI e degli innovatori del territorio, l’aumento dell’attrattività della pubblica amministrazione per i talenti che si occupano di IT, la condivisione di soluzioni a problemi comuni, ma soprattutto la semplificazione della fase di progettazione, sviluppo e realizzazione dei servizi pubblici, e la creazione di processi di miglioramento continuo passano anche da queste iniziative.