Con il Decreto interministeriale del 24 novembre 2021, il Ministero per lo Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia sono intervenuti per rifinanziare un’altra misura a sostegno dell’imprenditoria femminile denominata NITO-ON “Nuove imprese a tasso zero”, istituita con il D. Lgs. 185/2000 e disciplinata dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 4 dicembre 2020. Tale misura è stata istituita per “sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile”.
La misura è stata nuovamente finanziata con 100 milioni di euro a valere sulle risorse del PNRR destinate all’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”.
PNRR, arrivano i fondi a sostegno dell’imprenditoria femminile: ecco le iniziative
Nito-On, quando fare domanda
Per il momento si è ancora in attesa del provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico che disporrà sull’apertura dei termini e sulle modalità per la presentazione delle domande di agevolazione. Sappiamo però che:
- Anche in questo caso come già visto per il “Fondo impresa femminile” le domande di agevolazione dovranno essere compilate sulla sezione dedicata della piattaforma informatica del Soggetto Gestore e cioè Invitalia, attualmente non ancora disponibile
- le agevolazioni verranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, con la possibilità di una concessione parziale rispetto all’importo ammissibile.
Possiamo quindi prepararci sin d’ora approfondendo le linee di intervento agevolabili e i requisiti necessari per l’accesso alle agevolazioni.
Requisiti dei beneficiari
Soggetti beneficiari sono le imprese che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da donne, senza limiti di età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale possedute.
Le imprese devono essere costituite entro i cinque anni precedenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione o siano persone fisiche che intendano costituire un’impresa femminile.
Nito-On i progetti ammissibili
Le iniziative ammissibili sono i progetti di investimento finalizzati a realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti, da realizzarsi sull’intero territorio nazionale, promossi nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone, ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
- commercio di beni o servizi;
- turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
I progetti devono prevedere spese ammissibili sino a a Euro 3.000.000 ed essere realizzati, pena la revoca, entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni e limiti di spese
Si tratta di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati a tasso zero concedibili:
- per imprese costituite da non più di 3 anni: la copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni e le agevolazioni possono essere concesse, nel limite dei fondi disponibili, in forma di contributo a fondo perduto (fino al 20% della spesa ammissibile) e in forma di finanziamento agevolato a tasso zero. I progetti di investimento possono arrivare ad un massimo di Euro 1,5 milioni di spese ammissibili. Le imprese possono inoltre richiedere un contributo per il finanziamento delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività di impresa fino al 20% delle spese per investimenti;
- per imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5: la copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni e le agevolazioni possono essere concesse, nel limite dei fondi disponibili, in forma di contributo a fondo perduto (fino al 15% della spesa ammissibile) e in forma di finanziamento agevolato a tasso zero. I progetti di investimento possono arrivare ad un massimo di Euro 3 milioni di spese ammissibili.
Alcuni esempi di spese ammissibili
Per imprese costituite da non più di 3 anni:
- spese per la costituzione della società;
- opere murarie e assimilate (massimo 30% investimento ammissibile);
- macchinari, impianti e attrezzature;
- programmi informatici e servizi per l’ICT
- brevetti, licenze e marchi
- consulenze specialistiche (massimo 5% investimento ammissibile)
- spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento.
Per imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5:
- acquisto di immobili solo nel settore turistico (massimo 40% investimento ammissibile)
- opere murarie e assimilate (massimo 30% investimento ammissibile);
- macchinari, impianti e attrezzature;
- programmi informatici e servizi per l’ICT
- brevetti, licenze e marchi
Il servizio di accompagnamento di Invitalia
I soggetti interessati alla misura potranno partecipare ai webinar di approfondimento organizzati e gestiti da Invitalia e, solo in seguito, potranno prenotare un primo appuntamento con un esperto Invitalia online che fornirà il supporto metodologico per la compilazione del piano di impresa ed un eventuale secondo appuntamento che concluderà il percorso di accompagnamento
La presentazione della domanda e le fasi di valutazione
Per l’ammissione alle agevolazioni occorre superare due fasi di valutazione.
La modulistica da presentare, per entrambe le fasi di valutazione, può essere reperita sul sito di Invitalia nella sezione dedicata alla misura NITO-ON, dove sono anche messe a disposizione degli interessati una guida per la presentazione del piano di impresa e un’ulteriore guida dettagliata per la compilazione della documentazione.
Per la presentazione della domanda occorre essere in possesso dell’identità digitale SPID, di un indirizzo di posta elettronica certificata e disporre di una firma digitale.
Le domande verranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione.