Bandi e risorse

Portale PNRR, strumento utile o semplice vetrina? Analizziamo contenuti e obiettivi

Interazione con gli stakeholder, disponibilità delle informazioni, aggiornamenti: scandagliato da cima a fondo, il portale Italia Domani, dedicato al PNRR, ha molte potenzialità ma presenta anche aspetti che possono essere migliorati per renderlo uno strumento più efficiente

Pubblicato il 24 Mar 2022

Federico Minelle

Honorary Fellow ISIPM (Istituto Italiano di Project Management), Past President P.R.S.

internet

Un portale per chiarire tutti gli aspetti legati al PNRR: il sito è italiadomani.gov.it e raccoglie una serie di informazioni e di dati relativi al Piano. Le domande che sorgono spontanee riguardano l’utilità di questo sito e, tra le altre, che vantaggi porta agli stakeholder, quale è il livello previsto e possibile di interazione con e tra loro e qual è il livello di dettaglio e affidabilità delle informazioni disponibili, per consentire ai vari livelli di coinvolgimento, in particolare cittadini ed imprese di seguire (e magari controllare) la realizzazione del Piano nei vari progetti in cui si articolano le sue eventuali evoluzioni.

Il Paese ha un forte bisogno di credibilità verso gli altri Paesi europei, che si rifletterà anche nell’atteggiamento finora benevolo degli uffici UE competenti per il controllo sul rispetto del Piano e sulla erogazione delle relative tranche di finanziamento.

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Portale PNRR, metodo d’analisi

Ovviamente, anche gli altri Paesi hanno attivato siti simili, ma talvolta con caratteristiche diverse. Si premette che non si è voluto analizzare il sito secondo le “Linee Guida per la Qualità dei siti web della PA”, emesse nel 2011 dal Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione Tecnologica, in collaborazione con il Dipartimento per la Funzione Pubblica, DigitPA e FormezPA. Questo perché forse ormai superate dalle “Linee Guida di design per i servizi web” emesse nel 2021.

Si fa inoltre notare che le valutazioni riportate nascono “a freddo”, solo a seguito della navigazione estensiva nel citato sito, senza ulteriori analisi o possibili confronti con i suoi progettisti/realizzatori: da un auspicabile confronto alcune impressioni potrebbero mutare ed eventualmente portare a migliorie nel senso indicato.

Utilità e vantaggi per gli stakeholder

La articolazione del sito per missione e, al suo interno, per intervento (riforma o investimento) fornisce un quadro sintetico, comunque ricavabile dal documento di Piano agevolmente scaricabile. Pur essendo presente una funzione di approfondimento sui dati, molto spesso però questa è rinviata ai documenti selezionabili, di non agevole navigazione. Infatti, non sono messi a disposizione i dati in formato aperto (open data), né sembra essere presente una anagrafica strutturata degli investimenti, che consenta di ricostruire con modalità “drill down” le missioni indicate nel Piano, sino agli interventi poi messi a bando: cioè la sua articolazione in WBS (work breakdown structure), secondo il linguaggio tipico del project management.

Livello di interazione con gli stakeholder

Salvo che per rispondere ai bandi rivolti ai professionisti da reclutare o alle imprese potenzialmente fornitrici di beni e servizi tramite gare di appalto, manca per le altre categorie di stakeholder una funzione di interazione con la PA, per chiedere informazioni od attivare una pratica inerente il possibile tema di interesse. Anche per le categorie “privilegiate” il comportamento è notevolmente diverso, in relazione a come si sono organizzate le singole Amministrazioni emittenti i bandi.

Livello di interazione in riferimento ai bandi delle Amministrazioni
  • Dipartimento della Funzione Pubblica: fornito solo il link al sito della PA competente, dove è presente il bando in questione relativo, p.e. ricerca di professionisti “Avviso per la ricerca di Esperti nella gestione e nel monitoraggio di progetti complessi”, con le relative istruzioni di partecipazione.

Ma mancano finora informazioni, anche aggregate, sull’esito a bando scaduto/chiuso, come nel caso selezionato.

  • Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili: il processo di interazione attivato risulta sostanzialmente completo, dove per ogni bando di gara si accede al sito e dove sono presenti anche gli allegati, in formato digitale editabile, i documenti richiesti dal bando.

Nei casi di gara esperita, è indicato anche l’esito.

  • Ministero dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale: il link segnalato porta direttamente al bando, dove, per rispondere viene richiesto o di accedere al sito di Invitalia, oppure direttamente l’invio via PEC di una serie di documenti allegati al bando in formato digitale editabile.

Anche l’esito (a gara esperita) è ivi rintracciabile.

  • Ministero della Transizione ecologica: nei casi esaminati si accede ad una apposita pagina del sito ministeriale, dove per partecipare si chiede l’invio via PEC di una serie di documenti allegati al bando in formato digitale editabile, oppure si accede direttamente al bando ufficiale, dove si chiede per partecipare, di registrarsi al sito istituzionale del MiTE, ecc.

Non si è proseguita l’indagine per altre Amministrazioni emittenti, immaginando che quelle selezionate siano le più esemplificative, data la loro “missione” ed il ruolo che ricoprono nel PNRR.

Dettaglio e affidabilità delle informazioni 

Salvo che nella sezione “Documenti”, le informazioni presentate sono necessariamente sintetiche, per Missione/Intervento, articolate per Riforme ed Investimenti. Vedi il precedente punto sulla mancanza degli open data. Una specifica elaborazione di alcuni di questi documenti (v. “PNRR – Traguardi e Obiettivi per rata semestrale” e “Quadro PNRR (aggiornato al 30.09.21)”) consentono tuttavia di sviluppare, non senza difficoltà nella elaborazione e pulizia dei dati, il cronoprogramma ed il piano finanziario dei costi previsti e delle corrispondenti rate di finanziamento erogabili, a fronte del raggiungimento delle relative milestones. Alcuni di tali diagrammi sono già stati riportati nell’articolo sopracitato, pubblicato a nov. ’21 su Agenda Digitale, mentre qui, per comodità dei lettori, se ne riprendono un altro paio (Figg. 1 e 2), sviluppati dagli stessi autori[1].

Diagrammi di questo tipo (specie se integrati della curva degli investimenti effettivi e aggiornati periodicamente) potrebbero essere già presenti sul sito ufficiale, rendendo più agevole per tutti gli stakeholder la comprensione della evoluzione del Piano. La situazione rappresentata, in termini di avanzamento, è infatti sostanzialmente ferma a settembre 2021, non sono stati emesse versioni aggiornate di quei file rispetto ai quali sono state elaborate le Figure 1 e 2 soprariportate (v. apposito riquadro).

Diagrammi sui tempi dei traguardi per alcuni investimenti considerati cruciali
  • Una Pubblica Amministrazione con procedure più snelle e veloci per realizzare tutti i progetti del PNRR “Missione: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Componente: Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, Task Force digitalizzazione, monitoraggio e performance” già completato (Fig. 3), anche se a Piano le date di inizio-fine risultano 01/10/21 – 30/06/26.
  • Tutto il territorio italiano connesso da una rete ultraveloce “Missione: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Componente: Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo, Reti ultraveloci – Banda ultralarga e 5G” in fase di avviamento (Fig. 4), anche se a Piano le date di inizio-fine risultano 01/04/21 – 30/06/26, con un investimento di 6,71 mld di euro.
  • Potenziamento delle linee regionali: Linee regionali più efficaci, efficienti e sicure, soprattutto al Sud “Missione: Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Componente: Investimenti sulla rete ferroviaria” in fase di avviamento (Fig. 5), anche se a Piano le date di inizio-fine risultano 01/02/20 – 30/06/26, con un investimento di 936 mln di euro, più 1,55 mld di euro finanziati dal Piano Complementare
Considerando la notizia che i 51 obiettivi pianificati al 31/12/2021 sono stati raggiunti, mancano dettagli sui relativi progetti completati, facenti parte dei 30 investimenti a piano: non si deduce agevolmente cosa abbiano prodotto, in termini di risultati e benefici. Probabilmente alcuni dati sono deducibili dal sito, ma sono puntuali e non agevolmente correlabili tra loro, in modo da avere un quadro riepilogativo dell’andamento del piano, sia per i progetti completati che per quelli in corso di avanzamento.

Portale PNRR, una valutazione sintetica

Utilizzando una semplice scala di Likert (a 5 livelli) applicata alle informazioni direttamente ottenibili dal sito, è possibile ricavare una valutazione, certo soggettiva, di alcuni parametri utili ai fini sopra indicati sulla sua utilità, di seguito riportata.

ArgomentiVal. mediaPesoNote
Comunicazione a/da Stakeholderbuono/medio50%interazione solo per adesione bandi (non sempre esiti), forse su altri canali
Informazioni di PPPM[2] per Missione/Interventomedio/scarso30%benefici pianificati definiti (aggiornati?) per investimento (missione/componente), ma solo qualitativamente e non tempificati, salvo l’incremento PIL/anno. Indicazione dello stato previsto (effettivo, se trascorso) per intervento di Piano (v. “a che punto siamo?”)
1) Benefici/Beneficiaribuono15%definiti (spesso solo qualitativamente) per investimento (missione/componente) ma non tempificati
2) Costi/Tempi/Qualitàscarso/nullo15%definiti per investimento (missione/componente) ma tempificati (a piano) solo nei documenti scaricabili. Nulla sulla qualità (performance risultati)
Esiti monitoraggio per Missione/Interventonullo (al momento)20%esiti non evidenziati (presumibilmente positivi), allineati ai tempi delle rate di finanziamento: dettagli ricavabili solo nei documenti scaricabili
Valutazione totale (media pesata)medio/scarso100%Orientamento ad illustrare le azioni del Piano, da capire se saranno evidenziate ev. revisioni, relativi scostamenti e variazioni nei benefici acquisibili/acquisiti

Conclusione

Come sopra detto, al momento gli uffici della EU hanno approvato la prima rata di finanziamento, a seguito del soddisfacente raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel PNRR per il 2021. L’augurio è che questo andamento positivo possa proseguire, specie ora che la maggioranza degli obiettivi saranno investimenti e in minor numero riforme. In ogni caso, i cittadini ed in generale tutti gli stakeholder troverebbero più agevole trovare nel sito esaminato un quadro sintetico quantitativo (dashboard) sull’avanzamento sia degli interventi che dei conseguenti benefici realizzati.

In sintesi, l’auspicio è di trasformare un sito “vetrina”, sostanzialmente statico (salvo annunci nelle news e nei riquadri delle scadenze), in un sito dinamico ed aggiornato tempestivamente, che consenta a tutti gli interessati di conoscere e verificare l’avanzamento nella realizzazione del Piano.

_

Note

  1. R. Di Gioacchino, F. StolfiPNRR e Project management” il Project Manager – n° 49 anno 2022
  2. Portfolio/Program/Project Management

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