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Expo Dubai verso la conclusione: le storie di successo del Made in Italy

Dal mondo del digitale, dalle startup e dai progetti di eccellenza, tante sono state le storie che hanno accompagnato il cammino dell’Italia all’interno dell’esposizione universale di Expo Dubai. Una veloce panoramica sull’Expo e la performance del nostro Paese

Pubblicato il 31 Mar 2022

Gabriele Ferrieri

Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori

expo dubai 2020

Mancano pochi giorni alla chiusura della prima Esposizione Universale che si svolge in Medio Oriente e il primo grande appuntamento dall’inizio della pandemia, che ha superato i sette milioni e mezzo di visite. Mai così tanti paesi hanno partecipato a un Expo e per la prima volta nella storia è presente tutta l’Africa, con un proprio padiglione. A Expo ci sono stati sportivi famosi come Lionel Messi e Usain Bolt, ma anche il primo giro d’Italia all’estero.

Su tutte, l’Expo di Dubai è stata a oggi l’occasione per tornare a svolgere incontri dal vivo e avere l’occasione di incontrare in un solo posto, tutti leader e i protagonisti delle politiche economiche del mondo.

Dal mondo del digitale, dalle startup e dai progetti di eccellenza, tante sono state le storie che hanno accompagnato il cammino dell’Italia all’interno dell’esposizione universale di Expo Dubai.

Se l’obiettivo era rilanciare l’economia in un contesto favorito dalla speranza di una via d’uscita dalla crisi in cui fondare elementi quali “sostenibilità”, “mobilità” e “opportunità”, ci si può dichiarare sicuramente soddisfatti. Creare una rete di contatti con tutti i Paesi presenti è ovviamente una delle motivazioni principali di questo evento.

Le relazioni con l’Emirato ospitante sono molto forti: nei Paesi del Golfo Persico, infatti, esiste una fitta rete di relazioni economiche, politiche e culturali con il Tricolore. Un fulcro commerciale in rapido sviluppo soprattutto per le nuove attività che cercano una base per la crescita.

Numeri da record per il Padiglione Italia

Un successo confortato dai numeri dei visitatori: il Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai ha raggiunto la quota di oltre 800.000 presenze. Oltre al pubblico in presenza, ulteriori sette milioni di utenti virtuali sono stati raggiunti nei primi tre mesi dell’Esposizione universale con centinaia di attività ed eventi organizzati dal padiglione attraverso social media, sito web e community online. Secondo un’indagine dello studio Cra-Carlo Ratti Associati, uno dei co-designer del Padiglione Italia, quello del nostro Paese è stato tra i 190 padiglioni nazionali (escluso quello degli Emirati Arabi Uniti) il più citato sui media online di tutto il mondo dopo il padiglione Usa. Le visite online a Virtual Expo hanno superato i 50 milioni di accessi, con più di 7,5 milioni di contatti online che sono stati registrati, per la precisione, sui canali social dell’Italia.

Storie di successo dall’Italia

Secondo il sito Magnitt, una delle principali fonti d’informazione dell’area del Golfo, gli investimenti negli Emirati Arabi Uniti dello scorso anno, tra gli incubatori che danno la spinta iniziale alle imprese tecnologiche e gli acceleratori che hanno l’obiettivo di far crescere le aziende avviate, hanno superato i 100 milioni di dollari.

Il Piano Economico 5050 di recente vagliato in UAE vuole trasformare il tessuto economico del paese da industria pertrolifera e di servizi a essa legata, in una economia digitale incentrata sulla tecnologia e l’innovazione.

Il Dubai Future, che ha un fondo iniziale di oltre 240 milioni di euro ma che arriverà gradualmente fino a 1 miliardo per supportare le startup tecnologiche con base a Dubai, ha l’obiettivo di fare della città un ambiente in grado di attrarre i talenti ed avere 1.000 aziende tecnologiche attive sul territorio nei prossimi cinque anni. Tra le aziende italiane protagoniste, accompagnate dal Ministero degli Affari Esteri e Agenzia ICE tramite il programma Global Startup Program, molti progetti di successo vincitori della call promossa dalle istituzioni.

Tra le vincitrici del bando che portano l’innovazione italiana negli Emirati vi è BCC Studio, che si occupa di servizi di consulenza nel campo dei sistemi di Blockchain per la navigazione nella Crypto Sfera; Biopic, specializzata in smart agricolture e sistemi di coltivazione tecnologicamente avanzati; Tolemaica (Cyber Management Srl), che incentra il proprio core business sulla creazione di soluzioni informatiche per il web; Geeks Academy Europe, che organizza percorsi di formazione per la crescita di talenti digitali; MIEEG, attiva nel campo dell’energia per la produzione di micro generatori elettrici.

Ancora, vi è FindMyLost, attiva nella gestione del lost&found applicato all’ambito business e consumer; Pigro, giovane società di riferimento per il knowledge management nel campo dei sistemi di repository aziendali; Strategic BIM, che opera nel settore del Building Information Modeling per edifici nuovi o già esistenti; Symbiagro, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti biofertilizzanti e biostimolanti innovativi ed ad alto valore tecnologico; UOSE, che cura progetti per l’utilizzo delle big data analysis applicate ai social network per le piattaforme di e-commerce; Valiamo, specializzata nella produzione di attrezzature ospedaliere e soluzioni medicali.

Il ruolo dei giovani e l’importanza di investire nel futuro

Tra i protagonisti di Expo Dubai anche l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, a più riprese, attraverso le storie dei propri associati, ha preso parte in più occasioni alle attività all’interno dell’esposizione universale portando la voce delle eccellenze italiane ed evidenziando la necessità di una maggiore sinergia pubblico privata anche a livello internazionale per costruire hub di innovazione in cui scienza, ricerca, talento e meritocrazia siano alla base della realizzazione di nuovi hub nel mondo a sostegno dell’economia digitale in cui dare voce ai tanti giovani, ansiosi di essere protagonisti all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità.

Sport, parità di genere e inclusione

E se si guarda all’inclusione e alla parità, lo sport è la chiave ideale. Motivo per il quale in questo ultimo frangente di Expo Dubai, è arrivato a felice conclusione il progetto promosso da Sport e Salute che punta a investire 1 miliardo dal PNRR sullo sport. Lo sport è uno strumento di costruzione di nuova cittadinanza, un ponte che unisce le culture ed è in grado di rimuovere le barriere sociali. A ricordarlo è Rossana Ciuffetti, direttrice della Scuola dello Sport di Sport e Salute che al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, ha evidenziato l’importanza della rigenerazione delle aree urbane e la realizzazione di progetti volti alla costruzione di infrastrutture sociali al servizio della cittadinanza tutta grazie al mondo dello sport.

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