Lo European Data Protection Board ha pubblicato le Linee guida sui “Dark pattern”, interfacce e user experience studiate ad arte per indurre gli utenti a scelte poco trasparenti e poco libere, anche in fatto di privacy.
Nelle Linee guida del 14 marzo del 2022 vengono classificate e descritte le principali forme di dark pattern: dall’eccesso informativo (overloading) agli espedienti volti a non far prestare attenzione ad aspetti importanti (skipping).
Le Linee guida chiariscono che i dark pattern sono incompatibili con numerosi principi e disposizioni del GDPR, da quelli di trasparenza e correttezza alle previsioni in materia di informative e consenso al trattamento dei dati personali, prevedendo inoltre raccomandazioni specifiche per la progettazione di interfacce utente volte a semplificare l’effettiva attuazione del GDPR.
Le Linee guida, insomma, accendono un faro su una delle minacce più pericolose per la privacy online.
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