Anche se il fine è quello di denunciare situazioni di degrado presenti nel Comune, un sindaco non può pubblicare sui propri profili social video e immagini in chiaro di minori disabili, persone in situazione di disagio o soggetti descritti quali autori o presunti autori di infrazioni, esponendoli così a commenti lesivi della loro dignità formulati da utenti dei social network.
Lo ha deciso il Garante per la protezione dei dati personali in un provvedimento con il quale ha ordinato a un sindaco di rimuovere dalla sua pagina Facebook le immagini pubblicate, sanzionandolo per 50mila euro.
Numerose le violazioni riscontrate: la pubblicazione di foto di minori e di persone con problemi di salute è sempre vietata in quanto in contrasto con il principio di essenzialità dell’informazione e con le disposizioni poste a tutela delle categorie più vulnerabili.
Il fine di denunciare situazioni di degrado non fa venir meno il necessario rispetto della privacy e della dignità delle persone.
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