Helsinki, capitale della Finlandia, ha appena ospitato HIMSS, la più importante conferenza europea nel settore della sanità. L’occasione ha permesso di fare il punto su uno dei sistemi sanitari pubblici più efficienti e avanzati non solo in Europa, ma a livello globale, e su alcune novità legate alla ricerca nelle aree della sanità digitale e della formazione.
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Come funziona l’assistenza sanitaria in Finlandia
La Finlandia è riconosciuta a livello mondiale per le soluzioni innovative in area AgeTech: le tecnologie, i prodotti e i servizi digitali progettati per migliorare la qualità della vita o l’assistenza delle persone anziane e aiutarle a rimanere a casa più a lungo in futuro. Secondo diversi indicatori, la salute della popolazione finlandese è migliorata notevolmente negli ultimi decenni e l’aspettativa di vita, nel 2021, ha raggiunto i 79,15 anni per gli uomini e gli 84,46 anni per le donne.
In Finlandia ci sono tre sistemi di assistenza sanitaria che ricevono finanziamenti pubblici: l’assistenza sanitaria comunale, che fornisce la maggior parte dei servizi, l’assistenza sanitaria privata e i sistemi di assistenza sanitaria professionale. I finanziamenti pubblici utilizzano le tasse e un’assicurazione sanitaria, basata sulle quote assicurative obbligatorie. Il livello di soddisfazione da parte dei cittadini è abbastanza elevato.
Secondo la legge, ogni Comune deve avere un centro sanitario che fornisce i servizi sanitari di base e deve essere membro di uno dei 20 distretti ospedalieri – che sono finanziati e gestiti dagli stessi Comuni membri – responsabili dei servizi di assistenza di secondo livello. La legislazione stabilisce le tariffe massime per gli utenti e un massimale annuale per i servizi sanitari a livello municipale.
La maggior parte dei medici lavora per i Comuni e i distretti ospedalieri, ed è dipendente di uno dei Comuni. Tuttavia, negli ultimi decenni è emersa una nuova tendenza: l’uso di personale medico di aziende private come consulenti. L’11% dei medici lavora a tempo pieno in uno studio privato, e il 30% lavora a tempo pieno nel settore pubblico ma svolge un’attività privata al di fuori dell’orario di lavoro.
Il Patient Data Repository e l’utilizzo dei dati per la ricerca
La trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria ha guidato il cambiamento a partire dal 2000, ed è stata alimentata dall’ampia disponibilità di dati per guidare la risposta del Paese all’evoluzione delle esigenze e, più recentemente, alla pandemia.
Negli anni, lo sviluppo più significativo è stato quello legato ai servizi digitali di nuova generazione, che hanno permesso ai cittadini finlandesi di accedere – tra i primi in Europa – a tutte le informazioni, sia cartelle cliniche che prescrizioni mediche, grazie al Patient Data Repository, un sistema informativo che archivia a livello centralizzato tutti i dati a lungo termine.
Informazioni che vengono spesso utilizzate a scopo di ricerca e pianificazione dei servizi sanitari, in base a una cultura del consenso alla condivisione che precede di molto l’era digitale.
Infatti, anche se – in linea con il GDPR – i cittadini finlandesi hanno il diritto di non consentire questo uso secondario dei loro dati sanitari, fino a oggi esso è stato esercitato solo da 210 cittadini su una popolazione totale di 5,6 milioni di abitanti. I finlandesi tendono a credere che se permettono ai ricercatori di utilizzare i loro dati sanitari personali, ne trarranno beneficio in termini di migliore assistenza sanitaria e migliori trattamenti.
La simulazione durante la formazione medica
Dalla fine degli anni ’90, si è verificata una progressiva carenza di medici, che ha avuto un impatto sugli sviluppi del sistema sanitario. Per ovviare alla situazione, il sistema sanitario finlandese ha aumentato gli investimenti in formazione, per poter contare su un maggior numero di professionisti in grado di passare rapidamente dalle aule universitarie all’operatività nelle strutture sanitarie.
La formazione medica ha subito cambiamenti significativi negli ultimi decenni. Uno dei motivi di questa evoluzione è la preoccupazione per la salute dei pazienti legata ai casi di lesioni mediche e pratiche mediche scorrette che si sono verificati a causa dell’impreparazione di operatori sanitari come medici, infermieri e tecnici dei dispositivi medicali, e per riflesso sui costi dell’assistenza sanitaria.
Anche se l’apprendimento pratico con i pazienti non può essere completamente sostituito, la simulazione offre un ambiente neutrale per la formazione. Infatti, gli errori sono una componente fondamentale di qualsiasi processo di apprendimento, ma nell’ambiente di simulazione i pazienti non sono a rischio.
Tra l’altro, il settore ha fatto enormi passi in avanti. Oggi i simulatori sono molto più avanzati rispetto al passato, e la maggior parte di essi è in grado di battere le palpebre, respirare, piangere, sudare, avere il battito cardiaco e un polso che simula quello reale.
I manichini, una volta collegati ai monitor, possono anche visualizzare i segni vitali, e – dopo una certa personalizzazione – mostrare anche le aritmie cardiache. La tecnologia può anche imitare virtualmente tutte le principali funzioni corporee, e questo permette agli studenti di simulare attività che vanno dalla semplice visita all’intervento su un trauma importante. Inoltre, un simulatore può riconoscere i farmaci iniettati via RFID e rispondere con i segni vitali appropriati, come una reazione allergica alla somministrazione di un farmaco sbagliato da parte di uno studente.
Come funziona il campus Myllypuro della Metropolia University
In Finlandia ci sono cinque università con una facoltà di medicina, a Helsinki, Tampere, Turku, Oulu e Joensuu/Kuopio (detta Eastern Finland). La più antica e più grande è quella di Helsinki, fondata nel 1640, che è anche considerata come la migliore in assoluto e, con la Metropolia University of Applied Sciences, è uno tra i fiori all’occhiello del programma Health Capital Helsinki.
La Metropolia University of Applied Sciences forma i futuri professionisti nei settori dell’economia, della cultura, dei servizi sanitari e sociali e della tecnologia. L’università dispone di uno speciale polo di innovazione focalizzato sui servizi per il benessere e la salute all’interno del nuovo campus di Myllypuro, definito come “campus per i costruttori di benessere”, con 500 addetti al servizio di 6.000 studenti.
I quattro edifici del campus – costruiti a partire dal 2019 – ospitano: due grandi auditorium, un centro conferenze, una piscina terapeutica, strutture per le terapie cliniche con i relativi laboratori per le analisi biomediche (fisiologia clinica, ematologia, chimica, microbiologia, genetica molecolare, e patologia), un centro di radiografia e radioterapia, un centro di optometria, un centro di biomeccanica e riabilitazione, e il più grande “simulation hospital” della Finlandia.
Questo ospedale di simulazione è unico a livello internazionale, in quanto è completamente attrezzato e conforme agli standard, e dispone sia delle strutture di accoglienza sia di quelle operative, ovvero di una sala parto, una sala operatoria e un’unità di terapia intensiva, e addirittura un’ambulanza, dove il personale è in grado di riprodurre le situazioni tipiche di un ospedale reale.
Un’eccellenza che viene utilizzata per sviluppare l’assistenza ai pazienti senza che i pazienti stessi corrano alcun rischio per la loro salute, e che consente di ridurre i tempi necessari per il passaggio degli studenti, una volta laureati, dall’ambiente accademico a quello operativo.