Lo scenario

Lotta ai furbetti del Fisco, l’Agenzia delle entrate punta su banche dati e servizi online semplici: ecco come

Per prevenire e contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, l’Agenzia delle entrate ha intrapreso due indirizzi operativi, uno che contempla l’impiego delle banche dati e l’altro che punta a semplificare i servizi online dell’amministrazione: vediamo i dettagli

Pubblicato il 22 Giu 2022

Alessandro Mastromatteo

Avvocato, Studio Legale Tributario Santacroce & Partners

scene-gb155b5cc1_1920

L’Agenzia delle entrate per le azioni di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale punta al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e degli algoritmi di selezione dei contribuenti da accertare, incrementando l’interoperabilità delle banche dati con le informazioni ritraibili dai flussi informativi con l’estero, da quelli della fatturazione elettronica integrati con quelli generati dalla trasmissione telematica dei corrispettivi relativi alle transazioni verso i consumatori finali.

Parallelamente, si provvederà a semplificare gli adempimenti fiscali e a favorire la tax compliance, sviluppando nuovi servizi telematici on-line più semplici e intuitivi, riducendo progressivamente la necessità di recarsi fisicamente presso gli Uffici dell’amministrazione finanziaria. Queste due architravi operative che caratterizzeranno gli indirizzi operativi e le linee guida, per il 2022, seguiti dall’Agenzia delle entrate sono stati evidenziati nella circolare n. 21/E del 20 giugno 2022.

Decreto Semplificazioni fiscali, cosa cambia: esterometro, fattura elettronica e bollo, le novità

Caccia ai furbetti, cosa dice la circolare dell’Agenzia delle entrate

La circolare è un documento di prassi di assoluto interesse perché permette a contribuenti e consulenti di comprendere quali saranno le aree maggiormente controllate ai fini dell’accertamento e quali gli strumenti utilizzati con finalità preventiva e di contrasto.

Da rilevare infine che le direttrici di intervento individuate dall’Agenzia delle entrate sono coerenti con quanto richiesto dal PNRR per la riduzione del tax gap, da perseguire da un lato rafforzando i meccanismi di incentivazione alla compliance basati sull’invio delle comunicazioni ai contribuenti e, dall’altro, potenziando l’attività di controllo, aumentandone l’efficacia, anche mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento.

Utilizzo delle banche dati

Per potenziare l’attività di controllo anti-evasione, uno degli strumenti cui le Entrate intendono con sempre maggiore efficacia e frequenza valersi risiede nell’utilizzo delle informazioni ritraibili da banche dati, al fine di migliorare la selezione dei contribuenti oggetto di verifica. La strategia del controllo viene infatti caratterizzata, con riguardo ai grandi contribuenti, dal potenziamento delle modalità di individuazione delle forme più insidiose di frodi ed evasioni, attraverso la selezione più puntuale delle posizioni da assoggettare a controllo. Si tratta delle attività di analisi del rischio e selezione, strutturate in ragione di due variabili principali: da un lato l’individuazione dei soggetti che presentano un maggior rischio fiscale, dall’altro la selezione di coloro che non hanno comportamenti collaborativi e trasparenti.

Quanto invece alle imprese di medie e piccole dimensioni, si incrementeranno, anche nell’ottica di dare attuazione al PNRR, le attività di supporto ai fini del corretto adempimento degli obblighi fiscali.

Le comunicazioni preventive

Sono stati così affinati gli strumenti che permettono di inviare comunicazioni ai contribuenti le quali, tramite gli incroci centralizzati basati sull’utilizzo dei dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici, individuano potenziali maggiori imponibili da sottoporre a tassazione.

Tali comunicazioni preventive consentono al contribuente di regolarizzare la propria posizione attraverso il ricorso all’istituto del ravvedimento operoso. In particolare, le comunicazioni saranno innanzitutto trasmesse a coloro che, in base ai dati delle fatture elettroniche, dell’esterometro e dei corrispettivi telematici, non risultino ancora aver presentato la dichiarazione, ovvero l’abbiano presentata con dati incompleti, stimolando così il corretto adempimento dichiarativo. Nel quarto trimestre dell’anno, l’invio di analoghe comunicazioni sarà destinato ai soggetti che non risultino aver presentato le comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA per i primi trimestri del 2022. Nel mese di aprile 2022 sono state inviate comunicazioni a coloro che presentano potenziali infedeltà dichiarative in materia di IVA per l’annualità d’imposta 2018. Nel terzo trimestre del 2022 è previsto inoltre l’invio di comunicazioni ai contribuenti che risultino aver dichiarato, nella dichiarazione annuale IVA per l’annualità d’imposta 2019, un ammontare di IVA portata in detrazione superiore a quello ricostruito dai dati desunti dalla fatturazione elettronica e, se presenti, dalle bollette doganali di importazione.

È inoltre previsto, nel quarto trimestre del 2022, l’invio di comunicazioni ai contribuenti per i quali sono state riscontrate anomalie in fase di registrazione degli aiuti individuali nel Registro Nazionale aiuti di Stato. E’ chiara ed evidente la strategia del fisco, di incrociare i dati disponibili sollecitando i contribuenti a regolarizzare la propria posizione fiscale e attivando eventuali attività di verifica e controllo.

Verso servizi on-line più semplici

La seconda direttrice di intervento ai fini del contrasto all’evasione, funzionale soprattutto a favorire la compliance, consiste nella previsione di servizi on-line nuovi ovvero nel potenziamento di quelli esistenti così da ridurre progressivamente l’esigenza di recarsi presso gli uffici. È stato per questo previsto un nuovo modello di accoglienza: nel 2021, oltre allo sviluppo di nuovi servizi web, è stata completata l’adozione del nuovo modello di accoglienza dell’utenza secondo il quale gli Uffici ricevono per accesso programmato. Gli utenti accedono in Ufficio solo se effettivamente necessario e, comunque, dopo aver prenotato un appuntamento o un web ticket, ottenendo il servizio desiderato, all’orario concordato e senza generare code.

I contribuenti possono prenotare gli appuntamenti online, direttamente dalla home page del sito Internet, tramite il numero verde (servizio automatico) o, tramite smartphone con l’apposita App. Con riguardo al modello di accoglienza, si caratterizza non solo per l’accesso programmato all’orario concordato e senza code, ma anche per il nuovo servizio di video-call, che consente di dialogare con un esperto dell’Agenzia direttamente dal proprio smartphone, tablet o pc. In quest’ottica, i servizi “agili”, ovvero quelli erogati via email o pec, messi in campo durante il periodo dell’emergenza epidemiologica, saranno gradualmente rimpiazzati da servizi online e videocall. È infine pienamente operativo l’applicativo “Consegna documenti e istanze”, che consente di inviare documentazione agli uffici dell’Agenzia via internet, in maniera semplice e veloce tramite un canale aperto h24.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati