Mercati digitali

La robotica vista dalla Cina: le tendenze principali e cosa aspettarsi in futuro

La Cina mantiene una posizione dominante nella robotica mondiale: l’isolamento da pandemia ha favorito la sostituzione dei robot euro-giapponesi per la domanda interna. Pesano le incertezze su aumento materie prime e relazioni con USA. Crescono robot collaborativi, per la gestione del magazzino e la visione 3D. I dettagli

Pubblicato il 08 Lug 2022

Antonio Frisoli

docente di robotica presso la Scuola Superiore Sant'Anna

robotica

La robotica costituisce una tecnologia fondamentale per i processi di produzione, tanto che si dice rappresenti in qualche modo la temperatura dell’industria manifatturiera: per usare una metafora di Lu Zhangyuan, direttore dell’Advanced Industrial Robot Research Institute in Cina, “analizzare i dati dell’industria della robotica equivale a misurare la temperatura dell’industria manifatturiera”.

Proprio la Cina continua a mantenere un suo ruolo dominante nel mercato mondiale della robotica.È interessante proprio per questo analizzare quelli che sono gli ultimi trend di mercato della robotica visti dalla prospettiva della terra del Dragone.

Anzi, la riduzione degli scambi commerciali e dei rapporti internazionali in seguito alle restrizioni post-COVID ha favorito ulteriormente lo sviluppo dell’industria robotica cinese per soddisfare la stessa domanda interna, sostituendo in alcuni settori la presenza di robot europei e giapponesi, ad oggi considerate le tecnologie robotiche a più elevato livello di prestazioni.

I risultati del 2021 hanno fatto ben sperare: la robotica è stata una delle tecnologie incentivate dalla pandemia, con un aumento delle installazioni mondiali di robot industriali e il primo trimestre 2022 che ha già visto nel solo Nord America un incremento del 28% rispetto al 2021.

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Figura 1 Risultati preliminari dei dati di installazioni di robot a livello mondiale

Robotica: la ripresa della partecipazione agli eventi in presenza

La ripresa nel mondo occidentale degli eventi in presenza ha permesso inoltre quest’anno di vedere numeri importanti negli eventi di settore: la conferenza di riferimento per la robotica, ICRA – International Conference of Robotics and Automation, tenutasi a Filadelfia negli Stati Uniti nel maggio 2022, ha visto su 8000 partecipanti totali ben più di 4.500 in presenza, pur con la partecipazione asiatica fortemente ridotta e condizionata dalle politiche di restrizione sanitaria.

In Italia, SPS 2022, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria, ha registrato in presenza ben 36.522 visitatori e MECSPE 2022, la fiera internazionale di riferimento per l’industria manifatturiera, ha visto quasi 40.000 presenze .

La visione della Cina: procedere con cautela

Lo scorso dicembre si è tenuta a Shenzhen la conferenza annuale sulla robotica high-tech.

A fronte dei dati molto positivi delle previsioni per il 2022, sempre Lu Zhangyuan ha dichiarato: “bisogna camminare con il rinoceronte grigio, cogliendo la certezza limitata nell’incertezza”.

Questo modo di dire e di pensare riflette un aspetto della cultura orientale, dove si identificano due tipi di pericoli: i cigni neri, che sono le evenienze imprevedibili e disastrose come è stata ad esempio la pandemia COVID, e i rinoceronti grigi, ovvero quei rischi noti e prevedibili, ma sottovalutati.

Il messaggio invita quindi in questo periodo ancora di incertezza a procedere con cautela, cogliendo tutto quello che c’è di positivo, a fronte di una grande incertezza sui mercati e nell’economia internazionale.

L’incertezza rimane ancora importante: si scontano gli effetti negativi delle relazioni incerte sino-americane, la carenza di chip a monte, l’aumento dei costi complessivi causato dall’aumento dei prezzi delle materie prime, la diffusione dell’epidemia e l’impatto di potere e restrizioni alla produzione dell’industria manifatturiera, a cui vanno aggiunto anche da ultimo l’ulteriore aumento dei costi dell’energia.

Rimangono comunque tre trend importanti della robotica in Cina: 1) i robot collaborativi; 2) i robot autonomi per la gestione del magazzino o anche AMR (Autonomous Mobile Robot) e 3) la visione artificiale.

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Robotica in Cina: i robot collaborativi

Il tasso di crescita dei robot collaborativi in Cina è superiore al tasso di crescita generale di mercato. Soltanto in Cina, si prevede che la quota di mercato dei robot collaborativi domestici continuerà ad aumentare e che la proporzione dovrebbe superare il 70%.

Insieme al continuo calo del costo e del prezzo dei robot collaborativi, si prevede che inaugurerà un nuovo punto di svolta nel settore dei servizi commerciali. Il tasso di crescita della domanda nel mercato cinese è significativamente superiore a quello complessivo osservato negli altri mercati.

Ci si aspetta che proprio nel 2022 molte aziende produttrici di robot cinesi lanceranno prodotti robotici per settori non industriali come la vendita al dettaglio intelligente e l’agricoltura intelligente, senza trascurare le applicazioni nel campo dell’istruzione e della formazione (la cosiddetta robotica educativa), l’assistenza sanitaria, la casa intelligente ed altri campi.

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Nonostante l’applicazione dei robot collaborativi nel campo dei servizi commerciali sia ancora in una fase iniziale, lo scenario dello “smart retail” – favorito anche dalla pandemia – sta generando in Cina già una grande richiesta di ordini.

Se guardiamo infatti lo sviluppo dei robot per la vendita al dettaglio, assistiamo alla diffusione di sistemi robotici a guida autonoma, in grado di seguire e di interagire con il cliente, consentendogli anche di eseguire il pagamento direttamente senza denaro, senza file alle casse.

Figura 2 Esempio di robot per la vendita al dettaglio

Un altro scenario in crescita è quello dei robot per la fisioterapia, dove proprio in Europa, e soprattutto in Italia, abbiamo una eccellenza riconosciuta, con numerose aziende e PMI leader nella produzione di robot per la fisioterapia e la riabilitazione.

Gli altri due trend: robotica per magazzino e visione artificiale

Come secondo trend, il magazzino è il settore che è stato più rivoluzionato in questi ultimi anni, spaziando dagli AGV robotici simili a KIVA ai robot mobili autonomi (AMR), ai carrelli elevatori senza pilota e ai sistemi software per la pianificazione e la gestione di magazzino.

Non da ultimo e non meno importante, la visione 3D in robotica rappresenta un altro campo in continua crescita ed espansione, nonché un settore chiave dello sviluppo robotico. Non è un caso che due degli unicorni cinesi, la Mech-Mind e la Simou Technology, operino proprio in questo settore, combinando in modo innovativo intelligenza artificiale e visione con la robotica.

La Mech-Mind, un’azienda di Pechino che ha raccolto circa 230 milioni di dollari negli ultimi due anni, ha sviluppato un proprio sensore 3D “Mech-Eye Industrial 3D Camera” per applicazioni industriali e propone soluzioni per la manipolazione e pallettizzazione automatica svolte con visione 3D ed algoritmi di intelligenza artificiale.

Il secondo unicorno è la Simou Technology di Shanghai, fondata da Jia Jiaya, un professore della Chinese University of Hong Kong, la quale anch’essa si occupa di rivoluzionare il settore dell’automazione con sistemi di visione artificiale e tecnica di machine learning ed intelligenza artificiale. Questo rappresenta indubbiamente la nuova frontiera a cui tende l’innovazione robotica in ambito industriale e non solo.

Conclusioni

Cosa possiamo ragionevolmente aspettarci per il prossimo periodo? Una innovazione continua sostenuta da questi tre trend in via di espansione e consolidamento al tempo stesso, che impatteranno via via sempre più nei vari mercati internazionali.

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