Incentivi

Bonus Formazione 4.0 potenziato, si entra nel vivo: ecco come funziona

Firmato il decreto attuativo del bonus formazione 4.0 potenziato, che porta le aliquote del credito di imposta per le medie e piccole imprese al 70 e al 50%: la misura, che si contestualizza nell’ambito di Transizione 4.0, è stata prevista dal Dl Aiuti

Pubblicato il 14 Lug 2022

Josephine Condemi

Giornalista

bonus formazione 4.0 potenziato - dl aiuti - industria 4.0

Bonus Formazione 4.0, si entra nel vivo del potenziamento per le piccole e medie imprese previsto dall’articolo 22 del Dl “Aiuti” (n.50/2022) ritocca al rialzo il credito di imposta formazione 4.0 , pensato come supporto della formazione di competenze utili all’innovazione industriale.

Il decreto attuativo è stato firmato dal Ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e renderà operativo il nuovo regime fiscale.

Formazione 4.0, aumentano le aliquote: cosa cambia con il Decreto Aiuti

Bonus Formazione 4.0: cosa cambia con il dl Aiuti

Il bonus formazione 4.0 è stato introdotto nel 2018, nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0 ed esteso con il Piano Nazionale Transizione 4.0.

Il Dl Aiuti lascia uguali i massimali di spesa ma incrementa le aliquote del credito d’imposta:

  • dal 50% al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro per le piccole imprese;
  • dal 40% al 50 % delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese.

Per le grandi imprese il credito rimane invece al 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Per i progetti di formazione avviati prima del 18 maggio 2022 da parte delle piccole e medie imprese, il credito d’imposta diminuisce, rispettivamente, al 40 e al 35%.

Potenziamento Bonus Formazione 4.0: i requisiti

Di seguito, le condizioni per usufruire del bonus formazione 4.0 potenziato:

  • i servizi di formazione devono essere erogati da soggetti esterni all’impresa e certificati dal MISE (art.3, comma 6 DM 4 maggio 2018 e integrazione art.1, comma 213 L 160/2019), tra cui i centri di competenza ad alta specializzazione e gli European Digital Innovation Hub
  • le spese sostenute devono essere in relazione a progetti di formazione avviati dopo il 18 maggio 2022
  • il livello di competenza dei partecipanti verrà accertato in ingresso attraverso un questionario somministrato attraverso piattaforma online, e sulla base dei risultati e del fabbisogno di impresa sarà implementato il percorso formativo;
  • i corsi devono durare almeno 24 ore;
  • la modalità e-learning è consentita a patto di specifiche modalità per il controllo della partecipazione proficua e del raggiungimento dei risultati;
  • ciascun partecipante al corso dovrà superare un esame finale con il rilascio di una certificazione sulle competenze acquisite o consolidate.

Gli obiettivi

In una nota ufficiale del Mise, il Ministro Giorgetti ha spiegato gli obiettivi della misura: “Sostenere gli investimenti delle imprese in formazione e crescita delle competenze digitali dei lavoratori è uno dei pilastri, insieme a innovazione e ricerca, della strategia messa in campo dal Governo per modernizzare l’industria manifatturiera”.

“L’obiettivo – ha aggiunto – è creare le condizioni per promuovere un modello di fare impresa in cui il fattore umano sia tutelato e valorizzato, anche attraverso un efficace sistema di certificazione delle attività formative. È infatti importante per il futuro del Paese fornire una risposta adeguata alla domanda di maggiori competenze professionali che dovranno accompagnare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi”.

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