DOMANDA
Buongiorno, volevo chiederle informazioni inerenti la fatturazione elettronica per fatture emesse nei confronti dello Stato Città del Vaticano in quanto questi non possiedono partita iva e nemmeno codice fiscale. Sino ad ora emettevamo fattura cartacea ma ora come dobbiamo fare per emettere fattura elettronica?
RISPOSTA
Le operazioni con lo Stato della Città del Vaticano sono considerate cessioni all’esportazione, per effetto della assimilazione contenuta nell’articolo 71 del DPR 633/1972, primo comma, che così stabilisce: “Le disposizioni degli articoli 8 e 9 si applicano alle cessioni eseguite mediante trasporto o consegna dei beni nel territorio dello Stato della Città del Vaticano…”. La abolizione dell’esterometro, con effetto dal 1 luglio 2022, è stata accompagnata dalla introduzione dell’obbligo di emissione della fattura elettronica per le operazioni effettuate con soggetti non stabiliti in Italia, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale, con le seguenti modalità:
- codice destinatario XXXXXXX, non inserendo il codice fiscale;
- cap 000000;
- campo Codice Paese, la sigla del Paese di residenza del cessionario/committente (codici ufficiali a due lettere dello standard ISO 3166-1 alpha-2);
- campo id partita IVA, l’identificativo IVA del cliente o, in caso di soggetto privato, convenzionalmente valori numerici.
Ricordo l’obbligo di emissione della fattura elettronica per le operazioni transfrontaliere si applica a partire dal primo luglio 2022 per i soggetti che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000, e a partire dal primo gennaio 2024 per i restanti soggetti.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome