la ricerca

Instagram: come viene usato dagli utenti, quali benefici per le aziende

Instagram con i suoi 1,21 miliardi di utenti attivi ogni mese, è uno dei social più usati al mondo. Ma le aziende che vantaggi possono trarne? Uno studio ci aiuta a comprenderne le potenzialità e a sfruttare i numeri della piattaforma per le strategie di marketing

Pubblicato il 22 Set 2022

Chiara Stenardi

Community Manager di PhotoAiD

1039543

Instagram per le aziende non è solamente una strategia nice-to-have, ma è uno strumento essenziale e indispensabile. Un recente studio ci mostra come si comportano gli utenti, quali sono le loro preferenze e la loro relazione con i brand sul social network.

How to Build Your Instagram Brand Identity

How to Build Your Instagram Brand Identity

Guarda questo video su YouTube

Chi sono gli utenti Instagram

È da quella prima foto di un cane postata nel luglio 2010 da Kevin Systrom, il co-fondatore dell’app, che è iniziata l’era di Instagram. Il social network conta oggi ben 1,21 miliardi di utenti, con 25,61 milioni di iscritti solo in Italia, diventando quindi un asset importante e strategico per fidelizzare e raggiungere nuovi clienti, permettendo di raccontare la propria storia in modo accattivante, e creando una solida brand identity.

Non tutte le generazioni amano e utilizzano questo social media nello stesso modo. Rimane infatti la Generazione Z la protagonista. Gli under 35 rappresentano quindi la maggior parte degli utenti attivi su Instagram, e più in dettaglio, secondo i dati forniti dal report We Are Social 2021: gli utenti tra i 13-17 anni rappresentano il 7,3%, 18-24 anni (29,8%), 25-34 anni (33%), 35-44 anni (16%), 45-54 anni (8,1%), 55-64 anni (3,8%), ed infine 65+ anni (2,1%).

Gli utenti di Instagram, in aggiunta, amano interagire e relazionarsi con i brand. È infatti il social media con il tasso più alto di engagement, dove l’utente non ricopre una posizione passiva, ma ha un ruolo attivo.

Le opportunità per le aziende

Le aziende non devono perciò sottovalutare le opportunità offerte dal social. Attraverso Instagram possono infatti raggiungere potenziali clienti e rafforzare i legami con i clienti attuali, i quali affermano di sentirsi molto più legati alle aziende che seguono. Secondo un recente studio di Instagram, ben il 90% degli utenti segue un’azienda. In particolare, secondo i dati raccolti dalla ricerca, la maggior parte degli utenti segue dalle 6 alle 10 aziende. Dati che confermano la potenzialità di questa piattaforma.

Dentro i social network: così l’esperienza diventa merce

Gli utenti però non soltanto seguono le imprese, ma amano essere coinvolti. Il 27% degli utenti visita profili aziendali su Instagram ogni settimana, seguito dal 26% di coloro che lo fa quotidianamente.

Ecco che rimanere attivi su questo social permette una comunicazione e un dialogo continuo con il proprio pubblico.

Le preferenze degli utenti

Se alcune aziende si chiedono ancora perché investire in una strategia di marketing di Instagram, è importante sottolineare come il 71% degli utenti afferma di essere molto connesso alle aziende seguite sulla piattaforma. Nell’interagire con i brand, gli utenti però esprimono le loro preferenze in termini di contenuti.

Nella top 3 dei contenuti preferiti dagli intervistati troviamo i contenuti creativi (66%), quelli informativi (62%), ed infine quelli divertenti (58%). Ma con quale formato? Instagram, infatti, permette di condividere contenuti secondo diversi formati e tipologie. I format più apprezzati rimangono le stories (58%), seguito dai post (51%), ed infine i video (47%).

I post però non sono tutti uguali. La lunghezza di un post ha una rilevata importanza. La maggior parte degli utenti infatti preferisce contenuti brevi, ovvero con meno di 1000 caratteri.

Inoltre, Instagram, in questi ultimi anni, sta sperimentando anche forme di contenuti nuovi. Recentemente, ad esempio, si sta testando la possibilità di accedere a contenuti social esclusivi a pagamento.

Come Instagram può aiutare le aziende

Avere una forte presenza su Instagram è necessario per rimanere competitivi. Essere presenti sulla piattaforma e saperlo fare nel modo giusto può incrementare enormemente la crescita di un business. Brand awareness e brand reputation giocano qui un ruolo fondamentale. Iniziare dalla creazione di un account business, monitorare gli Insights, conoscere meglio la propria audience e sapersi relazionare con essa sono delle tappe fondamentali per una strategia di successo.

Comunicare in modo efficace sul social può influenzare il processo decisionale dell’utente. Secondo un recente studio condotto da Meta, il 42% delle persone intervistate ha affermato che i contenuti di un brand lo aiutano a scoprire prodotti o servizi, mentre il 44% ha dichiarato che la piattaforma è stato d’aiuto per trovare nuove informazioni su un prodotto o un servizio. Oltre ad essere utile, Instagram ha anche indirizzato gli utenti a compiere delle azioni. Più specificatamente, l’87% delle persone intervistate ha dichiarato di aver compiuto un’azione dopo aver visto informazioni su un prodotto su Instagram, come seguire un brand, visitare il suo sito web o effettuare un acquisto online.

Molti utenti, infatti, vengono proprio invogliati ad acquistare online dopo aver visto un post o una story su Instagram.

Conclusioni

Nel mondo altamente competitivo odierno, le aziende devono saper sfruttare i vari strumenti a disposizione. Instagram rappresenta uno di questi. Avere una forte presenza sul social permette alle aziende di raggiungere un pubblico sempre più vasto e di interagire e rafforzare il legame con il pubblico attuale. Elementi che risultano fondamentali nella creazione e rafforzamento della brand identity, awareness, e reputation. Oggi le persone infatti vogliono avere un’interazione diretta con i brand e accorciare quelle distanze che si contrappone tra loro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3