la sentenza sulle foto

Il fake di Enrica Bonaccorti nuda: perché è una condanna importante per tutti

Foto osé liberamente circolanti su web possono, senza eccezioni, essere condivise. Diverso discorso per le immagini false, che determinano il diritto al risarcimento dei danni patiti dal soggetto cui vengono attribuite le immagini. Il caso della sentenza che condanna l’influencer Elena Morali a risarcire Enrica Bonaccorti

Pubblicato il 16 Set 2022

Massimo Borgobello

Avvocato a Udine, co-founder dello Studio Legale Associato BCBLaw, PHD e DPO Certificato 11697:2017

morali-bonaccorti

Elena Morali dovrà versare 6.000 euro di risarcimento del danno ad Enrica Bonaccorti per la diffusione di una foto, rivelatasi falsa, che ritraeva la ex conduttrice senza veli: la decisione del Tribunale di Roma è interessante per alcuni spunti di riflessione che offre.

Elena Morali, la lite con Simona Izzo ed Enrica Bonaccorti

Elena Morali, la lite con Simona Izzo ed Enrica Bonaccorti

Guarda questo video su YouTube

Il “fattaccio”, il fake di Bonaccorti nuda

Da cronaca trash a cronaca giudiziaria è un attimo: nel giugno 2020, Enrica Bonaccorti ed Elena Morali discutono animatamente nel talk show “Non è la D’Urso” su Canale 5.

Tema dello scontro verbale: le rispettive carriere televisive, con inevitabile scontro generazionale.

Il Giudice che ha emesso la sentenza, secondo la testata Open online, per contestualizzare la vicenda, avrebbe parlato di una “zuffa verbale ostentata pubblicamente all’interno di un contenitore televisivo di modesto profilo”.

Il fatto, quindi si può riassumere in questo modo: insulti reciproci in diretta televisiva, con successiva “ripicca” social, in cui Elena Morali ha postato una story di Instagram con le foto della Bonaccorti in topless, prese da un film anni ‘80.

Fin qui non ci sarebbe nulla da discutere: immagini già pubbliche di un personaggio famoso dello spettacolo.

La questione nasce dall’ulteriore foto che ritraeva la Bonaccorti nuda ma che era un fake. L’ex conduttrice, quindi, ha fatto causa alla Morali in sede civile, avanti al Tribunale di Roma.

Il risultato: la Morali condannata a pagare un risarcimento di 6.000 euro alla Bonaccorti.

Deepfake, come affrontare attacchi sempre nuovi: evoluzioni e sfide future

Le ragioni della sentenza e della quantificazione del danno

Nella motivazione della sentenza, sempre secondo Open, si legge che “la convenuta (cioè la Morali, n.d.a.) è responsabile di aver attribuito alla persona dell’attrice una immagina potenzialmente disturbante, volgare e che in realtà raffigura un’altra persona”.

In altri termini, una volta accertato il fatto che a postare la foto sia stata proprio Elena Morali, la questione si è spostata sulla qualificazione e sulla quantificazione del danno patito dall’ex conduttrice.

Quest’ultima lamentava, a quanto si comprende dalle notizie a stampa, un danno all’immagine personale e professionale, determinato dall’illecita diffusione di un’immagine di nudo fake e volgare.

Il Tribunale non ha riconosciuto il danno all’immagine professionale, evidentemente valutando sia che la carriera dell’ex conduttrice non sia stata intaccata dalla foto fake. Probabilmente – quanto correttamente – il Giudice ha ritenuto che la pubblicazione della foto fake fosse inidonea a far perdere ad Enrica Bonaccorti la chance di essere chiamata come ospite a trasmissioni simili a “Non è la D’Urso”.

Discorso diverso è il danno all’immagine personale e alla lesione del proprio diritto al decoro e a non vedersi ritratti in pose pornografiche sui social.

Questo è il fondamento giuridico della condanna a 6.000 euro di risarcimento del danno.

Conclusioni

L’utilizzo improprio dei social network è più frequente di quanto non dovrebbe essere e tocca anche personaggi famosi.

Ma vediamo quali riflessioni emergono dai fatti evidenziati.

In primo luogo, il fatto che foto osé liberamente circolanti su web, in quanto contenute in riviste o in filmati e ritraenti personaggi famosi, possono, senza eccezioni, essere condivise.

Diverso discorso per le immagini false, che determinano il diritto al risarcimento dei danni patiti dal soggetto cui vengono attribuite le immagini.

Dipenderà poi dal caso concreto il tipo di lesione che la diffusione illecita provoca e la tipologia e la quantificazione dei danni risarcibili.

Da ricordare che le vittime di fake nude o di deep nude non ricevono tutela penale specifica: si possono ipotizzare i reati di diffamazione o violenza privata o, in casi specifici, di estorsione, ma non c’è una tutela specifica come quella prevista dall’articolo 612 ter del Codice penale per il revenge porn.

Il Garante per il Trattamento dei dati personali, però, ha previsto una procedura per la rimozione “rapida” dei contenuti sessualmente espliciti, siano essi veri o fake, per limitare la diffusione di immagini o video sessualmente espliciti diffusi contro il consenso della vittima.

Questo mezzo di tutela, rapida ed efficace, va sempre tenuto presente ed è di facile accesso tramite il sito del Garante.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati