il digitale nei comuni

Responsabile transizione digitale, l’unione fa la forza: l’esempio del Cremasco

La funzione RTD può essere esercitata anche in forma aggregata e sovracomunale; questa modalità oltre ad essere una possibilità, per i comuni che sono molto piccoli e non hanno la forza di agire singolarmente, diventa quasi una necessità. Così hanno fatto 50 comuni del cremasco, sotto la guida di Consorzio.IT

Pubblicato il 25 Ott 2022

Elisabetta Casazza

Elisabetta Casazza

Sophie Gasser

Project Manager Digital Transformation - Consorzio.IT

Cristian Lusardi

Project Manager - Digital Transformation

Andrea Tironi

Project Manager - Digital Transformation

digital_transition

Il Responsabile della Transizione Digitale o RTD è la figura individuata dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per facilitare il processo di innovazione digitale della Pubblica Amministrazione. Una figura chiave dal punto di vista strategico-organizzativo, che ha il ruolo di garantire il coordinamento e la gestione delle azioni per l’innovazione e la trasformazione digitale.

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Cosa fa un responsabile della transizione digitale

L’articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale obbliga tutte le amministrazioni a individuare un ufficio per la transizione alla modalità digitale – il cui responsabile è il RTD – a cui competono le attività e i processi organizzativi ad essa collegati e necessari alla realizzazione di un’amministrazione digitale e all’erogazione di servizi semplici fruibili, utili e di qualità. La legislazione vigente permette di esercitare questa funzione anche in forma associata.

“1. Le pubbliche amministrazioni garantiscono l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo in coerenza con le regole tecniche di cui all’articolo 71. A tal fine, ciascuna pubblica amministrazione affida a un unico ufficio dirigenziale generale, fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità.”

Come si stanno muovendo i Comuni

A questa richiesta i comuni hanno reagito in diversi modi:

  • alcuni l’hanno ignorata
  • alcuni hanno cercato di corrispondere al mero adempimento nominando non un ufficio, ma un singolo RTD nella figura del Segretario o Sindaco, senza dare continuità al percorso di trasformazione digitale
  • alcuni hanno nominato un “eroe-RTD”, ovvero non il mero adempimento, ma una figura che cercasse poi di procedere con la transizione digitale seguendo il Piano Triennale, da solo
  • alcuni hanno cercato di seguire quanto richiesto dal Piano Triennale senza nominare l’RTD
  • altri (coloro che seguono la norma), hanno nominato l’ufficio RTD, l’RTD e hanno seguito quanto dice il Piano Triennale
  • infine (questo è il nostro caso) alcuni si sono resi conto di non farcela da soli e hanno costituito, attraverso una convenzione in forma associata, un Ufficio RTD sovracomunale, hanno nominato un RTD unico ed hanno iniziato insieme a lavorare per la trasformazione digitale sia dell’ente che del territorio

I comuni medio piccoli, ricadono tipicamente nelle prime casistiche. Se considerano le proprie potenzialità, limitandosi alle forze interne, non hanno modo di seguire altre strategie, per mancanza di competenze per realizzare il Piano Triennale, per mancanza delle figure che caratterizzano le necessità dell’ufficio e per mancanza in generale di risorse e tempo, oltre che a volte di comprensione del tema.

Spesso, inoltre, gli enti dimenticano che la norma fa riferimento a un ufficio RTD con a capo un RTD e non di un “eroe-RTD” o di un “adempimento-RTD” che li aiuti a poter affermare: “nomina RTD, eseguita” senza alcun tipo di strategia o attuazione del Piano Triennale.

La soluzione del Consorzio.IT

Consorzio.IT, società in-house dei comuni del territorio del cremasco, provincia di Cremona (Lombardia), seguendo dal 2004 gli enti soci (50 comuni) ha compreso questa difficoltà e ha cercato di trovare una soluzione.

Il Cremasco, sotto la guida di Consorzio.IT, ha costituito quindi ex novo un ufficio in forma associata delle funzioni relative alla transizione al digitale, distaccando all’interno dell’ufficio alcuni dipendenti individuati tra gli enti aderenti alla convenzione.

Tutto ciò si è reso possibile perché la funzione RTD può essere esercitata anche in forma aggregata e sovracomunale; questa modalità oltre ad essere una possibilità, per i comuni che sono molto piccoli e non hanno la forza di agire singolarmente, diventa quasi una necessità.

L’ufficio è stato costituito nel 2021 e nel 2022 ha portato a regime le sue attività.

I componenti e le competenze

L’ufficio associato permette di fare fronte alle esigenze di un ufficio RTD, ovvero avere le competenze e le risorse necessarie alla trasformazione digitale.

Quando si parla di competenze necessarie all’ufficio, sono da considerare le competenze amministrative, legali, manageriali e tecnologiche.

Si tratta di skill difficilmente riconducibili ad una singola persona (per questo motivo si fa riferimento a un “Ufficio” RTD) ed anche se distribuite su più persone, sono difficili da individuare nei comuni medio piccoli (soprattutto per quanto riguarda le competenze manageriali e tecnologiche).

Come Responsabile dell’ufficio, ovvero RTD sovracomunale, è stato nominato Fabio Calderara, Responsabile dell’Ufficio Finanziario presso il comune di Spino d’Adda, socio di Consorzio.IT.

Come membri dell’Ufficio RTD sono stati nominati:

  • il Segretario Comunale (di più comuni aderenti) Massimiliano Alesio
  • Stefania Cervieri, Comune di Crema,
  • Pinuccia Bianchessi, Comune di Cremosano,
  • Nadia Fontana, Comune di Vailate

Per comporre l’ufficio sovracomunale che comprendesse quindi tutte le risorse e le competenze necessarie, sono state individuate, oltre alle risorse dei comuni aderenti sopra citati, alcune figure trasversali.

Come figure con competenza manageriale e tecnologica, sono stati individuati alcuni dipendenti della società partecipata, Consorzio IT: Cristian Lusardi (Manager di Consorzio.IT), Elisabetta Casazza, Sophie Gasser e Andrea Tironi.

Fanno parte di questo ufficio anche avvocati specializzati dello studio legale associato, selezionati per le competenze specifiche in ambito di trasformazione digitale.

I comuni aderenti

L’ufficio sovracomunale opera per tutti i comuni che hanno aderito all’iniziativa; ad oggi i comuni sono 35, per la maggior parte “cremaschi”, uno della zona Lodigiana e uno bergamasco.

I comuni aderenti sono in numero inferiore rispetto al numero dei comuni soci di Consorzio.IT, perché la società ha ovviamente lasciato, ad ogni amministrazione, la facoltà di adesione in base alla propria sensibilità al tema.

Di seguito i comuni che ad oggi hanno aderito:

  1. Agnadello
  2. Annicco
  3. Bagnolo cremasco
  4. Camisano
  5. Campagnola cremasca
  6. Capralba
  7. Casaletto ceredano
  8. Casaletto vaprio
  9. Castel gabbiano
  10. Castelleone
  11. Credera rubbiano
  12. Crema
  13. Cremosano
  14. Cumignano sul naviglio
  15. Formigara
  16. Gombito
  17. Madignano
  18. Merlino
  19. Monte cremasco
  20. Montodine
  21. Moscazzano
  22. Offanengo
  23. Pandino
  24. Pianengo
  25. Pieranica
  26. Pizzighettone
  27. Quintano
  28. Ricengo
  29. Ripalta arpina
  30. Ripalta cremasca
  31. Rivolta d’adda
  32. Spino d’adda
  33. Romano di lombardia
  34. Vaiano cremasco
  35. Vailate

Com’è nato l’ufficio sovracomunale

Nel 2018 inizia lo scouting per 3 dipendenti di Consorzio.IT che seguono un percorso di formazione partecipando a un Master RTD. Il tema viene affrontato anche sotto il punto di vista legale con un approfondimento della norma e dei risvolti connessi.

La formazione viene perfezionata su persone specifiche con percorsi di miglioramento delle figure di Project Management aziendali.

Nel 2019 i Sindaci dei comuni soci di Consorzio.IT, indicano tra gli obiettivi della Mission aziendale della società partecipata, il ruolo di ufficio del responsabile per la trasformazione digitale, valutando quindi positivamente l’opportunità per il territorio.

Dopo i dovuti approfondimenti, nel 2020 Consorzio.IT propone agli enti una bozza di convenzione per l’esercizio in forma associata delle funzioni di responsabile per la transizione alla modalità digitale; la bozza viene approvata dai vari consigli comunali permettendo quindi di giungere alla sottoscrizione della convenzione dell’Ufficio RTD in forma associata, avvenuta il 13 Aprile 2021.

Come lavora l’ufficio RTD

L’Ufficio organizza incontri mensili con gli enti aderenti per:

  • valutare la calendarizzazione delle attività associate all’ufficio
  • aggiornare il calendario in base a nuove uscite del Piano Triennale
  • valutare nuovi interventi a livello di norme, linee guida o altro
  • analizzare lo stato del progetto
  • valutare istanze
  • valutare opportunità (avvisi e bandi)

L’ufficio RTD organizza inoltre incontri settimanali operativi tra i membri sopra indicati al fine di occuparsi delle azioni in capo al RTD.

La società partecipata Consorzio.IT, oltre a rendere i propri servizi di coordinamento in favore della gestione associata, ha messo a disposizione i necessari spazi fisici e virtuali, gli strumenti di collaboration per le attività da effettuare e la parte operativa. È infatti Consorzio.IT che predispone insieme allo studio di avvocati selezionati, la maggior parte della documentazione e delle valutazioni necessarie agli enti, favorendone quindi il processo di esecuzione per le parti di loro stretta competenza.

Conclusioni

Sulla base della partecipazione agli incontri, degli interventi e della collaborazione che si è instaurata con gli enti su questo tema, possiamo considerare l’esperienza del cremasco in continua crescita e l’interesse da parte di altri enti ad aderire alla forma associata ne è la conferma.

Attraverso questo tipo di gestione è aumentata la consapevolezza, la programmazione e il monitoraggio delle azioni che il piano triennale prevede, ma soprattutto ha permesso di intervenire anche su altre competenze non presidiate che man mano vengono sanate nel tempo.

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