spionaggio dalla Cina

TikTok minaccia per la sicurezza nazionale: Italia e Stati Uniti sull’allerta

Anche l’Italia apre gli occhi su TikTok, la famosa app di proprietà della società cinese ByteDance. Il caso è studiato dal Copasir, dopo l’alert che arriva dagli Stati Uniti per recenti casi di spionaggio

Pubblicato il 10 Gen 2023

TikTok

Il Belpaese spiato dalla Cina? Dopo la dura presa di posizione degli Stati Uniti, anche l’Italia apre gli occhi su TikTok, la famosa app di proprietà della società cinese ByteDance che nel settembre 2021 ha raggiunto 1 miliardo di utenti attivi mensili. Secondo indiscrezioni riportate da “la Repubblica”, il Copasir, il Comitato parlamentare sulla sicurezza, avrebbe deciso di avviare un’indagine conoscitiva per esaminare i pericoli, la capacità di infiltrazione del social e tentare di tenere sotto controllo le possibili minacce.

Non è la prima volta che il nostro Paese decide di tenere sotto osservazione TikTok. Già nel 2020, infatti, durante il governo Conte II, era stato aperto un procedimento per verificare l’uso che il Governo della Cina fa dei dati sensibili degli utenti italiani iscritti sul social cinese. Ad occuparsene furono l’Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise) e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis).

Worldwide Threats to the Homeland

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TikTok, l’accesso ai dati dei giornalisti

Perché se ne parla ora? Per quello che il New York Times descrive come la “pistola fumante” di uno spionaggio, forse ordito da Pechino, a lungo negato dall’azienda. ByteDance ha ammesso di avere spiato la location dei giornalisti.

Anche il Financial Times ha denunciato l’ammissione della  ByteDance “di aver ottenuto in modo inappropriato i dati degli utenti, tra cui un giornalista del Financial Times, al fine di analizzare la loro posizione nell’ambito di un’indagine interna sulle fughe di notizie”. A conferma della facilità con cui il social cinese può entrare in possesso e utilizzare dati dei propri utenti.

Da canto suo, TikTok ha sempre dichiarato di archiviare in terra statunitense i dati dei propri utenti USA (attraverso la memorizzazione per impostazione predefinita nell’infrastruttura cloud di Oracle) e di non rispettare le regole di moderazione dei contenuti previste dal Governo cinese (come ad esempio quelle sulla censura). Tuttavia, negli ultimi mesi la società è stata oggetto di un controllo sempre pregnante e a luglio scorso ha riconosciuto che i propri dipendenti non statunitensi avevano effettivamente la possibilità di accedere ai dati degli utenti americani.

A giugno, Buzzfeed News ha riferito che i dipendenti di ByteDance con sede in Cina avrebbero ripetutamente avuto accesso a dati non pubblici (come numeri di telefono e compleanni) degli utenti statunitensi, mentre Forbes ha detto che ByteDance prevedeva di utilizzare TikTok “per monitorare la posizione personale di alcuni specifici cittadini americani”, cosa che la società ha negato.

FBI: TikTok può essere un rischio per la sicurezza nazionale

A novembre scorso è stato l’FBI a lanciare l’allarme sull’uso di TikTok, avvertendo che il Governo cinese potrebbe utilizzare l’app per influenzare gli utenti americani e/o controllare i loro dispositivi. “La possibilità che il Governo cinese possa impiegarla per controllare la raccolta di dati su milioni di utenti o controllare l’algoritmo di raccomandazione, che potrebbe essere utilizzato per influenzare le operazioni se lo desiderasse, o per controllare il software su milioni di dispositivi, il che gli dà un’opportunità per compromettere tecnicamente i dispositivi personali”, ha dichiarato il Direttore dell’FBI, Christopher Wray, davanti al Comitato per la sicurezza interna della Camera, parlando delle minacce mondiali per gli USA.

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L’attuale legge cinese sulla Sicurezza Nazionale (NSL) obbliga le aziende straniere e nazionali che operano in Cina a condividere i propri dati con il Governo. Per questo, sussistono serie preoccupazioni sul fatto che il Partito Comunista Cinese (PCC) utilizzi tale strumento legale per raccogliere proprietà intellettuale sensibile, segreti commerciali e dati personali. Per Wray, “la più grande minaccia a lungo termine per le idee, l’innovazione e la sicurezza economica della nostra Nazione [gli USA] è l’intelligence straniera e la minaccia dello spionaggio economico proveniente dalla Cina”. Nell’udienza, Wray ha anche affermato che la legge cinese richiede alle aziende di “fare tutto ciò che il Governo vuole che facciano in termini di condivisione di informazioni o di servire come strumento del Governo cinese”.

Un rapporto pubblicato nel 2020 da Foreign Policy ha rilevato che Alibaba e Baidu hanno assistito l’MSS – la massima autorità di intelligence digitale ed altre entità dei servizi di sicurezza – nelle richieste di analisi di grandi quantità di dati raccolti nelle operazioni statali di intelligence. Negli ultimi anni l’FBI ha spostato la sua attenzione sulla Cina. A luglio, Wray ha detto che la Pechino è “la più grande minaccia a lungo termine per la nostra sicurezza economica e nazionale” ed ha accusato la Cina di aver interferito nelle recenti elezioni.

I divieti legali all’uso di TikTok 

Recentemente, la Camera dei Rappresentanti, vale a dire la Camera bassa del Congresso degli Stati Uniti, ha ordinato l’immediata rimozione dell’app TikTok da tutti i suoi dispositivi. La decisione è giunta dopo che il Congresso ha incluso nel pacchetto omnibus di oltre 4.000 pagine approvato il disegno di legge denominato NO TIKTOK ON GOVERNMENT DEVICES ACT volto a vietare l’uso della famosa app cinese dai dispositivi governativi (ramo esecutivo). Il provvedimento contempla “eccezioni [solo] per le attività delle forze dell’ordine, gli interessi e le attività di sicurezza nazionale e i ricercatori sulla sicurezza”, pur osservando che per qualsiasi uso che rientri in tali eccezioni, le agenzie governative devono “sviluppare e documentare azioni di mitigazione del rischio per tale uso”. E’ stato il Capo dell’ufficio amministrativo della Camera, Catherine L. Szpindor, ad aver informato i membri del suo staff ed i legislatori che TikTok era stato bandito “da tutti i dispositivi gestiti dalla Camera”, precisando che la decisione sarebbe entrata in vigore immediatamente.

Come si legge nel documento, anche l’Office of Cybersecurity “ha ritenuto l’app mobile TikTok un rischio elevato per gli utenti a causa di una serie di rischi per la sicurezza”.

Recentemente Taiwan ha bandito TikTok dal settore pubblico, elencandolo come “prodotto dannoso per la sicurezza informatica nazionale”. Sappiamo che Taiwan è da tempo sotto minaccia di invasione cinese.

E non da ultimo,  anche gli Stati del New Jersey e dell’Ohio hanno dichiarato che si uniranno ad altri per vietare l’uso di TikTok sui dispositivi di proprietà e gestiti dal Governo.

Nel frattempo il Governo americano ha lunghe trattative in corso con TikTok per trovare una soluzione che possa rassicurare istituzioni e cittadini sulla sicurezza del social.

Europa e Italia

Anche l’Unione Europea si starebbe muovendo. Secondo la Reuters, infatti, l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, e il capo antitrust dell’UE, Margrethe Vestager, hanno discusso nei giorni scorsi della raccolta di dati “aggressiva” e della sorveglianza negli Stati Uniti.

L’Italia sembra intenzionata a muoversi nella stessa direzione. E’ possibile che per ora si limiterà a raccomandazioni e avvisi, ad esempio di non usare TikTok su cellulari di funzionari governativi e che aspetti di muoversi in modo coordinato con l’Europa.

Certo è che l’attenzione su TikTok da parte dei Governi sembra destinata a crescere nei prossimi mesi.

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