raggiri online

Catfishing: cos’è e come difendersi dalle truffe

Le persone che intrattengono rapporti e chat online da profili falsi creati ad hoc per raggirare le loro vittime sono chiamate in gergo catfish. Ma in cosa consiste questa truffa e come difendersi? Ecco cosa c’è da sapere

Pubblicato il 19 Gen 2023

Michele Vitiello

dottore in Ingegneria delle Telecomunicazioni, socio fondatore di ONIF, Perito del Giudice, CTU, Consulente della Procura della Repubblica

Immagine che contiene testo, computer, elettronico Descrizione generata automaticamente

Cos’è il catfishing e come si inserisce nelle fitte trame di inganni e raggiri di cui è costituita la rete globale dei rapporti umani digitali? Il catfish è, letteralmente, il pesce-gatto, ma nel vocabolario del web identifica ormai una persona che non è nella realtà chi dice di essere online, tessendo un inganno attraverso il quale sfrutta le debolezze e i sentimenti delle vittime, manipolandole in modo subdolo.

Tale raggiro provoca nelle persone danni psicologici, fisici e non per ultimi anche economici, spesso di grande entità. Il termine “Catfish” spesso viene collegato al programma tv ideato da Nev Shulmann, il quale ha raccontato storie di vittime di tale fenomeno negli Stati Uniti, partendo dalla sua stessa esperienza di vittima.

Statistiche “truffe romantiche” anno 2021

Secondo le statistiche condotte nel 2021, gli utenti italiani che utilizzano i social network si aggirano attorno ai 41 milioni, all’incirca 86% della popolazione italiana complessiva, rilevando una crescita pari al 5.7% rispetto gli anni precedenti. I recenti dati della Polizia Postale mostrano come nel 2021 le “romance scam”, ovvero le truffe romantiche, in Italia siano cresciute del 118% rispetto all’anno precedente. Appare opportuno indicare come negli ultimi anni Facebook abbia chiuso all’incirca 3 miliardi di profili falsi, il 43% dei quali era legato a questa tipologia di reati.

Tale dato è anche supportato dalle statistiche che arrivano dai vari stati esteri quali Canada, Gran Bretagna, Cina e Stati Uniti, in cui i report condotti dall’agenzia FBI rilevano che le perdite economiche correlate a tale reato siano vicine al miliardo di dollari.

Profili tipo delle vittime di catfishing

Le persone più colpite da questa tipologia di truffa sono principalmente donne di mezza età, intorno ai 50 anni. Si tratta generalmente di persone con precedenti legami terminati che oramai vivono da sole, spesso con figli, le quali passano molto tempo chattando. Nonostante il sesso maschile sia una vittima più marginale di questa tipologia di truffe, non risulta totalmente esente, infatti molti uomini, spesso anche molto giovani, cadono preda dell’inganno di profili fittizi popolati da immagini e filmati di donne bellissime, spesso straniere, le quali “promettono” prestazioni di varia natura, ingolosendo quindi moltissime persone del tutto ignare della reale identità dell’utilizzatore del profilo social.

Tutti i reati delle frodi informatiche, tra phishing, vishing e smishing

In seguito all’aumentare delle querele/denunce presentate alla Polizia Postale contro gli account fittizi e le attività fraudolente commesse, si è cominciato a legiferare a riguardo, nello specifico:

  • L’articolo 494 c.p. punisce il reato di sostituzione di persona, in cui il furto d’identità è considerato illegale e punibile anche con la reclusione (“Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno.”);
  • La tutela alla privacy (legge 196/2003) la cui violazione è sanzionata con la reclusione da sei a diciotto mesi;
  • La corte di Cassazione con la sentenza 9391/2014 del 26 febbraio 2014 afferma che non si tratta di un reato sanzionabile penalmente, ma deve essere condannato perché contrario alle regole imposte dai vari social network.

Tutele e contromisure al fenomeno del catfish

Esistono differenti strategie utili ad identificare account falsi:

  • Prestare attenzione al profilo, osservando sia le foto pubblicate che la descrizione in “Bio” al fine di riscontrare elementi contrastanti. Molto spesso, infatti, gli account fake sono compilati parzialmente e senza troppa attenzione ai dettagli;
  • Tenere traccia della frequenza di pubblicazione dei contenuti, in caso di profili ingannevoli tale operazione non viene effettuata a cadenza regolare o giornaliera. Molto utile controllare anche i commenti e le menzioni rilasciate, sia dal punto di vista della grammatica che del tenore;
  • Controllare il numero e la tipologia di follower del profilo attenzionato, molto spesso quelli fasulli hanno un numero sproporzionato di seguaci, molto spesso di nazionalità differenti;
  • Prendere nota dei racconti, fatti e ricordi dichiarati dal profilo sospetto e porre le giuste domande al fine di rilevare incongruenze con quanto dichiarato;
  • Provare a chiedere di effettuare una videochiamata al fine di stabilire se la persona è realmente la stessa delle foto che vengono pubblicate dall’account;
  • Porre attenzione alle scuse che vengono utilizzate, evitare assolutamente lo scambio di foto e filmati sessualmente espliciti, in quanto possono essere utilizzati per ricattare la vittima.

Nel caso di certezza di profilo falso, in primis è utile segnalarlo mediante appositi strumenti messi a disposizione dalle varie piattaforme, prendere nota dell’ID associato e attrezzarsi per certificare a livello legale quanto subito.

Effettuare operazioni “fai da te” non è assolutamente consigliato, in quanto si rischia di compiere un lavoro incompleto che in futuro può essere messo in discussione, si consiglia quindi di affidarsi a professionisti del settore e alle Forze dell’Ordine.

Gli esperti di informatica forense, in caso di profilo falso conclamato e relativa truffa associata, sono essenziali nel consigliare la vittima e nell’effettuare operazioni di acquisizione di tutte le prove necessarie.

Generare copie forensi dello smartphone, del Pc, degli account di interesse e della posta elettronica sono i primi passi per poter costruire una base solida necessaria per certificare i torti subiti, le quali dovranno essere accompagnate dalla relativa relazione tecnica che andrà ad enfatizzare gli elementi di maggior peso rinvenuti al termine della fase di analisi.

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