aziende

Integrare i servizi digitali con Impresa.Italia: un caso pratico

L’integrazione di diverse soluzioni digitali in un unico servizio favorisce la semplificazione in azienda, oltre a garantire un approccio più sostenibile ai propri processi: analizziamo un esempio pratico, quello di una ditta di installazione di impianti termoidraulici, per capire come funziona la trasformazione

Pubblicato il 21 Mar 2023

Paolo Ghezzi

CEO di Infocamere ed Expert dell'Istituto EuropIA.it

fattura elettronica forfettari

L’innovazione e l’evoluzione tecnologica in chiave digitale rappresentano un’opportunità non più rinviabile dalle imprese, di qualunque dimensione e di qualunque settore. Per chi guida un’azienda, abbracciare la trasformazione digitale non è soltanto un investimento che guarda al futuro, ma è una scelta obbligata per restare competitivi già oggi. Senza dimenticare che l’utilizzo appropriato di tecnologie e strumenti digitali può avere un impatto tutt’altro che secondario anche in termini di sostenibilità ambientale, un elemento sempre più determinante nelle scelte di acquisto dei consumatori, dunque, nella possibilità di aumentare la fidelizzazione dei propri clienti.

Le indagini dei principali osservatori sulle performance delle imprese, certificano i vantaggi che derivano dall’aver intrapreso un percorso di trasformazione digitale. La buona notizia, in particolare per le micro e piccole imprese, è che questo percorso è possibile anche per loro e non comporta necessariamente cospicui investimenti. Anzi, è possibile intraprenderlo a partire dall’adozione di strumenti digitali già disponibili, di semplice e immediato utilizzo e persino gratuiti.

Cassetto digitale dell’imprenditore, ecco come accedere a SUAP e Fascicolo d’impresa con Impresa.italia.it

In combinazione tra loro, queste risorse – basate su tecnologie consolidate e con elevato grado di sicurezza – possono formare un “kit digitale di base” con cui il moderno imprenditore può facilmente incrementare la propria efficienza operativa, facilitare lo sviluppo del business e agevolare i rapporti con Pubbliche Amministrazioni, altre imprese e ogni tipo di stakeholder. È questo il caso di impresa.Italia.it – il servizio realizzato da InfoCamere per il Sistema Camerale – che, in combinazione con la Firma Digitale ID InfoCamere, rende rapida e fluida la gestione di numerose attività quotidiane d’impresa. Vediamo un esempio pratico per capire il funzionamento del processo.

Come funziona impresa.Italia.it: un caso pratico aziendale

Progettato per essere usato anzitutto in mobilità, impresa.Italia.it è un archivio virtuale – in forma di web app – che contiene tutti i documenti ufficiali dell’impresa presenti nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, cui il titolare o legale rappresentante può accedere dal proprio smartphone, tablet o pc in totale autonomia e sicurezza con immediati risparmi di tempo, denaro e stress burocratici. Vediamo con un semplice esempio come sfruttare le potenzialità di più strumenti digitali come questi, tra loro integrati.

Una ditta di installazione di impianti termoidraulici vuole dotarsi di un nuovo veicolo commerciale e sceglie di farlo nella modalità del noleggio a lungo termine (NLT). Per procedere alla contrattualizzazione, la società di leasing e gestione di flotte esigerà tutta una serie di documenti, tra cui – usualmente – uno o più bilanci d’esercizio e la visura camerale nonché la dichiarazione del Domicilio Digitale dell’impresa.

Dal proprio smartphone, il titolare potrà accedere in tutta autonomia e sicurezza a impresa.italia.it tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID. Una volta effettuato il riconoscimento, dalla sezione La Mia Impresa, potrà scaricare o ricevere sulla posta elettronica gli atti necessari, con la possibilità – ad esempio – di scegliere anche il tipo di visura: ordinaria completa, dei soci, degli amministratori e persino la versione in lingua inglese.

L’impiego della PEC

Sempre dalla stessa sezione, potrà verificare che compaia l’indirizzo PEC scelto come Domicilio digitale, cioè come recapito elettronico ufficiale dell’impresa. A tal proposito, è opportuno ricordare che il Domicilio digitale deve essere obbligatoriamente indicato al Registro Imprese (o, per i professionisti iscritti in albi o elenchi, ai rispettivi Ordini o Collegi): un obbligo che, se rispettato, semplifica e dà certezza ai rapporti tra l’impresa e i propri referenti (pubblici o privati) ed evita all’impresa – elemento non trascurabile – di incorrere in una sanzione amministrativa per mancato adempimento.

Cassetto digitale dell’imprenditore, a cosa serve e chi lo usa: ecco i dati

L’integrazione con la firma digitale

Tornando al nostro esempio, una volta compiute rapidamente e gratuitamente le operazioni descritte, l’impiantista potrà trasmettere direttamente dallo smartphone (o dal suo device di lavoro preferito) via email o attraverso un qualunque sistema di messaggistica i documenti necessari alla società di NLT. Non solo. Sempre dal proprio device potrà inviare anche il modulo di accettazione dell’offerta, ovviamente dopo averlo debitamente compilato e sottoscritto. Ed è proprio in questa fase che risultano evidenti i benefici derivanti dall’integrazione nativa di impresa.italia.it con la Firma Digitale ID InfoCamere: se è in possesso di ID Token Digital DNA, per esempio, l’imprenditore può dalla App associata autenticarsi e accedere immediatamente a impresa.italia.it, scaricando la documentazione desiderata e apponendo la propria Firma Digitale dove necessario. Senza contare che, per chi vuole essere totalmente libero di accedere a questi servizi senza bisogno di supporti fisici, è anche possibile scegliere di gestire la propria identità digitale in modalità remota, con ID Firma Remota).

Il servizio di e-fattura

A questo punto – se il nostro installatore ha aderito anche al servizio di fatturazione elettronica, offerto sempre gratuitamente dalle Camere di Commercio alle PMI – in impresa.italia.it saranno disponibili anche le fatture che la società di NLT emetterà per tutta la durata dell’accordo. Tecnologie consolidate, sicure, facili da usare e tra loro integrate possono – come in questo esempio di stipula di un banale contratto di noleggio – migliorare decisamente la qualità del lavoro di un piccolo imprenditore e aiutarlo ad intraprendere con fiducia il percorso verso la dimensione digitale.

Benefici che possono moltiplicarsi e assumere contorni ancor più rilevanti se pensiamo alle tante attività quotidiane di impresa o se riferiti a casi più delicati o complessi: il costruttore che deve partecipare a una gara d’appalto, il laboratorio artigianale che richiede un finanziamento bancario, l’agriturismo che vuole accedere a un incentivo pubblico, la piccola impresa manifatturiera che intende ampliare il proprio impianto, e così via.

Conclusione

I documenti che occorrono per avviare queste e altre iniziative sono tantissimi, in molte situazioni è indispensabile poterne disporre rapidamente perché si deve agire con massima tempestività: atto costitutivo, statuto, bilancio, certificazioni tecniche o di qualità, pratiche in corso con il Registro Imprese e con i SUAP (con possibilità di scaricare ricevute e altri documenti), lo stato dei pagamenti del diritto annuale camerale e molto altro ancora. In impresa.Italia.it sono tutti immediatamente disponibili e pronti per essere condivisi con chiunque con la garanzia della provenienza ufficiale e dell’aggiornamento. Un primo passo per costruire quella cultura digitale che serve alle nostre imprese e al Paese per affrontare con più fiducia le sfide dell’innovazione e della competitività.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2