Education e AI

Intelligenza artificiale nell’apprendimento: le sfide per docenti e ragazzi

L’intelligenza artificiale sta diventando parte integrante del processo educativo. Ma dobbiamo cambiare il nostro approccio all’IA, come quello alla scuola e al ruolo dell’insegnante per essere ricettivi ai cambiamenti e sfruttarne le potenzialità. Opportunità e nuovi rischi per studenti e comunità

Pubblicato il 30 Mar 2023

Ivan Ferrero

Psicologo delle nuove tecnologie

Le IA nell'istruzione: pro e contro per gli studenti a scuola e università

L’IA (intelligenza artificiale) si fa strada anche nell’istruzione. Il sistema educativo vede scuole e università in prima linea, avendo introdotto nei loro programmi di studio tecnologie basate sull’IA.

Ma, sui banchi di scuola, se da un lato può aiutare gli insegnanti a facilitare l’apprendimento e offrire nuove opportunità agli studenti, dall’altro lato, potrebbe rivelarsi l’ennesima tecnologia che mette i ragazzi a rischio di cyberbullismo o di violazione della privacy.

Vediamo se il fenomeno è positivo o se presenta nuove criticità da affrontare, non solo per gli studenti ma anche per le comunità che devono diventare ricettive ai cambiamenti per sfruttarne appieno le potenzialità. Soprattutto, ripensare alla scuola e al ruolo del docente.

AI and the Future of Teaching

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L’impatto dell’IA nel processo educativo

Dobbiamo cambiare il nostro approccio all’intelligenza artificiale, di pari passo all’approccio alla scuola e al ruolo dell’insegnante.

Infatti l’IA sta diventando parte integrante del processo educativo. Già in periodo di pandemia, l’intelligenza artificiale ne ha accelerato l’integrazione, permettendo a scuole, università e altri istituti di utilizzare la tecnologia per insegnare agli studenti a distanza.

La capacità di offrire informazioni in modo “delicato” consente di integrare l’approccio interattivo necessario per rendere efficace l’apprendimento.

Infatti le macchine offrono esperienze di apprendimento personalizzate, fornendo feedback agli studenti. L’IA sta rivoluzionando il modo in cui percepiamo l’istruzione oggi.

Ponendo l’accento sulla scalabilità, modernità e una leadership qualificata, l’IA permette di ottenere vantaggi significativi. Serve però un approccio mirato, che preveda una preparazione adeguata di tutti gli attori ed elementi in gioco, per consentirle di raggiungere i suoi obiettivi con la massima efficienza ed efficacia.

Anche le comunità devono essere pronte e ricettive a questi cambiamenti. Nel momento in cui le comunità continuano nei loro tentativi di sviluppo, devono prepararsi ad accettare senza esitazione le richieste di nuovi progetti e iniziative così “disruptive”.

Solo quando le comunità sono pronte a salire a bordo, sviluppando idee di crescita, allora possono apprezzarne le potenzialità, toccando con mano il pieno valore di questo nuovo sviluppo.

Inoltre, i cambiamenti positivi in una comunità possono a loro volta incoraggiare ulteriori investimenti. E creare effetti benefici a lungo termine.

Sfruttare appieno queste opportunità è la strategia vincente per creare la crescita desiderata all’interno della comunità stessa.

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Non solo ChatGPT

Molti credono che l’IA serva solo a generare testo. Ma anche se la generazione di testo ne fa parte, in realtà, la tecnologia non si limita a generare semplicemente parole.

Combinando algoritmi di apprendimento automatico, l’IA può identificare modelli e comportamenti in dati visibili e uditivi, interpretare varie forme di informazioni come immagini mediche, documenti legali, codici informatici e persino comprendere gli stati
emotivi del suo ambiente.

Ha già dimostrato di essere preziosa per compiti come la tecnologia di riconoscimento facciale e l’elaborazione del linguaggio naturale.
Ma questi sono solamente alcuni esempi. Non ci sono quasi limiti alla portata di questa tecnologia o all’uso che ne verrà fatto: stiamo solo iniziando a scoprire i potenziali vantaggi dell’IA.

Nell’ambito delle scuole, si iniziano a vedere le prime, ma importantissime, applicazioni, come già testimoniato da numerosi progetti “pilota”. Ecco quali.

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IA nell’istruzione: la creazione di contenuti intelligenti

La creazione di contenuti smart ha cambiato il modo di archiviare e condividere i dati. Grazie ai moderni algoritmi, infatti, le macchine possono ora generare contenuti digitali da grandi collezioni di dati grezzi. Ciò è ottimo per le persone che desiderano un accesso più facile a libri e periodici, ma anche libri di testo.

Poter creare contenuti intelligenti ci permette di digitalizzare il nostro materiale di lettura con facilità, consentendoci di modificare e archiviare i libri in base alle nostre preferenze personali.

Nel complesso, la creazione di contenuti intelligenti rappresenta un’ottima soluzione per tutti coloro che cercano un modo rapido ed efficiente per gestire le proprie informazioni digitali. Inoltre ci permette di fornire agli studenti materiale di studio personalizzato sulle esigenze e possibilità del singolo studente.

Profilazione più precisa e predittiva degli studenti

Gli insegnanti avrebbero accesso a tecniche profonde per scoprire e misurare le prestazioni dei loro studenti, come la pianificazione di materiali di studio e l’esecuzione di test.

Dai risultati di queste attività, gli insegnanti sarebbero in grado di osservare le tendenze nei voti dei loro studenti e di identificare quali aree possono essere più difficili per loro.

Con i dati ottenuti, gli insegnanti possono a questo punto implementare strategie personalizzate per migliorare ulteriormente la comprensione dei loro studenti ed eccellere nei loro studi.

Inoltre, queste informazioni possono anche far luce sui punti deboli da migliorare.

La profilazione e la previsione aiutano quindi gli insegnanti a dotarsi di informazioni utili per contribuire a plasmare i loro studenti in studenti di successo.

Sistemi di tutoraggio intelligenti

I sistemi di tutoraggio intelligente rivoluzionano il modo in cui gli studenti imparano e interagiscono con il materiale didattico. Invece dei metodi tradizionali, come i libri di testo o le lezioni, i sistemi di tutoraggio intelligente forniscono contenuti multimediali e feedback allo studente.

Gli studenti quindi possono imparare in modo interattivo e adattivo, in base alle loro esigenze di apprendimento individuali.

Inoltre, sono sistemi progettati per diagnosticare i punti di forza e di debolezza di ogni studente e personalizzare la singola lezione di conseguenza, assicurando che ogni destinatario della materia ottenga il massimo dallo studio.

Offrono anche approfondimenti basati sui dati relativi ai tipi di domande che gli studenti devono aspettarsi per gli esami del semestre, consentendo una migliore preparazione sugli argomenti essenziali.
Sono programmi utili che consentono un modo più efficace di studiare, creando un ambiente produttivo per gli studenti di tutto il mondo.

E-scheduling e analisi predittiva

L’e-scheduling, combinata con l’analisi predittiva, ha il potenziale di migliorare drasticamente l’istruzione.

Applicando le analisi predittive, l’IA nell’istruzione può analizzare le abitudini in classe di un insegnante e dei propri studenti in tempo reale, fornendo automaticamente programmi di studio appropriati da implementare con poco sforzo.

Questi sistemi sono intrinsecamente migliori degli esseri umani, in quanto sono in grado di tenere conto di molte più variabili, e di individuarle all’interno della classe in tempo reale o quasi.

Ciò significa che gli insegnanti saranno in grado di pianificare attività efficaci e all’avanguardia per i loro studenti, in modo efficiente e rapido, portando a risultati migliori nell’istruzione, oltre ad avere gli strumenti per apportare variazioni alla conduzione della singola lezione in tempo reale, ottimizzando così ogni attimo della loro didattica.

Ripensare alla scuola e al ruolo del docente con l’IA nell’istruzione

Con l’avvento dell’IA nell’istruzione, l’insegnante non scompare affatto. Anzi rimane una figura costante e imprescindibile, senza cui la didattica non può avvenire.

Conserva ancora un’importanza strategica, mentre permane il suo ruolo fondamentale. Una vera e propria necessità.

In questo quadro l’IA si configura infatti come una compagna, un’assistente di processo che non può fare altro che facilitare il lavoro dell’insegnante, rendendolo ancora più efficace.

Ma affinché tutto ciò avvenga è fondamentale ripensare alla scuola e al ruolo del docente.

I problemi educativi centrali di oggi sono numerosi e complessi. Forse i più preoccupanti sono gli alti tassi di segregazione socioeconomica che generano disuguaglianza tra le istituzioni educative.

Inoltre, gli studenti che abbandonano o non hanno successo accademico rappresentano una preoccupazione urgente. Un’enfasi sul lavoro di rete tra insegnanti, studenti e amministratori potrebbe contribuire ad alleviare gli altri problemi in questione, mentre la modifica della
struttura del curriculum stesso è essenziale per soddisfare le esigenze e gli standard attuali.

Molti studenti delle scuole superiori che abbandonano prima di aver completato il loro percorso di studi, spesso citano la noia come motivo principale del loro abbandono.

La presenza di classi sovraffollate rende la sua composizione estremamente variegata, causando quindi l’impossibilità di coordinare una didattica unica che sia di interesse e alla portata di tutti i componenti dell’aula.

D’altra parte formare le classi dividendo gli alunni per capacità e interessi va contro l’idea di una scuola inclusiva. E’ qui che l’estrema personalizzazione garantita dai moderni algoritmi può fare la differenza. Serve una ri-strutturazione dell’intero castello.

La scuola deve prendere atto della sua nuova funzione, non più sfornatrice di materiale per le aziende, ma luogo di apprendimento dell’incertezza e della flessibilità, esattamente come sarà incerto e fluido il futuro dei suoi alunni.

In questo scenario, le scuole rimangono il vero fulcro del funzionamento della Società, un processo che almeno in Italia è in corso già da un po’ di anni, ma che presenta ancora numerose resistenze e difese.

IA, l’istruzione come ecosistema creativo

Grazie all’IA, anche l’istruzione e i processi educativi, più in generale, devono cambiare.

L’educazione ha sempre avuto un ruolo di soccorritrice, giocando sempre in difesa e seguendo modalità reattive. Ma in un mondo globalizzato, con una demografia diversificata e progressi tecnologici costanti, l’istruzione assume un ruolo ancora più rilevante rispetto al passato.

Gli studenti sono ora in grado di apprendere da tutto il mondo a ritmi ineguagliabili e da prospettive culturali differenti tra loro. Dunque è fondamentale che gli educatori e le scuole si adattino a questo ambiente in evoluzione, per offrire a tutti gli studenti gli strumenti necessari per percorrere con successo il loro viaggio formativo.

Con un’attenzione particolare all’integrazione dei gruppi, l’istruzione può colmare i divari tra gruppi sociali o culturali, lavorando per una comunità internazionale unificata con valori condivisi.

L’educazione rimane ancora una forza potente, purché inizi ad assumere un ruolo proattivo, giocando di anticipo.

Un ruolo proattivo dell’educazione

Gli esseri umani hanno un bisogno intrinseco di formare relazioni interpersonali forti e di usare la loro creatività per costruire un mondo migliore.

È attraverso questi ecosistemi creativi, o “reti di produzione sociale” come le chiamiamo oggi, che siamo in grado di creare conoscenza, beni, servizi, idee e cittadini con gli stessi valori e norme.

Così rafforziamo l’idea di “comunità” – il cordone che ci unisce – assicurando che non solo le generazioni attuali, ma anche quelle future prosperino e crescano in un ambiente creativo e quindi in grado di tenere il passo ai continui sviluppi tecnologici, per viverli da protagonisti e non con modalità reattive.

L’importanza di un ambiente creativo

Bisogna assicurare che non solo le popolazioni attuali, ma anche quelle future prosperino e crescano in un ambiente creativo.

Gli ecosistemi creativi ci permettono di utilizzare le nostre capacità umane per lavorare insieme per il bene più grande dell’umanità, creando qualcosa di molto più potente di quello che avrebbe potuto essere realizzato da un singolo individuo.

In un mondo in cui la richiesta di creatività è in continuo aumento e la tecnologia, l’industria e la vita sociale stanno cambiando rapidamente, poche cose superano l’importanza di insegnare la creatività. E i metodi di apprendimento ad essa associati a persone di tutte le età.

Diventa sempre più necessario sviluppare qualcosa: un curriculum innovativo, dun nuovo software, una piattaforma unica o qualsiasi altra forma di innovazione oppure tutti questi insieme. Qualcosa che renda l’insegnamento di questi metodi più facile e disponibile per tutti i tipi di persone.

Un tale sforzo si rivelerebbe vantaggioso in diversi modi. Infatti, un pensiero più creativo porterebbe alla risoluzione di problemi creativi. Soluzioni in grado di influenzare positivamente le nostre vite e quelle della società.

Conclusioni

Consentire alle persone di pensare in modo creativo al di là dei confini accettati della loro età, del loro background e della loro istruzione, aiuterà inoltre a promuovere una maggiore comprensione tra gruppi diversi in tutto il mondo. Ciò ha davvero il potenziale di colmare le lacune e di infrangere le barriere tra gli individui.

Per far sì che gli studenti acquisiscano le competenze e le conoscenze necessarie per avere successo nel mondo di oggi, i sistemi educativi devono passare da classi tradizionali e irreggimentate ad ambienti in cui vi sia una maggiore collaborazione e progetti significativi che impegnino gli studenti, che favoriscano l’improvvisazione e la creatività.

Dando la massima priorità a questi processi creativi, gli educatori e gli insegnanti possono offrire un’esperienza di apprendimento su misura per gli interessi dei loro studenti, aiutandoli al contempo a sviluppare un atteggiamento aperto verso l’innovazione e la risoluzione dei problemi.

Tali esperienze di apprendimento aiuterebbero a dotare gli studenti degli strumenti necessari per navigare nella nostra società globale in continua evoluzione. In definitiva, questa ristrutturazione creerebbe individui non solo preparati ad affrontare il mondo, ma anche dotati della capacità di plasmarlo. Ora tocca ai nostri docenti essere pronti a questo cambiamento.

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