bandi padigitale 2026

Il bando per il cloud occasione unica per la Sanità: come coglierla (senza rischi)

L’Avviso per la migrazione verso il cloud offre importanti opportunità a ospedali e aziende sanitarie, ma ci sono anche rischi e problemi che devono essere gestiti. Sfruttare questa opportunità per innovare la Sanità e migliorare i servizi ai cittadini è un imperativo

Pubblicato il 29 Mar 2023

Domenico Marino

Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

smart health

Sulla piattaforma “PA digitale 2026”, è stato pubblicato l’Avviso del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dedicato sia alla Misura 1.1 “Infrastrutture digitali” che alla Misura 1.2 “Abilitazione al cloud per le PA locali”. L’Avviso ha una dotazione finanziaria complessiva pari a 200 milioni di euro, suddivisa in parti uguali tra le due misure.

Il futuro della Sanità passa dai dati: la strategia del Governo

Cosa potranno fare le strutture sanitarie

Le strutture sanitarie, secondo quanto riportato nel bando, potranno scegliere:

  • di migrare tutti i dati e servizi verso l’infrastruttura PSN;
  • di migrare tutti i dati e servizi verso infrastrutture della PA adeguate e/o verso soluzioni cloud qualificate;
  • di scegliere una soluzione mista, ad esempio migrare una parte di dati e servizi verso l’infrastruttura PSN e un’altra parte verso infrastrutture della PA adeguate e/o verso soluzioni cloud qualificate.

Le modalità di migrazione sul cloud

La migrazione verso il cloud computing è una delle principali tendenze tecnologiche che coinvolge la pubblica amministrazione. Le modalità di migrazione sul cloud possono variare in base alle esigenze e alle specificità di ciascuna organizzazione, ma in generale, possono essere raggruppate in quattro categorie principali:

  1. Cloud pubblico: la pubblica amministrazione può utilizzare servizi di cloud pubblico offerti da fornitori come Amazon Web Services, Microsoft Azure o Google Cloud Platform. Questo tipo di servizio consente di ridurre i costi di gestione e manutenzione dell’infrastruttura IT, consentendo alle organizzazioni di accedere a risorse informatiche on-demand in modo flessibile e scalabile.
  2. Cloud privato: la pubblica amministrazione può anche optare per un’infrastruttura cloud privata, in cui l’infrastruttura è gestita internamente dall’organizzazione. Questo tipo di soluzione consente alla pubblica amministrazione di mantenere un maggiore controllo sulla sicurezza e la conformità dei dati, ma richiede una maggiore attenzione alla gestione e alla manutenzione dell’infrastruttura.
  3. Cloud ibrido: in alternativa, la pubblica amministrazione può optare per una soluzione di cloud ibrido, che combina elementi di cloud pubblico e privato. Ad esempio, alcune applicazioni possono essere gestite internamente su un’infrastruttura cloud privata, mentre altre possono essere spostate su un’infrastruttura cloud pubblica per ridurre i costi o aumentare la scalabilità.
  4. Cloud community: infine, la pubblica amministrazione può optare per un’infrastruttura cloud community, in cui più organizzazioni con esigenze simili collaborano per creare una soluzione di cloud condivisa. Questo tipo di soluzione consente alle organizzazioni di condividere risorse informatiche, ridurre i costi e migliorare la collaborazione tra le organizzazioni.

La migrazione al cloud di un’azienda Ospedaliera o di un’Azienda Sanitaria è un processo complesso che richiede una pianificazione accurata e un’implementazione attenta per garantire il successo del progetto. Ci sono molte opportunità che derivano dalla migrazione al cloud, ma ci sono anche rischi e problemi che devono essere gestiti. In primo luogo, uno dei principali vantaggi della migrazione al cloud per un ospedale è la capacità di ridurre i costi di gestione dell’infrastruttura IT.

Tramite la migrazione al cloud, l’ospedale può evitare di dover gestire e mantenere un’infrastruttura hardware costosa e complessa, così come ridurre i costi di personale IT necessario per la manutenzione dell’hardware. Inoltre, l’utilizzo del cloud può offrire maggiore flessibilità e scalabilità, consentendo all’ospedale di espandere o ridurre la capacità IT in modo rapido ed efficiente. Tuttavia, ci sono anche alcuni rischi e problemi associati alla migrazione al cloud di strutture sanitarie. Uno dei principali rischi riguarda la sicurezza dei dati e la conformità alle normative. Le strutture sanitarie devono garantire che i dati sensibili dei pazienti siano protetti adeguatamente e che vengano rispettate le leggi sulla privacy e la protezione dei dati. Inoltre, la migrazione al cloud potrebbe comportare una maggiore esposizione ai rischi di sicurezza informatica, come attacchi di phishing o di malware, che potrebbero compromettere la sicurezza dei dati. Un altro problema potrebbe essere rappresentato dalla necessità di adattare le applicazioni esistenti all’ambiente cloud, che potrebbe richiedere tempo e risorse aggiuntive. Inoltre, l’ospedale deve valutare attentamente le proprie esigenze di sicurezza e privacy dei dati per determinare la soluzione di cloud più adeguata e garantire che il servizio sia affidabile, scalabile e disponibile in modo continuo.

Conclusioni

Il processo che viene finanziato con questo bando è estremamente importante per la sanità e utilizzare le risorse del PNRR per raggiungere questo obiettivo è un modo per contribuire all’aumento della competitività dell’Italia attraverso la transizione digitale e per migliorare i servizi per i cittadini. Bisogna, quindi, costruire le fondamenta di un processo complesso che ha nel PNRR le risorse necessarie poter arrivare alla realizzazione di un’infrastruttura tecnologica moderna e aggiornata e che dovrebbe rendere fruibile uno strumento il cui funzionamento è fondamentale per garantire un migliore accesso alla sanità da parte dei cittadini italiani e garantire dati esatti ai fini della ricerca scientifica.

Ma per evitare che restino inattuate occorre uno sforzo di sensibilizzazione di tutte le regioni affinché si dia priorità a questo strumento. La sanità deve posizionarsi in cima alle agende delle politiche regionali, ma non solo a parole. Avere una sanità digitale significa non solo assicurare ai cittadini una migliore qualità della vita e una migliore tutela della salute.

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