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Enterprise architecture software, le soluzioni per le aziende



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Esaminare l’impresa nel suo insieme per avere un quadro complessivo dei modelli di business, delle procedure e delle prestazioni operative per farla evolvere in modo mirato e ordinato, avendo costantemente la misura dei passi intrapresi, della direzione in cui si sta andando e dei risultati ottenuti

Pubblicato il 5 mag 2023

Giuditta Mosca

Giornalista, esperta di tecnologia



Cloud,Computing,Cityscape,,Smart,City,,Big,Data,Exchange,Storage,,Online

L’azienda è un corpo e, come tale, ha degli organi, dei muscoli, un sistema nervoso e un flusso circolatorio. Più cresce e meno si ha la visione d’insieme dell’impresa nella sua interezza e ciò significa che occorrono meccanismi organizzativi bene oliati e ingegnerizzati per resistere a qualsiasi condizione di stress quali, per esempio, un’ulteriore crescita dell’azienda stessa o un periodo di crisi.

L’Enterprise architecture (Ea) permette di misurare le necessità delle imprese nel momento attuale e quali impatti possono essere causati dai cambiamenti che il contesto richieda vengano fatti.

Quando è necessario un enterprise architecture software

L’imprenditore che si pone questa domanda rischia di partire da un punto di vista fuorviante. C’è bisogno di un Enterprise architecture software quando ancora non se ne avverte l’esigenza, come a dire che il tetto va riparato quando c’è il sole.

Scopo di ogni progetto imprenditoriale è quello di crescere e, per farlo in modo armonico, la pianificazione e la conseguente visione d’insieme sono necessarie fin dal primo giorno. Ecco perché un Enterprise architecture software (Eas) dovrebbe essere adottato fin dagli albori dell’impresa.

La domanda più idonea mira a comprendere quale software Eas è necessario all’impresa, perché ci sono soluzioni diverse che offrono modelli di raccolta dati diversi e, non da ultimo, che hanno costi diversi.

I vantaggi dell’utilizzo degli Enterprise architecture software

Il primo e più immediato vantaggio è la capacità degli Eas di raccogliere in un unico database le informazioni che riguardano l’azienda al suo interno e al suo esterno, tra queste spiccano:

  • modelli operativi,
  • processi / procedure,
  • know-how,
  • applicazioni,
  • prodotti,
  • tecnologie,
  • personale.

Nel repository centralizzato possono essere archiviati dati e metadati che consentono di visualizzare i cicli di vita dei prodotti (o servizi), dei flussi interni e di quelli esterni all’azienda. Allo stesso modo, un modello elaborato con un Eas permette di comprendere a colpo d’occhio quali relazioni esistono tra i diversi processi o flussi aziendali, consentendo così di migliorare ciò che esiste (As Is) e ciò che sarà (To Be) lasciando così all’impresa un ampio spazio di manovra nel pianificare il futuro partendo dalle risorse a disposizione e, se del caso, di valutare l’introduzione di nuove risorse, siano queste collaborazioni, fondi, tecnologie, e quant’altro.

Una strategia Ea deve considerare le innovazioni nei processi aziendali e quindi nella struttura organizzativa, nei sistemi informativi, nelle tecnologie e nella duttilità con cui l’impresa può allinearsi alle nuove esigenze.

A seguire deve includere l’analisi dei processi per capire quali possono essere eliminati, quali integrati con altri processi e quali devono essere creati.

Tutto ciò porta a comprendere che l’obiettivo ultimo di una strategia Ea è quello di migliorare l’efficienza delle informazioni in base alle quali un’impresa è chiamata a decidere. Informazioni che devono essere precise, reali e tempestive.

Un altro vantaggio è costituito dalla necessità dell’apporto di tutti i manager e di tutti i quadri di un’azienda affinché una strategia Ea possa essere approntata in modo puntuale e redditizio. Quando i responsabili e i vertici di un’impresa si siedono al medesimo tavolo in modo collaborativo, le soluzioni tendono a emergere da sé.

Le aree principali di interesse dei software di architettura d’impresa

Benché gli Entreprise architecture software siano impiegati soprattutto in ambito IT, possono essere utilizzati per qualsiasi flusso o reparto aziendale. Come detto in apertura, ci sono soluzioni diverse, alcune delle quali più focalizzate sull’IT propriamente detto, altre pensate per avere un respiro più ampio.

Utilizzando modelli di Ea relativi ai singoli comparti aziendali e poi intersecandoli tra di loro, ci si trova confrontati con una schematizzazione di ogni asset, flusso e procedura.

Rimanendo però aderenti all’uso tipico e contestualizzando in un’azienda di grandi dimensioni, le aree principali sono diverse e sfaccettate.

In una grande azienda l’IT non è un’unica entità ma è suddiviso, per esempio, in networking, system engineering, sistemisti (Unix, Microsoft e OS), help desk e assistenza su diversi livelli (ipotizzandone tre differenti, per i problemi di immediata soluzione, quelli che necessitano maggiori approfondimenti e quelli che richiedono conoscenze specifiche elevate), sviluppo e programmazione.

In una simile organizzazione aziendale è importante che ogni comparto lavori in concerto, garantendo allo stesso tempo il funzionamento di tutto il parco hardware (decine o centinaia di server, centinaia o migliaia di client, sensori e dispositivi IoT) e software, laddove i singoli dipartimenti aziendali possono necessitare ognuno di applicazioni di diversa natura che devono essere amministrati, aggiornati e, la loro distribuzione, può causare incompatibilità con altre applicazioni o necessitare hardware specifico (per esempio, computer dotati di schede particolari o di processori evoluti).

Appare evidente che, in una realtà di questo genere, le risorse devono essere allocate in modo attento ed è necessario che nessun’area di intervento rimanga scoperta di competenze.

Le caratteristiche principali di un Enterprise architecture software

Occorre ampliare un po’ il campo e uscire dall’ambito IT e sconfinare negli aspetti architetturali-organizzativi delle imprese. Questi, per sommi capi, sono riconducibili oltre che alla technology architecture, alla:

  • application architecture: per definire le interazioni tra processi, comparti, flussi e standard dell’azienda,
  • business architecture: per definire i processi dei diversi core business e dell’operatività necessaria a condurli nel modo migliore,
  • information architecture: per definire i dati che sono necessari al corretto svolgimento di qualsiasi attività aziendale, sia questa strettamente legata agli asset per il core business sia alle attività di back-office.

Gli enterprise architect, ossia le figure deputate alla creazione dei flussi e delle procedure, devono potere contare su strumenti di supporto per:

  • ottimizzare i processi (a prescindere dal comparto),
  • revisionare e supportare i processi con una certa periodicità,
  • facilitare la comunicazione tra i diversi settori aziendali (e anche con gli stakeholder in genere),
  • migliorare il supporto decisionale.

In assenza di queste specifiche ossia, per esempio, laddove un software per l’architettura non fosse dotato di strumenti utili alla comunicazione con tutte le parti coinvolte (o fosse difficilmente integrabile con piattaforme di comunicazione), sarebbe necessario valutare altre opzioni delle quali il mercato è peraltro densamente popolato.

Che cosa significa scalabilità per l’architettura aziendale e come ottimizzarla

Benché se ne faccia ampio uso nella terminologia dell’IT, la scalabilità è argomento di vitale importanza per qualsivoglia azienda o business. È la capacità di adattarsi alle circostanze e, se nell’ambito dell’IT, è facile immaginare un’architettura che aumenta o diminuisce la propria capacità di calcolo o di archiviazione di dati alla bisogna, rendere scalabile una linea di produzione o la logistica, è tutt’altra faccenda e richiede capacità di coordinamento e di flessibilità non comuni.

Può essere possibile grazie alla concertazione e alla conoscenza in tempo reale dell’allocazione delle risorse aziendali, siano queste umane, tecniche o tecnologiche.

ArchiMate

Soluzione gratuita per sistemi Windows e Linux (entrambi a 64 bit) e per macOS. Archimate esiste anche nella versione portatile che non richiede setup ed è molto snella in termini di Ram e può quindi essere usata su computer non recentissimi. Dispone di un’ampia gamma di modelli prelevabili gratuitamente e, benché votata soprattutto agli ambienti IT, può facilmente essere adattata a qualsiasi flusso aziendale.

TOGAF

Acronimo di The Open Group Architecture Framework, abbraccia la progettazione e la pianificazione nel modo più ampio possibile. Le architetture vengono modellate in base a quattro principi, ossia business, applicazioni, tecnologie e dati. Strumento molto facile da utilizzare è anche dotato di una corposa libreria di manuali e documenti, molti dei quali a pagamento. Non mancano le risorse gratuite.

Software di gestione della configurazione (CMDB)

Si entra qui in un comparto molto specifico, di norma orientato all’IT e che viene inteso come un accentratore di informazioni, per esempio per fare censimenti software (e quindi anche delle licenze in uso), dell’hardware e dell’assegnazione di questo ai dipendenti.

Anche in questo caso si può fare un uso più ampio di un software Cmdb, per esempio per la gestione degli incidenti, l’identificazione dei problemi e le modifiche apportate per risolverli. In questo segmento si situa Service Desk Plus, soluzione completa che può essere utilizzata in Cloud oppure on-premise.

Rational Software Architect

È una delle soluzioni più complete ed è sviluppata da IBM, può essere facilmente integrata con WebSphere, middleware di Big Blue che consente l’integrazione di più servizi, siano questi in Cloud oppure on-premise. Si adatta a situazioni in cui più persone devono collaborare all’analisi e allo sviluppo dell’organizzazione aziendale, è quindi una soluzione concepita per le organizzazioni medio-grandi. Il prezzo è riservato a chi ne fa richiesta.

Application Lifecycle Management (ALM)

Particolarmente utile nell’ambito IT laddove si sviluppa del software. Molte grandi aziende hanno sviluppatori al proprio interno e sono relativamente poco dipendenti da fornitori terzi. L’ingegneria del software prevede un’analisi progettuale che, di norma, assorbe gran parte del tempo necessario alla realizzazione di un’applicazione la quale, prima di essere messa in produzione, deve passare attraverso un collaudo, spesso puntando su dei key-user che collaborano con il team di sviluppo.

In questo ambito si distingue Space di JetBrains, soluzione Cloud oppure on premise che può essere provata gratuitamente (con diversi limiti) e che contempla ogni passo procedurale per lo sviluppo di software, inclusa la distribuzione di pacchetti sia agli utilizzatori finali sia a ognuno degli anelli della catena dello sviluppo. I prezzi partono da 8 euro al mese per utente fino a 99 euro mensili per utente.

Microsoft Azure Enterprise Architecture Center

Altro strumento improntato allo sviluppo di software che rientra nella suite di prodotti Microsoft Azure e che offre strumenti per qualsiasi ambiente di sviluppo, fornendo anche una quantità di API volta a semplificare il compito degli sviluppatori. Ci sono centinaia di scenari per lo sviluppo di software ma anche per creare automatismi e sviluppare modelli di Intelligenza artificiale. La piattaforma Cloud mette a disposizione molti strumenti e il prezzo varia in base all’uso che se ne fa, si può fare una prova gratuita senza necessità di istallare alcunché.

Jamcracker Cloud Solutions Center

Una piattaforma mediante la quale integrare le più diffuse piattaforme Cloud a prescindere dall’uso che se ne fa. Jamcracker, il cui uso può essere illustrato mediante una demo da prenotare online, si presta in particolare modo ai flussi che uniscono le aziende al loro esterno, riuscendo a fare dialogare tra loro soluzioni create sfruttando fornitori Cloud differenti.

Alfresco Content Services Platform

Alfresco offre diverse soluzioni in due formule diverse, ovvero la Community edition che è prelevabile gratuitamente e la Enterprise edition, a pagamento. Più che una soluzione mirata per l’architettura è da considerare una enorme lavagna bianca sulla quale disegnare ciò che è più opportuno, usando i tanti strumenti che Alfresco mette a disposizione per gestire contenuti e dati senza necessità di trasferirli da un’applicazione a un’altra.

HP Systems Insight Manager (SIM)

Soluzione che usa le trap SNMP per fornire dati relativi all’hardware HP e, se opportunamente configurato mediante i plug-in disponibili, consente di monitorare lo stato di salute delle parti hardware monitorate. È disponibile per sistemi operativi UX, Linux e Microsoft e, mediante diversi pacchetti, permette differenti livelli di monitoraggio, includendo gli ambienti VmWare.

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