Il superamento del digital divide e il raggiungimento degli obbiettivi in termini di banda larga e ultra-larga posti dell’Agenda Digitale Europea costituiscono oggi un tema di ampio dibattito in Italia, dove le condizioni generali ambientali ed economiche rendono complessa la realizzazione di una infrastruttura capace di rispondere efficacemente e in tempi brevi alle esigenze del paese.
Il Wireless Fisso (Fixed Wireless Access) ha già avuto un ruolo importante nel superamento del digital divide e può continuare ad averlo anche nello sviluppo della banda larga (20Mbps) ed ultra larga (>30Mbps), in particolare per rispondere alle esigenze dei cosiddetti cluster di utenza C e D.
Il cluster C fa riferimento a quelle situazioni in cui le soluzioni FTTx (basate cioè interamente su fibra, nelle varie configurazioni) non saranno disponibili prima di un periodo di 3-4 anni, e dove quindi un’infrastruttura wireless si pone come “soluzione ponte” in un’ottica di medio/breve periodo.
Il cluster D comprende invece tutte le aree in cui la configurazione orografica e le condizioni economico-sociali non permetteranno mai l’implementazione di connettività FTTx, e dove quindi il wireless si presenta come soluzione definitiva di lungo periodo.
Il wireless access, per le sue caratteristiche intrinseche e anche grazie alle recenti innovazioni tecniche che hanno consentito un vero salto di qualità in termini di capacità di copertura e ampiezza di banda offerta, si presenta quindi come soluzione ottimale in riferimento alle problematiche proprie dei cluster C e D, e può quindi rivendicare un ruolo chiave nei confronti dell’agenda digitale del governo e delle relative politiche di investimento.
In Italia, in riferimento a questo aspetto, gli attori del settore wireless, gestori delle torri di installazione, vendor, system integrator, WISP e operatori satellitari si sono recentemente organizzati in una coalizione, la CFWA (Coalizione del Fixed Wireless Access) con l’obbiettivo di affermare in tutte le sedi, istituzionali e non, le ragioni del settore e rivendicare le condizioni perché possa svolgere un ruolo chiave nel presente e nel futuro della connettività in Italia. La Coalizione è nata ufficialmente il 12 aprile 2016 su iniziativa di circa 60 operatori economici della filiera.
E’ importante sottolineare come le potenzialità di sviluppo del comparto wireless in questo scenario si fondano anche, e forse soprattutto, sugli aspetti tecnologici. Non è difficile capire come, sia in termini qualitativi che quantitativi, le caratteristiche della connettività offerta dal Fixed Wireless determina il ruolo che potrà giocare o meno in relazione agli obiettivi fissati.
Lo sviluppo più recente sotto questo aspetto è la piattaforma cnMedusa, sviluppata da Cambium Networks, uno dei vendor fondatori del CFWA.
cnMedusa è la prima piattaforma wireless broadband basata sulla tecnologia Massive Multi-user, multiple-input multiple-output (MU-MIMO). Il sistema dispone si un’antenna integrata 14×14, che supera sia le specifiche 802.11ac Wave 2 che quelle previste per LTE-A 8×8 e può supportare simultaneamente fino a sette portanti radio. Questa soluzione permette in sostanza di raggiungere un’elevatissima efficienza spettrale, che, in termini pratici, significa poter moltiplicare da tre a quattro volte la capacità della rete. I provider di connettività wireless si troveranno perciò a poter offrire servizi triple play agli abbonati esistenti e aggiungere nel contempo nuovi clienti, senza dover effettuare ulteriori e ingenti investimenti in spettro radio, aspetto questo di non trascurabile importanza.
Le tecnologie wireless broadband di nuova generazione come cnMedusa permetteranno ai WISP di offrire servizi in banda ultra larga a prezzi competitivi in località e situazioni in cui precedentemente non potevano operare, sfruttando in modo efficiente la loro base installata. Ormai è un dato di fatto che le tecnologie wireless sono oggi in grado di competere con la fibra, sia sotto il profilo prestazionale come sotto quello dei costi di implementazione e hanno perciò tutti i requisiti per partecipare a pieno titolo alle sfide poste dall’agenda Digitale.