DOMANDA
La nostra azienda opera da 30 anni con una P. IVA.
Abbiamo in essere una convenzione con un provider di Servizio di Interscambio ed un Codice Destinatario associato alla stessa. A partire dal mese di ottobre la società incorporerà un altro soggetto, la cui partita IVA cesserà di esistere. Le due P. IVA hanno attualmente in essere due distinte convenzioni con 2 soggetti diversi. (Partita IVA A – che rimarrà in vita – Codice Destinatario A, Partita IVA B – che cesserà – Codice Destinatario B) È nostra intenzione accentrare su un unico provider le fatture per entrambe le divisioni. Tuttavia, vorremmo,
– lavorando su sedi distinte, e inizialmente su 2 distinti sistemi di contabilità,
– e comunque dovendo tenere per obbligo normativo 2 contabilità industriali differenti sottoposte a certificazione dei revisori, ulteriori rispetto alla certificazione del bilancio avere la possibilità di ricevere le fatture in un unico canale con un codice che consenta all’operatore del ciclo passivo di identificare immediatamente la divisione per la quale il documento è ricevuto. Alla luce di ciò vorremmo capire:
– è possibile associare alla stessa partita IVA (società A) due distinti codici destinatario?
RISPOSTA
Il codice destinatario viene assegnato dal SDI all’intermediario titolare della convenzione con ADE-SDI per la gestione dei canali telematici per la trasmissione/ricezione delle fatture elettroniche da lei prescelto; come prevedono le specifiche tecniche, ciascun titolare di convenzione può ottenere sino a 100 codici destinatario. Ciò detto, deve tener presente che per l’individuazione del canale a cui trasmettere il file fattura – salvo il caso in lei abbia registrato l’indirizzo telematico predefinito al quale desidera ricevere le fatture elettroniche – il SdI adotta la seguente procedura:
- se il Codice Destinatario contiene un valore corrispondente a un canale di trasmissione attivo, inoltra il file fattura al canale individuato;
- se il Codice Destinatario contiene il valore “0000000” ovvero “XXXXXXX” ed è valorizzato l’elemento informativo PEC Destinatario, il SdI inoltra il file alla casella di posta elettronica certificata individuata;
- se il Codice Destinatario contiene il valore “0000000” ovvero “XXXXXXX” e l’elemento informativo PEC Destinatario non è valorizzato, il SdI mette a disposizione il file fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente. In relazione alla gamma di possibilità offerte, lei può quindi valutare quale sia la più idonea alle sue esigenze.
Per esempio, potrebbe utilizzare un solo canale di ricezione, quindi effettuando la registrazione dell’indirizzo telematico di recapito FE predefinito, chiedendo al fornitore di specificare in un campo convenzionalmente predeterminato della fattura elettronica un identificativo idoneo a permettere al vostro software di smistare la fattura al sezionale assegnato. Questo permetterebbe ai suoi fornitori di poter non indicare alcun codice destinatario in fattura (inserendo 0000000), e le fatture le verranno tutte recapitate presso il suo provider prescelto.
Oppure potrebbe non procedere alla registrazione del canale di recapito predefinito, ottenere dal suo provider due codici destinatario, e chiedere ai fornitori di indicare in fattura, a seconda dei casi, l’uno o l’altro codice destinatario.
In alternativa potrebbe anche utilizzare la casella PEC come recapito di una delle due categorie di fatture di acquisto. Come sopra già accennato, le soluzioni che Lei adotterà richiederanno comunque la massima collaborazione dei suoi fornitori, ed eventuali controlli di coerenza dovranno essere eventualmente demandati a specifiche personalizzazioni del suo software applicativo.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu. Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome