Dal 2008, anno in cui Satoshi Nakamoto ha pubblicato il suo manifesto “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System”, la blockchain si è affermata come una tecnologia rivoluzionaria, andando ben oltre l’utilizzo come infrastruttura per l’emissione di criptovalute.
Ma qual è l’impatto di questa tecnologia nel campo del marketing digitale?
Gli effetti della blockchain sul marketing?
In questo settore, startup e DAO utilizzano un mix di strumenti di digital marketing composti sia da nuovi canali e nuove modalità, specifici del mondo blockchain, sia strumenti più tradizionali di marketing, utilizzati però in modo spesso innovativo. Fra gli elementi di marketing più usati per questo genere di progetti possiamo considerare:
Whitepaper
Il whitepaper è un documento tecnico dettagliato che descrive la visione, l’architettura e i dettagli tecnici di un progetto blockchain. È lo strumento più caratterizzante, di questo settore, dal momento che Bitcoin, la prima criptovaluta, è nata con la pubblicazione del suo whitepaper diventato ormai vero e proprio oggetto di culto tra gli appassionati del settore. Il whitepaper è quindi uno strumento fondamentale e strategico per comunicare le caratteristiche, le funzionalità, la vision e i valori alla base del progetto, oltre i confini del team di sviluppo. Come strumento di marketing il whitepaper è utile per creare hype, awareness, instaurare fiducia ed essere trasparenti nei confronti dei potenziali investitori e degli utenti finali.
Testnet Odissey o Alpha Program
Una testnet è una rete blockchain utilizzata per testare e sviluppare nuove applicazioni e funzionalità. In generale, le testnet sono una versione di prova di una blockchain, separata della rete principale (mainnet), dove gli utenti e gli sviluppatori possono sperimentare e testare nuove funzionalità senza correre il rischio di perdere le proprie criptovalute o altri asset. Le testnet sono
fondamentali per lo sviluppo e per risolvere eventuali problemi prima di lanciare il progetto sulla rete principale. Le Testnet Odissey o gli Alpha Program sono quindi programmi di accesso anticipato per sviluppatori, utenti e investitori, utili per testare le funzionalità, eseguire stress-test, fornire feedback e contribuire al miglioramento del prodotto o del servizio prima del suo rilascio completo. Inizialmente la partecipazione a questi programmi era volontaria e non prevedeva alcuna remunerazione, col tempo i team di sviluppo hanno iniziato a remunerare tramite Airdrop, rilascio gratuito di token o criptovalute, gli utenti che partecipavano ad essi. Ora questi sono diventati veri e propri strumenti di marketing perfetti per coinvolgere direttamente gli utenti nello sviluppo del progetto.
Airdrop
Un airdrop è una pratica comune del settore blockchain in cui un progetto distribuisce gratuitamente una quantità specifica di criptovaluta o token a determinati o casuali indirizzi pubblici. Gli airdrop sono spesso utilizzati come strumento di marketing per promuovere un progetto crypto, aumentare la sua visibilità, coinvolgere la community e guadagnare i primi possessori (holder) dell’asset in questione, favorendone così l’adozione. Durante un airdrop, i partecipanti ricevono cripto-asset gratuiti direttamente sul proprio portafoglio digitale (wallet). Le distribuzioni possono essere casuali o legate a determinate azioni, come il fatto di aver partecipato alla testnet, allo staking di un asset correlato, essere “holder”, ovvero possessore di una determinata criptovaluta in un certo momento, “mintare[1]” o possedere un determinato NFT e altre azioni e interazioni legate all’utilizzo della DApp o della blockchain stessa. Come per gli Alpha Program la tendenza è quella di premiare gli “early adopter” e gli utenti più “fedeli”.
Bounty Program
Si tratta di un programma in cui un progetto blockchain, come una DApp, offre ricompense sottoforma di criptovalute, token o NFTs, chiamate “bounty”, agli utenti e ai membri della community che completano determinate attività specificate dal progetto stesso. A differenza delle Testnet Odissey o degli Alpha Program, i Bounty Program avvengono a progetto già lanciato e sono meno tecnici, infatti le attività principali riguardano la promozione sui profili social degli utenti, la creazione di contenuti (UGC), traduzioni, sviluppo di plug-in aggiuntivi o “bug bounty”, queste ultime due attività rivolte a utenti-sviluppatori. I Bounty Program sono uno strumento di marketing che coinvolge la community per ampliare l’audience. Questi programmi promuovono la co-creation, ovvero incoraggiano i membri della community a contribuire attivamente alla creazione o al miglioramento di un prodotto o servizio. Inoltre, favoriscono l’advocacy, stimolando gli utenti a diventare ambasciatori del marchio, promuovendolo all’interno del loro network. .
Alcune best practice da estendere alle aziende tradizionali
Questi sono gli strumenti di marketing più caratterizzanti del settore “crypto”, ma alcune best practice possono essere estese anche alle aziende tradizionali.
Per esempio, dal momento che la blockchain rende possibili micro-pagamenti immediati, sicuri e con commissioni prossime allo zero, si possono utilizzare token o criptovalute per premiare direttamente gli utenti che interagiscono con la community, di un azienda o un creator, o che provano e testano il prodotto/servizio stesso.
Inoltre, per un utente è possibile essere ricompensato per aver scelto di condividere i propri dati volontariamente o per aver visualizzato un determinato annuncio, rendendo più trasparenti ed efficienti i processi di targeting e profilazione.
Un altro esempio è quello di utilizzare gli NFTs per creare contenuti digitali brandizzati, esclusivi e con numerosità controllata, che le aziende posso vendere o regalare ai propri utenti e questi ultimi possono rivendere o scambiare, creando veri e propri mercati secondari. Inoltre, ad un NFT è possibile associare utilità e benefit particolari per essere utilizzati in programmi fedeltà e programmi di incentivazione.
Un ulteriore esempio può essere quello di integrare la blockchain all’interno delle strategie di brand reputation. Infatti, con la blockchain è possibile tracciare la provenienza dei prodotti e delle materie prime. Un’azienda può quindi utilizzare la blockchain, per garantire l’autenticità e la sostenibilità di un prodotto, così come dichiarato, aumentando la trasparenza e la fiducia nel brand.
Conclusioni
In conclusione, la blockchain sta ridefinendo il panorama digitale, introducendo un approccio unico alla sicurezza, all’interoperabilità e alla trasparenza grazie alla sua natura decentralizzata e trustless. Questa tecnologia, che elimina la necessità di intermediari, offre strumenti innovativi come smart contracts, DApps e criptovalute. Questi possono rivoluzionare non solo settori come finanza o supply chain, ma anche il marketing e la comunicazione digitale.
Gli strumenti di marketing possono sfruttare la blockchain per tracciare con precisione la provenienza dei dati, verificare l’identità degli utenti, e persino per gestire campagne di engagement come i Bounty Program. La trasparenza e l’inalterabilità dei dati garantite dalla blockchain possono portare a una nuova era di fiducia e efficienza nel marketing digitale.
L’uso della blockchain nel marketing digitale è ancora agli albori, ma le sue potenzialità sono enormi. Ci aspettiamo che in futuro vedremo sempre più aziende che adotteranno la blockchain come parte integrante delle loro strategie di marketing e comunicazione. Con l’evoluzione continua della tecnologia blockchain, siamo solo all’inizio del percorso di comprensione del valore che questa può apportare per reinventare e ottimizzare il mondo del marketing.
Note
[1] “Mintare” è un termine utilizzato nel mondo delle criptovalute che si riferisce al processo di creazione di nuove unità di asset sulla blockchain. Questo può avvenire attraverso il mining, come nel caso del Bitcoin, o attraverso altri meccanismi come nel caso di altre criptovalute o token.