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Cyber Secure City: a Milano la sicurezza informatica è a portata di tutti



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Cyber Secure City è un portale accessibile e gratuito per chiunque abbia accesso ad internet. L’obiettivo è aiutare i cittadini ad acquisire conoscenza e consapevolezza sul valore dei dati, della sicurezza e su come affrontare e gestire eventuali fattori di rischio. Ma non solo. Ecco come funziona

Pubblicato il 28 nov 2023

Gianluca Marcellino

Demand Officer, Comune di Milano



panorama_Milano

Il Comune di Milano e Milano Smart City Alliance – Fondazione Assolombarda hanno lanciato un portale dedicato alla formazione e all’informazione sulla sicurezza informatica; una piattaforma che raggruppa molti contenuti video e presentazioni per aiutare i cittadini ad acquisire conoscenza e consapevolezza sul valore dei dati, della sicurezza e su come affrontare e gestire eventuali fattori di rischio determinati dall’utilizzo di applicazioni digitali.

Vediamo come funziona, e come il partenariato pubblico-privato abbia permesso di offrire a molte pubbliche amministrazioni locali e a chiunque sia interessato un portafoglio di corsi sulla Cyber Security ovvero la sicurezza informatica accessibili a tutti.

Cos’è Cyber Secure City e come funziona

Cyber Secure City – Corsi Gratuiti Online di Cyber Security è innanzitutto un portale accessibile e gratuito per chiunque abbia accesso ad internet, libero da vincoli di autenticazione e autorizzazione.

Sul portale si trovano decine di corsi (a fine ottobre erano 28, sei anche in 14 lingue diverse dall’italiano) per centinaia di ore di formazione totali, su tre livelli di difficoltà. Per orientarsi sul livello più adatto esiste un test, naturalmente anonimo e facoltativo. Esistono poi percorsi tematici (sicurezza delle email, protezione dei dati, protezione dei dispositivi, protezione dalle truffe) e per profilo: studenti, anziani e stranieri.

I contenuti sono messi a disposizione gratuitamente dalle aziende membri di Milano Smart City Alliance più attive nel settore della cybersicurezza. La filosofia alla base dell’iniziativa, dell’alleanza e di tanti esempi di partenariato tra pubblico e privato a Milano e altrove è: fare da soli porta a risultati inferiori rispetto a quando si riesce a fare squadra; è inutile “reinventare la ruota” quando esistono già servizi che possono essere messi a disposizione delle cittadine e dei cittadini. Molto meglio fare sistema: bastano apertura e disponibilità a coordinarsi.  

I benefici per i cittadini

Quali sono i benefici che il Comune e l’alleanza vogliono offrire alle cittadine ed ai cittadini?

  • Aiutare a sviluppare il livello di conoscenza dei rischi necessario per essere cittadini digitali attivi e consapevoli.
  • Contribuire al benessere anche economico delle comunità locali. La consapevolezza dei rischi principali e di come ridurli, se non evitarli, ha un valore economico oltre a quello qualitativo: prevenire e limitare i danni economici e psicologici degli attacchi online fa bene a tutti noi individualmente e insieme, e rende disponibili risorse economiche che altrimenti andrebbero disperse o sottratte.
  • Sensibilizzare e promuovere carriere nelle materie matematiche, scientifiche, tecniche e tecnologiche (STEM), preziose nell’immediato per le aziende partner, e nel medio periodo per il Comune che sviluppa un mercato del lavoro più dinamico e stimolante.

Molti contenuti, e le competenze acquisite dai cittadini, saranno utili anche alle PMI con cui questi cittadini collaborano, specie quelle che non hanno e potrebbero non avere mai un team dedicato alla sicurezza digitale.

Al portale si accede in maniera completamente libera: gli organizzatori hanno scelto di annullare la possibile barriera che può costituire la richiesta di registrazione e identificazione.

Le prospettive future di Cyber Secure City

Il primo obiettivo è far conoscere l’iniziativa. Il Comune di Milano e Milano Smart City Alliance stanno elaborando un programma editoriale e di comunicazione digitale e non solo. Il portale è stato lanciato il 27 settembre 2023, con il comunicato stampa: Trasformazione digitale. Sicurezza informatica, nasce il portale “Cyber secure city” per cittadini, istituzioni e imprese, e subito proposto durante Milano Digital Week. Un piccolo contributo viene anche da articoli come questo, e da chi leggendolo vorrà diffonderlo.

Il Comune di Milano e l’alleanza hanno reso disponibile il portale, che nel tempo verrà ulteriormente arricchito di contenuti, per le altre pubbliche amministrazioni locali e nazionali. A titolo di aneddoto, molte delle organizzazioni di servizi digitali che abbiamo avuto occasione di interpellare nei giorni in cui scrivevamo questo articolo si sono dette interessate. Per come aderire, si veda in fondo a questo articolo.

Cyber Secure City dal punto di vista dei partner che hanno contribuito

A Cyber Secure City partecipano oggi quelli tra i membri della Milano Smart City Alliance che sono più attivi nel settore della sicurezza digitale e in particolare della formazione, molti con portafogli significativi di corsi:

  • Assolombarda oltre al ruolo di coordinamento del progetto contribuisce contenuti formativi attraverso la propria partecipazione ad ECOLE, la società consortile che unisce i centri di formazione degli enti confindustriali lombardi;
  • Accenture, una società mondiale di servizi digitali che ha adattato in Italia, per chi vive e lavora nel nostro paese, alcuni dei corsi realizzati per i collaboratori delle grandi imprese sue clienti. Per Accenture questa iniziativa contribuisce sia alla collaborazione consolidata con Assolombarda, di cui è socia, e con il Comune di Milano, sia a farla conoscere tra chi magari sta studiando e comunque vuole imparare a gestire meglio le proprie attività digitali, in modo che i più interessati abbiano l’occasione di contemplare una carriera con Accenture stessa, proprio nell’ambito della cybersicurezza dove tutti gli operatori grandi e piccoli sono sempre alla ricerca di talenti, anche da sviluppare.
  • Cisco, un produttore globale di hardware e software per le comunicazioni in rete e la sicurezza. Sono stati proprio loro a proporre questa specifica iniziativa all’alleanza e al Comune. Cisco ha proposto in particolare alcuni dei corsi introduttivi della sua Networking Academy, attiva ormai da 25 anni, che eroga corsi sia online, sia tramite centinaia di scuole, università e centri di formazione professionale (350 in Italia, con circa 1200 docenti abilitati). Per loro questa iniziativa è una componente rivolta ai cittadini del progetto Digitaliani, lanciato già nel 2016.
  • Fastweb, l’operatore di telecomunicazioni a banda larga nato proprio a Milano ormai decenni fa, che ha inserito sul portale i più rilevanti tra i corsi di Fastweb Digital Academy e comincia proprio con questa iniziativa il suo contributo a Milano Smart City Alliance. Anche per Fastweb i corsi di FDA costituiscono il punto di partenza per una formazione professionalizzante che, approfondita, può portare ad opportunità di formazione-lavoro interne o presso i partner di Fastweb in tutta Italia.
  • IBM, storico fornitore di soluzioni tecnologiche, ha messo a disposizione alcuni corsi del proprio programma SkillsBuild, attivo in 190 paesi e 19 lingue, compreso l’italiano, che si rivolge in particolare a persone senza esperienza precedente, con l’obiettivo di qualificarli per alcuni ruoli iniziali nelle professioni ICT già in sei mesi. Per questo collabora anche con numerose organizzazioni del terzo settore che si occupano della qualificazione di persone in condizioni di svantaggio e discriminazione. In Italia, grazie anche alla collaborazione in questo senso con ActionAid, Fondazione HumanAge e J.A., il 65% dei partecipanti sono donne.

I benefici principali cui queste aziende mirano sono naturalmente gli stessi attesi dal Comune di Milano:

  • aumentare la competenza base dei cittadini in ambito cyber security, per migliorare così l’economia del territorio milanese e lombardo, nel quale tutti i membri dell’alleanza sono radicati, e
  • avere una percezione della risposta delle comunità, con la quale migliorare l’iniziativa: quanti cittadini aderiranno, quali corsi sceglieranno e quali completeranno.

Un obiettivo importante e concreto a medio termine, in particolare per le organizzazioni che hanno un proprio portafoglio di corsi professionalizzanti, è quello di stimolare in chi accederà al portale Cyber Secure City l’interesse a una carriera STEM, sviluppando queste competenze a livello professionale. Naturalmente anche questo rappresenterà un beneficio per il Comune di Milano e tutte le pubbliche amministrazioni di altre località via via coinvolte nell’iniziativa. Per questo ci auguriamo che un’evoluzione del portale possa evidenziare ancora più facilmente, a chi supera un corso inserito in questi percorsi professionalizzanti, la possibilità di procedere lungo quel percorso e diventare un professionista della cybersicurezza.

È interessante notare che diversi partner dell’alleanza sono aperti alla possibilità dalla partecipazione a questa specifica iniziativa possano nascere altre prospettive di collaborazione tra loro. Qualcosa di simile era accaduto per esempio al lancio del progetto Digitaliani di Cisco citato prima: da quel progetto e da un’iniziativa parallela di Accenture, che le due imprese e il Comune scelsero di far confluire, nacque nel 2016 il progetto “safer Milano”.

Cyber Secure City nel contesto di Milano Smart City Alliance

Milano ha una tradizione di apertura e inclusività, almeno relativa, che fa evolvere e sviluppa da secoli. Questo richiede innovazione e trasformazione che la città da tempo stimola con progetti aperti alla comunità e a imprenditori interessati a contribuire pro bono. Grazie a questi progetti il Comune può offrire servizi di forte valore aggiunto a costi ridotti, facendo leva su quanto le imprese partner già hanno realizzato e possono mettere a disposizione.

Nel 2021 il Comune scelse di impegnarsi insieme a numerose città europee in un progetto per la realizzazione di “Smart Cities”: città più moderne, efficienti e vivibili per i cittadini grazie alla conoscenza, all’analisi e all’uso per le decisioni di dati digitali su tutte le attività delle infrastrutture e delle comunità cittadine.

Tra i progetti dell’alleanza oggi segnaliamo brevemente oltre a Cyber Secure City anche Data Driven City, per sviluppare un nuovo modello di condivisone di dati in tempo reale tra soggetti pubblici e privati basato sulla piattaforma Ecosistema Digitale Urbano, un’infrastruttura strategica sviluppata dall’amministrazione che consentirà di sviluppare nuovi servizi per i cittadini e stimolare l’open innovation e l’attrattività del territorio. Questo ed altri progetti potranno fare leva sul “Gemello digitale della città”, ovvero la riproduzione virtuale e tridimensionale della città di Milano che consentirà, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, di abilitare decisioni più rapide ed efficaci ed analisi predittive, partendo da conoscenze aggiornate e localizzate con precisione sul territorio, come lo stato di salute e di manutenzione degli alberi, o le dispersioni della rete idrica.

Cyber Secure City: un progetto aperto a tutti

Per concludere, ecco come partecipare a Cyber Secure City, che Milano Smart City Alliance e il Comune di Milano hanno messo a disposizione di tutti gli interessati:

Con lo sviluppo della trasformazione digitale italiana, l’accelerazione imposta dalla pandemia Covid-19, le risorse e i progetti del PNRR / Next Generation EU, e in particolare le nuove esigenze di sovranità sui dati che il Polo Strategico Nazionale e altri progetti promossi dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale cominciano a soddisfare, oggi sta arrivando nel cloud e integrandosi nell’economia digitale una nuova ondata di organizzazioni, pubbliche e private. Alcune sono grandi aziende che per scelta o vincoli regolamentari del proprio settore avevano rinviato o limitato l’adozione del cloud. Moltissime sono aziende medie, piccole e piccolissime che verso il cloud si sono comportate finora un po’ come noi cittadini: oscilliamo tra fascino e paura, facciamo mostra di indifferenza o scetticismo, lo adottiamo qua e là dove più ci fa comodo o ci pare utile scegliendo qualche applicazione che, praticamente sempre, è in cloud (navigatore, messaggi o appuntamenti per noi, CRM o gestione fatture elettroniche per le aziende, solo per fare qualche esempio).

Conclusioni

In questo mondo di piccolissime organizzazioni che affrontano le novità della tecnologia un po’ come chi legge e chi scrive queste pagine, iniziative come questa che nasce dal Comune di Milano o la Repubblica Digitale del Dipartimento per la Trasformazione Digitale sono strumenti preziosi. Se i membri della Milano Smart City Alliance e il Comune sono interessati soprattutto a come andrà nei prossimi mesi la prima, tutti noi potremo imparare da entrambe, e da tante come loro, come meglio sviluppare le competenze digitali delle comunità che animiamo, e costruire un modello di cittadinanza anche digitale adatto alla nostra vita di oggi.

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