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Palumbo (FdI): “Governo al lavoro sulla sicurezza dell’IA. Ecco i temi centrali”



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La sicurezza dell’intelligenza artificiale è una questione critica che richiede l’adozione di misure adeguate per proteggere i sistemi da attacchi informatici e altre minacce: le strategie del Governo e l’importanza dell’equilibrio tra innovazione e sicurezza

Pubblicato il 27 nov 2023

Flavio Palumbo

Technical Project Manager Presidenza Del Consiglio



intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è ormai una realtà consolidata nel nostro quotidiano e l’Italia non fa eccezione, con il Governo che ha già delineato strategie precise per il suo impiego. Ma come ogni tecnologia emergente, l’IA porta con sé importanti questioni di sicurezza.

La sua applicazione alle reti IP, ad esempio, sta rivelando benefici significativi in termini di protezione delle infrastrutture digitali, ma non è esente da sfide e problemi ancora aperti.

Il futuro della sicurezza nell’IA rappresenta dunque un terreno di confronto cruciale per tutti gli attori coinvolti: saranno necessarie soluzioni innovative, ma senza mai perdere di vista l’equilibrio tra progresso tecnologico e tutela delle informazioni.

IA: la strategia del Governo

Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza dello sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI), definendola come “la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest’epoca”. Ha evidenziato che l’AI può portare grandi opportunità in molti campi, ma anche enormi rischi, come meccanismi decisionali opachi, discriminazioni, intrusioni nella nostra vita privata e potenziali atti criminali.

Meloni ha annunciato che l’intelligenza artificiale è tra le “priorità strategiche” dell’agenda del governo italiano. Il governo sta lavorando per “completare il Piano strategico nazionale per l’IA”. Inoltre, ha istituito comitati per studiare l’impatto dell’AI nei vari settori.

Durante l’AI Safety Summit, una conferenza internazionale sull’AI che si svolge a Bletchley Park, Meloni ha sottolineato la necessità di un quadro normativo adeguato e condiviso, coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato. Ha sottolineato l’importanza di garantire delle barriere etiche all’IA e di evitare che il progresso metta a repentaglio il principio stesso della centralità dell’uomo nella nostra società.

Inoltre, Meloni ha annunciato che durante il G7 terremo a Roma una Conferenza internazionale su Intelligenza Artificiale e Lavoro. L’obiettivo è garantire un’IA che promuova lo sviluppo e l’inclusione invece che la disoccupazione e l’emarginazione.

Alessio Butti, Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale (AI) per lo sviluppo dell’economia digitale. Ha annunciato la creazione di un Comitato di Coordinamento per l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il Comitato, composto da 13 esperti, avrà il compito di studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale sullo sviluppo dell’economia digitale e stilare il piano strategico italiano.

Butti ha anche annunciato la creazione di un fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore dell’AI. Ha affermato che “L’Italia dovrà mobilitare tutte le energie possibili per cominciare a essere un Paese che fa, e non solo usa, l’intelligenza artificiale. E per questo serve una politica industriale”.

Inoltre, Butti ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra il livello centrale e locale, e tra imprese e università, nel dialogo sull’utilizzo dell’AI. Ha anche annunciato che l’Italia, in vista della presidenza del G7, vuole assumere un ruolo di primo piano in materia di IA e transizione tecnologica.

La sicurezza dell’IA: un problema complesso

La sicurezza dell’intelligenza artificiale è una questione critica che richiede l’adozione di misure adeguate per proteggere i sistemi di IA da attacchi informatici e altre minacce.

Le applicazioni che utilizzano l’IA possono essere ingannate da esempi avversari, creando confusione nelle decisioni del modello. La sanitizzazione dell’input può aiutare filtrando gli input improbabili prima che vengano forniti al modello. Inoltre, dobbiamo iniziare a pensare ai modelli e ai dati di addestramento che inseriamo in essi come potenziali violazioni della sicurezza.

Mantenere i protocolli di sicurezza più rigorosi possibili in tutto l’ambiente gestione dei dati. Assicurarsi che tutti i record di tutte le operazioni eseguite dall’IA siano registrati e inseriti in un percorso di audit. Implementare un forte controllo degli accessi e dell’autenticazione al massimo livello possibile.

In sintesi, la protezione dell’IA è un problema complesso che richiede l’adozione di misure adeguate a proteggere i sistemi di IA da attacchi informatici e altre minacce. La sanitizzazione e/o certificazione dell’input può aiutare a filtrare gli input improbabili prima che vengano forniti al modello. Inoltre, è importante mantenere i protocolli di sicurezza più rigorosi possibili ivi compresi gli addetti che dovranno soddisfare requisiti di integrità

Si devono registrare tutti i record di tutte le operazioni eseguite dall’IA e implementare un forte controllo degli accessi e dell’autenticazione biometrica.

Sicurezza nelle reti IP

L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più importante per le reti di telecomunicazioni, ma presenta anche una serie di rischi per la sicurezza, tra cui la minaccia di attacchi informatici, la perdita di dati e la violazione della privacy. L’IA gioca un ruolo cruciale nell’aumentare la sicurezza delle reti di telecomunicazioni identificando potenziali minacce, analizzando schemi e prevenendo violazioni della sicurezza. Attraverso algoritmi di apprendimento automatico, i fornitori di servizi di telecomunicazioni (ISP)possono rilevare in modo proattivo anomalie e proteggere le loro reti da attività dannose .

L’IA gioca un ruolo cruciale nell’aumentare la sicurezza delle reti di telecomunicazioni identificando potenziali minacce, analizzando schemi e prevenendo violazioni della sicurezza. Attraverso algoritmi di apprendimento automatico, si possono rilevare in modo proattivo anomalie e proteggere le reti da attività dannose andando a qualificare l’evento di volta in volta così da azzerare i tempi d’ intervento reattivo.

Esistono già oggi prodotti di Networking che adottano il machine learning diventando così perfettamente in grado di soddisfare i parametri di esercizio e manutenzione delle reti in tecnologia IP e fornendo stime capacitive esatte alle Ingegnerie per la progettazione continua del capacity planning e dei nuovi servizi.

La sicurezza che verrà

I ricercatori dell’Università di Oxford stanno avvertendo del pericolo di una intelligenza artificiale avanzata che supera la potenza umana. Gli scienziati chiedono di fatto una regolamentazione per proteggere la società dagli algoritmi avanzati. L’IA avanzata ad esempio può lavorare con la “teoria dei giochi” in modo che rimanga un passo avanti agli sforzi per porre fine al suo potere eludendo così ogni forma di controllo umano.

Inoltre un qualsiasi algoritmo che cerchi di garantire che una IA autonoma e super Intelligente non possa danneggiare le persone deve prima simulare il comportamento della stessa per prevedere le potenziali conseguenze delle sue azioni. In sintesi, un IA avanzata potrà costituire una minaccia per la società se non viene regolamentata adeguatamente già oggi.

Conclusioni

La strategia del Governo italiano è chiara nel suo insieme ed è volta a tracciare un percorso tecnico e politico di rilievo ma anche etico questo per consentire che gli impatti del mondo del lavoro ancorché nell’intrattenimento e nella cultura siano coerenti con l’uomo al centro del cambiamento.

Il Governo italiano ha anche stupito in positivo gli analisti del settore informatico ed economico per la rapidità di azione e per l’estrema chiarezza sui contenuti ritenuti fondamentali per dare benefici al sistema paese sfatando così i pregiudizi che sempre ci sono da parte della società civile nei confronti della politica.

Ma un pilastro imprescindibile sarà la sicurezza intrinseca ed estrinseca dell’intero ecosistema IA tramite la quale l’uomo seppure centrale avrà accesso intermediato a tutto ciò che lo circonda sia esso reale o virtuale.

E si ha come la sensazione di essersi già addentrati in un mondo affascinante quanto oscuro che all’occorrenza potrà sostituire il pensiero al pensare e che queste poche righe sul tema siano obsolete ancor prima di essere lette.

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