La Twin Transition, ovvero la duplice transizione digitale e verde, rappresenta al contempo una sfida e un’opportunità per le aziende e l’intero sistema economico.
In un contesto globale in continua evoluzione, le imprese sono chiamate a ridefinire i propri modelli di business, inserendo al centro della propria strategia l’innovazione sostenibile e l’integrazione delle nuove tecnologie digitali.
Il Consorzio Universitario per l’Economia Industriale e Manageriale (CUEIM) si pone come attore centrale in questo processo, offrendo supporto strategico e operativo alle imprese nel percorso verso la Twin Transition. Numerosi sono i progetti già avviati in questa direzione, con l’obiettivo di tradurre gli output in risultati concreti e duraturi.
Twin Transition: due sfide, una soluzione
In un’epoca in cui la trasformazione è la parola d’ordine, non possiamo ignorare il concetto di “Twin Transition” o “doppia transizione.” Questo termine si riferisce alla sfida senza precedenti che le economie e le imprese stanno affrontando nel XXI secolo: la transizione ecologica e la transizione digitale.
Questi due fenomeni complessi rappresentano un’opportunità per rafforzare la nostra base industriale e il nostro potenziale di innovazione, come sottolineato da Ursula von Der Leyen. Ma cosa significa esattamente questa Twin Transition e come possiamo realizzarla?
Obbiettivi della doppia transizione ecologica e digitale
La Twin Transition è una sfida che coinvolge due processi interconnessi ma distinti: la transizione ecologica e la transizione digitale. La transizione ecologica è alimentata dalla crescente consapevolezza dell’impatto negativo delle attività umane sull’ambiente. Il suo obiettivo principale è ridurre le emissioni di gas serra, promuovere l’uso di energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e adottare pratiche sostenibili in vari settori industriali. In breve, mira a mitigare i cambiamenti climatici e a proteggere il nostro pianeta.
Dall’altro lato, la transizione digitale è guidata dall’accelerazione dell’innovazione tecnologica, dall’adozione diffusa delle tecnologie dell’informazione e dalla digitalizzazione delle attività umane. Questo processo trasforma radicalmente la produzione, la distribuzione, i servizi e la vita quotidiana attraverso l’automazione, l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e altre tecnologie avanzate. La digitalizzazione crea nuove opportunità economiche, ma comporta anche sfide in termini di occupazione, privacy e sicurezza dei dati.
La doppia transizione è un concetto chiave perché questi due processi interagiscono sempre più reciprocamente. Ad esempio, la tecnologia digitale può essere utilizzata per monitorare e ottimizzare l’efficienza energetica in edifici e impianti industriali, contribuendo così alla transizione ecologica. Allo stesso modo, la transizione ecologica può creare nuove opportunità per l’innovazione digitale nel settore delle energie rinnovabili e delle soluzioni sostenibili.
Una roadmap per la Twin Transition
La realizzazione di questo nuovo paradigma richiede un approccio olistico e sinergico che coinvolga le istituzioni, il mondo della ricerca, le imprese e la società civile. Ecco alcune strategie concrete per affrontare con successo questa sfida:
Politiche di sostenibilità e regolamentazioni ambientali
I policy makers possono promuovere la transizione ecologica attraverso politiche di sostenibilità e incentivi fiscali per le energie rinnovabili.
Incentivi all’innovazione tecnologica
Le politiche pubbliche possono promuovere la transizione digitale attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, l’istruzione tecnologica e l’istituzione di ecosistemi di innovazione.
Collaborazione pubblico-privato
La collaborazione tra il settore pubblico e privato è essenziale per una doppia transizione di successo. Gli accordi di collaborazione possono facilitare la condivisione delle risorse e la creazione di progetti congiunti.
Educazione e formazione
È importante formare il personale, i manager e gli imprenditori affinché acquisiscano le competenze necessarie per affrontare le sfide della Twin Transition. Programmi di formazione, reskilling e upskilling e riqualificazione possono svolgere un ruolo chiave.
Investimenti sostenibili
Gli investimenti finanziari possono accelerare la transizione, contribuendo a sviluppare progetti sostenibili e tecnologie innovative.
Ricerca e sviluppo congiunto
Le imprese possono collaborare su progetti di ricerca e sviluppo per creare soluzioni che coniughino la transizione ecologica con quella digitale.
Adozione di tecnologie sostenibili
Le imprese possono adottare tecnologie sostenibili, come l’energia solare e l’energia eolica, contribuendo direttamente alla transizione ecologica.
Misure di efficienza energetica
L’ottimizzazione dell’uso dell’energia e l’adozione di pratiche a basso consumo energetico possono aiutare le imprese a ridurre i costi e le emissioni di carbonio.
Sensibilizzazione e partecipazione pubblica
Creare consapevolezza nella società civile in relazione ai benefici che la Twin Transition può promuovere attraverso il sostegno e l’adozione di comportamenti sostenibili e tecnologie digitali.
Monitoraggio e reporting
Le imprese hanno la possibilità di monitorare e rendere pubblici i propri progressi nella transizione attraverso indicatori e relazioni di sostenibilità e rapporti sulla trasformazione digitale.
Il ruolo del CUEIM nella Twin Transition
Il CUEIM, Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale, è un network aperto e un punto di riferimento per affrontare le sfide della transizione tecnologica e ambientale. Si tratta di una rete accademica di competenze per un futuro sostenibile, che pone la managerialità e l’impresa al centro del nostro focus. Siamo aggregatori di know-how e connettiamo conoscenze e competenze al fine di conseguire risultati concreti per le imprese e la società civile. Inoltre, il CUEIM contribuisce a sviluppare la Terza Missione[1], a cui sono chiamati gli Atenei associati, ovvero favorisce l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza scientifica per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società attraverso progetti e attività di ricerca e innovazione.
Il lavoro di questo Consorzio di 27 università – 26 italiane più una spagnola – si basa sulla cultura della sostenibilità e sull’innovazione. Rappresenta un ponte tra istituzioni, ricerca, industria e società civile, seguendo il modello della Quadrupla Elica. Utilizzando nuove tecnologie e soluzioni digitali, promuove l’interazione tra tutti gli attori coinvolti nel processo di sviluppo sostenibile, creando nuove opportunità e contribuendo a una trasformazione culturale di successo.
L’impresa ‘for good’: innovazione sostenibile dal territorio
Il centenario del CNR ha rappresentato un’opportunità unica per dialogare su tanti aspetti e per tracciare un percorso che metta al centro l’impresa “for good”. Il CUEIM è parte integrante di progetti importanti, come il progetto finanziato dal MASE sulla cultura e formazione per un futuro sostenibile e la Casa delle Tecnologie Emergenti Sicura 5G dell’ Aquila finanziata dal MIMIT. L’ obbiettivo progettuale è lavorare insieme con tutti gli attori coinvolti per affrontare le sfide globali e costruire un futuro migliore per tutti.
La Twin Transition è una sfida, ma è anche una straordinaria opportunità. Unendo le forze e agendo in modo sinergico, si può infatti costruire un futuro in cui la sostenibilità ambientale e l’innovazione digitale lavorano insieme per migliorare la qualità della vita, ridurre l’impatto ambientale e promuovere la prosperità economica. Il CUEIM e tutte le realtà con cui esso collabora sono pronti ad accogliere questa sfida e a realizzare il potenziale della doppia transizione.
Nucleo tematico fondamentale del dibattito è l’impresa for good, un’impresa cioè che può assumere il ruolo di attivatore in un territorio per quel che riguarda l’innovazione sostenibile. Un’impresa, perciò, non solo in armonia con il territorio, ma che proprio a partire da questa visione armonica riesca ad agire virtuosamente su di esso in relazione all’innovazione sostenibile. L’approccio del CUEIM gravita e vive attorno al concetto di impresa for good.
Non solo: la cosa più importante consiste proprio nel dialogo tra tutte le componenti, dal momento che una community multiattoriale permette di capitalizzare e valorizzare tutto il lavoro messo in campo, lavorando in linea con gli obiettivi di policies, quali ad esempio l’ Agenda 2030, il Piano Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e le Smart Specialization Strategies; oltre che sinergicamente con processi già in atto e realtà operative quali la CTE Sicura, il progetto finanziato dal MASE su cultura e formazione per un futuro sostenibile, che vede il CUEIM protagonista, l’ecosistema Vitality.
Il cammino percorso fino a qui è stato reso possibile dal lavoro quotidiano del Team di ricerca CUEIM, grazie al supporto istituzionale di tre ministeri, MUR, MASE, MIMIT, dalla forte motivazione dei Partners della CTE, quali: il Comune dell’Aquila (Soggetto Promotore), l’Università degli Studi dell’Aquila, il GSSI-Gran Sasso Science Institute, ZIRC-ZTE Italia Innovation and Research Centre, il CUEIM-Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale, l’ICT-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione, dalla fondamentale collaborazione sinergica con gli altri attori del network come Wind Tre, i competence centers e Invitalia.
Note
[1] 1 Per Terza Missione si intende l’insieme delle attività con le quali le Università entrano in interazione diretta con la società, affiancando le missioni tradizionali di insegnamento (prima missione), che si basa sulla interazione con gli studenti) e di ricerca (seconda mission, in interazione prevalentemente con le comunità scientifiche o dei pari).