digitale e mobilità

Gestire meglio il traffico grazie allo scambio dati: il progetto Tangent



Indirizzo copiato

Il progetto di ricerca Tangent ha definito regole e ruoli per la condivisione di dati di mobilità per abilitare la realizzazione e sperimentazione di nuovi strumenti per l’ottimizzazione delle operazioni di gestione del traffico stradale

Pubblicato il 15 gen 2024

Marco Comerio

Mobility Research Leader di Cefriel



La sfida delle smart road per la smart mobility

Garantire differenti tipologie di servizi di mobilità è una delle condizioni per la partecipazione di tutte le persone a una società inclusiva. Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo della disponibilità di servizi di mobilità grazie alla maggior diffusione della micro-mobilità e della mobilità condivisa.

Se, da un lato, questa nuova offerta di servizi supporta l’inclusività delle persone, dall’altro, l’utilizzo di servizi di mobilità eterogenei rende la gestione del traffico una sfida più complessa da superare. La gestione del traffico deve passare dalla tradizionale gestione dei volumi di veicoli sulle nostre strade alla gestione della rete delle diverse tipologie di veicoli in circolazione.

Il progetto TANGENT per una nuova gestione del traffico stradale

Il progetto di ricerca europeo TANGENT sta sviluppando nuovi strumenti per l’ottimizzazione delle operazioni di gestione del traffico, elaborando dati forniti dagli operatori dei servizi di mobilità, acquisiti da sensori distribuiti sul territorio e generati da utenti e veicoli.

Gli strumenti definiti da TANGENT hanno l’obiettivo di migliorare sia la gestione del traffico in tempo reale che quella predittiva, fornendo informazioni chiare e puntuali alle autorità dei trasporti per supportarli nelle decisioni da prendere e nei piani da attuare per risolvere un ingorgo stradale o per pianificare al meglio la mobilità durante un grande evento.

TANGENT sta sperimentando questi strumenti in quattro città pilota (Atene, Greater Manchester, Lisbona e Rennes) con l’obiettivo di supportare una gestione del traffico più efficiente in termini di riduzione della congestione, riduzione delle emissioni di CO2 ed aumento della sicurezza.

Le sfide relative alla gestione dei dati

Per abilitare lo sviluppo e la sperimentazione dei nuovi strumenti per la gestione del traffico sono necessarie diverse tipologie di dati. Cefriel partecipa al progetto TANGENT per abilitare un’efficace condivisione dei dati tra i diversi enti coinvolti nel progetto (operatori di trasporto, municipalità, gestori del traffico, università e centri di ricerca) e il loro corretto utilizzo.

Come mostrato in figura, le sfide affrontate sono state varie. Ciascuna sfida è caratterizzata da una esigenza pratica:

  • localizzare i dati, ovvero chiedersi: Quali dati sono disponibili e dove? Spesso le sorgenti di dati necessarie non sono facili da individuare perché le loro descrizioni sono incomplete e di difficile interpretazione. In questo caso, si ha un problema a livello di metadati.
  • Accedere ai dati: Come posso accedere ai dati? L’accesso ai dati può avvenire mediante differenti soluzioni software e può richiedere meccanismi di autenticazione e autorizzazione che spesso non sono semplici da comprendere ed utilizzare.
  • Armonizzare i dati: Come posso rendere i dati confrontabili e utilizzabili congiuntamente? I dati provengono da sorgenti differenti e per questo motivo risultano spesso eterogenei sia nel formato che nei modelli adottati per formalizzarne il contenuto. Occorre armonizzarli per renderli confrontabili e utilizzabili congiuntamente.
  • Integrare i dati: Come posso “fondere” i miei dati e migliorarne la qualità? I dati, provenendo da diverse sorgenti, possono presentare duplicazioni, inconsistenze e disomogeneità (come, per esempio, l’utilizzo di diverse unità di misura). Per integrarli occorre identificare correlazioni e spesso applicare tecniche per il miglioramento della qualità dei dati.
  • Estrarre i dati: Come posso fornire accesso a specifiche parti dei dati? Gli utenti hanno bisogno di accedere a specifiche parti dei dati e potenzialmente anche a specifiche versioni (dati in tempo reale o dati storici). E’ necessario, quindi, definire soluzioni software specifiche per soddisfare le varie esigenze progettuali.

Cosa ha definito TANGENT per facilitare il superamento di queste sfide

TANGENT si è posto l’obiettivo di definire le regole e i ruoli dei vari attori coinvolti nello scambio e nell’utilizzo di dati necessari per le attività di progetto. Tale insieme di regole e ruoli è stato denominato “TANGENT data governance model”.

La metodologia usata da TANGENT per definire il modello ha previsto due attività propedeutiche: analisi degli attuali modelli di governance per lo scambio dati utilizzati in progettualità relative al settore della mobilità al fine di individuare best practice e discussione di queste ultime durante workshop con autorità, operatori e ricercatori coinvolti nelle attività delle quattro città pilota del progetto.    

Le best practice emerse dalle attività propedeutiche che hanno guidato la definizione del TANGENT data governance model sono state:

  • definizione di un catalogo digitale per supportare la condivisione dei dati. Ciascuna sorgente dati deve essere descritta mediante metadati che consentano di acquisire conoscenza sul contenuto dei dati disponibili e sul loro potenziale riuso.
  • definizione di regole per la pubblicazione delle sorgenti dati nel catalogo digitale e concessione di accesso agli utenti richiedenti.
  • definizione di regole per governare correttamente le attività di manipolazione dei dati (per esempio, l’armonizzazione ed integrazione) e per abilitarne il riuso.

Quali sono gli aspetti principali del TANGENT data governance model

I ricercatori di Cefriel, considerando i risultati delle attività propedeutiche, hanno definito il TANGENT data governance model partendo dai seguenti requisiti indispensabili per una data governance efficiente: la data governance ha diversi obiettivi, deve prevedere la gestione di differenti tipologie di sorgenti dati, deve prevedere l’utilizzo di diversi strumenti e tecnologie per gestire i dati, si rivolge a diversi processi di gestione dei dati e coinvolge diverse persone con differenti ruoli e conregole differenti nella gestione di ciascun processo.

Ad esempio, per governare il processo di condivisione dei dati tra i diversi enti coinvolti nel progetto, il modello definisce le regole per la pubblicazione dei dati nel catalogo condiviso specificando chi le deve applicare e da chi debbano essere verificate.

Gli aspetti relativi allo scambio dati più complessi da affrontare e regolamentare

Nonostante sia riconosciuta l’importanza della condivisione dei dati per abilitare una miglior gestione del traffico, ci sono alcuni aspetti che risultano particolarmente complicati da gestire:

  • Accesso a dati business-critical: alcuni dati sono considerati estremamente rilevanti per il business di un’azienda e quindi la loro condivisione, manipolazione e riuso devono essere regolamentati con particolare attenzione. Nel progetto TANGENT sono stati definiti specifici accordi (per esempio, NDA) tra il fornitore e l’utilizzatore di questa tipologia di dati.
  • Mancanza di dati storici: i dati storici relativi, ad esempio, al traffico stradale o all’affluenza dei mezzi pubblici sono fondamentali per la gestione predittiva del traffico. Spesso, però, questi dati non sono disponibili. Il progetto TANGENT ha risolto il problema definendo servizi per la raccolta dei dati in tempo reale per creare collezioni di dati storici.
  • Disponibilità di dati eterogenei: spesso i dati sono eterogenei sia nel formato che nei modelli adottati per formalizzarne il contenuto. TANGENT ha definito un’apposita soluzione per l’armonizzazione dei dati per renderli confrontabili ed utilizzabili congiuntamente.

Una efficace strategia di data governance, come quella definita da TANGENT, può facilitare la condivisione e il riuso dei dati e abilitare la creazione di nuovi strumenti per l’ottimizzazione delle operazioni di gestione del traffico. Tramite semplici regole e accordi sui dati è, infatti, possibile abilitare un miglioramento sia nella gestione del traffico in tempo reale che nella pianificazione della mobilità in vista di un grande evento, il tutto con il fine di ridurre la congestione stradale e l’inquinamento e aumentare la nostra sicurezza.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati