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Telemedicina e AI, l’Agenzia Nazionale per la Sanità Digitale guida il cambiamento



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La digitalizzazione costituisce un passaggio inevitabile e un un’opportunità per il nostro sistema sanitario nazionale, ma allo stesso tempo, essa comporta un necessario adeguamento dei modelli organizzativi e dovrà essere accompagnata ad un processo di informazione e formazione. Fondamentale in tutti questi passaggi, il ruolo dell’Agenzia Nazionale per la Sanità Digitale

Pubblicato il 22 gen 2024

Alice Borghini

dirigente della Unità di Progetto di Telemedicina, Agenas

Mimma Cosentino

Health Economist presso Agenas

Domenico Mantoan

direttore generale Agenas

Giulio Siccardi

direttore UOC Sistemi Informativi di Agenas



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L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), nell’ambito delle funzioni previste dalla Legge 28 marzo 2022 n. 25, con la quale assume anche il ruolo di Agenzia Nazionale per la Sanità Digitale (ASD), è impegnata a garantire omogeneità a livello nazionale ed efficienza nell’attuazione delle politiche di digitalizzazione del settore sanitario, attraverso l’implementazione di nuovi modelli organizzativi improntati all’utilizzo di soluzioni in grado di erogare servizi di telemedicina.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la sanità digitale

Nello specifico, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto un finanziamento per la sanità digitale pari a circa 3 miliardi di euro, così distribuiti: 1,3 miliardi per il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), 1,5 miliardi per la Telemedicina[1] e 0,2 miliardi per altri investimenti, quali lo sviluppo e l’adozione di nuovi flussi informativi nazionali (Ospedali di Comunità, Consultori Familiari, etc.), lo sviluppo di software per facilitare l’interoperabilità semantica, il rafforzamento della raccolta, elaborazione e produzione di dati a livello locale, il rafforzamento delle infrastrutture e degli strumenti di analisi dei dati a livello del Ministero della Salute e lo sviluppo di una Piattaforma di diffusione della telemedicina.

Il 31 dicembre 2021, AGENAS viene identificata Amministrazione attuatrice mediante un accordo siglato con il Ministero della Salute e il Dipartimento per la trasformazione digitale, per la realizzazione dei seguenti investimenti, ricompresi nella Missione 6 Componente 1 (M6C1) del PNRR: Portale della Trasparenza, Progetto Pilota Intelligenza Artificiale, Telemedicina (di cui, la Piattaforma Nazionale di Telemedicina e i Servizi di Telemedicina).

Tali investimenti, parte della M6C1 del PNRR, si inseriscono nel quadro normativo della riforma dell’assistenza territoriale approvata con il Decreto Ministeriale n. 77 del 23 maggio 2022 che definisce nuovi modelli e standard per lo sviluppo dei servizi sanitari e sociosanitari, nell’ambito di un progetto unitario nazionale di riforma dell’assistenza sul territorio che integra il digitale.

La Piattaforma Nazionale di Telemedicina: obiettivi e funzioni

A tal proposito, la Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT) è stata pensata con l’obiettivo di favorire l’implementazione omogenea dei percorsi di telemedicina su tutto il territorio nazionale, facilitando la presa in carico da parte delle cure territoriali. La piattaforma andrà ad ampliare i servizi già attivi, colmare il divario tra le disparità territoriali e offrirà maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali, migliorando la qualità clinica e l’accessibilità ai servizi sanitari dei pazienti. La PNT è un’infrastruttura nazionale in grado di monitorare che l’erogazione dei servizi sanitari attraverso la telemedicina avvenga in modo equo, uniforme e nel rispetto degli standard tecnologici e di qualità su tutto il territorio nazionale. Tale modalità di erogazione dei servizi sanitari è da intendersi come integrativa alla modalità classica in presenza e, in coerenza con le esigenze cliniche dell’assistito, potrà essere utilizzata all’interno dei servizi sanitari regionali lungo tutto il percorso di cura, con particolare attenzione ai pazienti cronici: pazienti diabetici, pazienti oncologici, pazienti neurologici, pazienti cardiologici, pazienti con patologia respiratoria.

La PNT, che svolgerà funzioni di governance dei Servizi di Telemedicina erogati a livello regionale e aziendale, dovrà, inoltre, essere integrata con l’Ecosistema Dati Sanitari (EDS) e il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Infatti, le piattaforme FSE e di Telemedicina saranno mutuamente connessee concorreranno nel realizzare processi clinici, di governo tecnologico, di raccolta dati e messa a disposizione di servizi verso utenti e professionisti.

Le funzioni core della PNT

Le funzioni core della PNT, denominate servizi abilitanti, sono:

  • Governo e validazione delle soluzioni di telemedicina, che verifica la corrispondenza a standard tecnici, organizzativi e funzionali, nel rispetto delle diversità e specificità territoriali;
  • Motore di Workflow, che permette la corretta implementazione e gestione dei processi afferenti ai servizi abilitanti;
  • Business Glossary, che permette di definire uno scambio di dati e informazioni in modo uniforme e coerente nei diversi contesti locali che adottano la Piattaforma;
  • Cruscotto di governo, che assicura uno sviluppo omogeneo su tutto il territorio nazionale e permette di monitorare l’attuazione e misurare i reali benefici e risultati conseguiti.

L’implementazione dei servizi di telemedicina nelle regioni italiane

AGENAS, in qualità di Amministrazione attuatrice, ha pubblicato il 16 marzo 2022 l’avviso per la definizione della Piattaforma Nazionale di Telemedicina. L’8 marzo 2023 si è conclusa la procedura per l’affidamento della concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dei servizi abilitantidella PNT. Il 30 novembre 2023 è stata conclusa la verifica di conformità della PNT. Ad oggi, si è nella fase di avvio e consolidamento.

I due Decreti Interministeriali

Con riferimento all’investimento sui servizi di telemedicina, sono stati emanati due Decreti Interministeriali: il Decreto 21 settembre 2022, relativo alla definizione dei requisiti tecnologici e funzionali dei servizi di telemedicina, e il Decreto 30 settembre 2022, relativo alle procedure di selezione delle soluzioni di telemedicina e diffusione sul territorio nazionale, nonché ai meccanismi di valutazione delle proposte di fabbisogno regionale per i servizi minimi di telemedicina e l’adozione delle Linee di indirizzo per i servizi di telemedicina. L’obiettivo del sub-investimento è quello di costituire un’infrastruttura regionale di telemedicina, unica a livello regionale, interoperabile con le infrastrutture delle altre regioni attraverso l’integrazione con la PNT. Specificatamente, ai sensi del D.M. 30 settembre 2022, i Servizi di Telemedicina regionali verranno realizzati e acquisiti attraverso le gare delle regioni capofila, Lombardia e Puglia. Tali gare sono state avviate a seguito della raccolta del fabbisognoda partedi tutte le Regioni e PP.AA., per mezzo di una procedura informatizzata coordinata da AGENAS. Infine, ogni Regione/P.A. ha provveduto a deliberare il proprio Piano Operativo e Modello Organizzativo in materia di servizi di telemedicina.

I servizi minimi di telemedicina e gli strumenti per erogarli

I servizi minimi di telemedicina definiti dagli Allegati del Decreto 30 settembre 2022 sono la Televisita, il Teleconsulto/Teleconsulenza, la Teleassistenza e il Telemonitoraggio. Inoltre, i citati allegati forniscono gli indirizzi per l’elaborazione di progettualità regionali, con riferimento a specifiche aree cliniche e bisogni di salute a cui indirizzare prioritariamente i servizi di telemonitoraggio/telecontrollo: pazienti con patologia neurologica, pazienti con patologia cardiovascolare, pazienti con patologia pneumologica, pazienti con patologia diabetica, pazienti con patologia oncologica.

Attraverso l’impianto definito dalla normativa, anche in qualità di Agenzia per la Sanità Digitale, AGENAS definisce linee guida di interoperabilità e assicura che tali servizi vengano erogati attraverso strumenti software, infrastrutture tecnologiche e postazioni di telemedicina che rispettino tali linee guida e standard di qualità. Successivi fondi verranno destinati anche all’acquisto di dispositivi medici necessari all’erogazione del telemonitoraggio. Il modello descritto sarà attivo a partire dalla seconda metà del 2024.

Gli strumenti di sanità digitale e di telemedicina diventano così il mezzo per rafforzare la rete definita nel modello organizzativo definito nel DM77/2022: i vari centri saranno collegati tra loro e con centrali operative territoriali e al fine di promuovere e rafforzare tale modello è in corso un percorso di informazione e formazione sui nuovi modelli di cura che non possono prescindere da servizi e processi integrati con il digitale, il quale li rende più efficaci ed efficienti e modellati sulle esigenze dei vari attori che operano nel settore, in primis operatori sanitari, cittadini/pazienti.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’assistenza primaria

L’altra sfida in termini di digitalizzazione che il nostro SSN dovrà affrontare è quella relativa all’utilizzo di strumenti basati sull’intelligenza artificiale (IA), in tal senso AGENAS, sta realizzando una piattaforma che si basa su strumenti di intelligenza artificiale per supportare nell’attività di diagnosi e cura i professionisti sanitari impegnati nell’assistenza primaria e favorire la fruizione dei servizi di assistenza primaria delle Case della Comunità da parte dell’utenza.

Per l’attuazione di questa progettualità è stato indetto un avviso di dialogo competitivo il 21 ottobre 2022, allo scopo di selezionare l’operatore idoneo a procedere alla progettazione, sviluppo, installazione, sperimentazione, diffusione e conduzione di una piattaforma informatica che eroghi servizi digitali. Inoltre, in data 12 dicembre 2023, è stata avviata la fase finale della procedura per l’affidamento del contratto.

I soggetti destinati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale a supporto delle cure primarie saranno sia i professionisti sanitari (medici nel ruolo unico di assistenza primaria e infermieri di famiglia o comunità) sia gli assistiti.

Infatti, attraverso l’IA sarà possibile l’individuazione automatizzata di situazioni da sorvegliare e i professionisti sanitari potranno ricevere suggerimenti clinici e supporto nell’attività diagnostica e di cura. Sarà, altresì, possibile la personalizzazione dei percorsi di cura sulla base della stratificazione della popolazione assistita e generazione di alert. Con l’IA, inoltre, sarà previsto il monitoraggio degli assistiti mediante un cruscotto di indicatori, consultabile anche dall’assistito. Gli assistiti, infine, potranno ricevere “promemoria” – per agevolare l’aderenza terapeutica – o anche informazioni/comunicazioni da parte del SSN. Entro il 2025, è prevista la messa in atto del Progetto Pilota e dal 2026 è attesa la progressiva estensione del progetto sul territorio nazionale.

Il Portale per la Trasparenza e il diritto all’informazione sanitaria

Infine, AGENAS, con l’obiettivo di ridurre l’asimmetria informativa tra i diversi stakeholder del sistema sanitario e promuovere un consapevole e responsabile uso dei servizi sanitari da parte delle popolazione, è soggetto attuatore del nuovo progetto Portale per la Trasparenza che intende promuovere soluzioni tecnologiche innovative per il miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie e, al contempo, per incentivare l’accessibilità e la fruibilità dell’informazione sanitaria da parte dei cittadini in coerenza con quanto previsto dal Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005) e, in particolare, dall’art. 7 (“Diritto a servizi on-line semplici e integrati”) in cui si stabilisce che i sistemi informatici debbano fornire servizi e informazioni fruibili per gli utenti senza discriminazioni anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.

Conclusioni

La digitalizzazione del nostro SSN costituisce un passaggio inevitabile e un un’opportunità che non possiamo lasciar andare. Ma allo stesso tempo, essa comporterà un necessario adattamento degli attuali modelli organizzativi all’innovazione tecnologica e che dovrà essere accompagnata ad un processo di informazione e formazione che ci vede tutti coinvolti, sia come professionisti della salute che come utenti del SSN.

Note


[1]Rimodulazione del PNRR Italia approvata con parere positivo della Commissione Europea in data 24 novembre 2023 e successivamente confermata dall’Ecofin in data 8 dicembre 2023.

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