A seguito dell’annuncio di GPT-4o il GPT Store di OpenAI, lanciato il 10 gennaio, è stato aperto a tutti gli utenti ed non solo agli utenti del livello Plus del servizio. In questi mesi anche l’interfaccia dello store è stata migliorata e arricchita con informazioni preziose come, ad esempio, il numero di chat che gli utenti hanno avuto con un particolare assistente.
Questi assistenti specializzano le funzioni di GPT-4 ma soprattutto integrano naturalmente le capacità di ChatGPT con dati e servizi esterni divenendo di fatto la prima vetrina di servizi offerti attraverso una AI generativa. Questi assistenti offrono funzionalità uniche, come la trasformazione di foto in fumetti, la generazione di codice HTML da screenshot o l’organizzazione di un viaggio.
L’apertura del GPTs store di OpenAI a tutti gli utenti del servizio, inclusi gli utenti gratuiti, prosegue il cammino intrapreso dalla startup nel costruire un primo store di intelligenze artificiali basate sul modello GPT-4o che però accedono a fonti esterni e sono quindi in grado di offrire servizi di terze parti, divenendo sia una vetrina per organizzazioni che fornendo una nuova frontiera per l’erogazione di servizi agli utenti. L’interfaccia dello store ha poi superato alcune delle limitazioni iniziali come, ad esempio, la visualizzazione delle statistiche d’uso dei vari GPTs.
Creare GPTs: un breve riepilogo
Fin dal suo rilascio a novembre scorso la creazione di un assistente personalizzato basato su GPT-4 consente di personalizzare il comportamento di GPT non solo indicando un comportamento specifico nel prompt, ma anche fornendo informazioni specifiche che saranno utilizzate per definire il comportamento dell’assistente perché possa svolgere un compito specifico. Nella configurazione si possono specificare non solo i documenti contenenti la conoscenza da integrare, ma anche quali funzioni di GPT-4 sono incluse, inclusa la capacità di generare immagini e analizzare dati.
È anche possibile definire delle azioni esterne che di fatto sono la definizione di funzioni che GPT può invocare se necessario a partire dalla descrizione e dallo schema definito in formato JSON o YAML come si può vedere dalla seguente schermata. Ogni volta che il modello invoca l’azione di un servizio esterno all’utente il sistema chiede il consenso all’utente che può controllare le informazioni condivise col servizio esterno.
I GPTs hanno ache segnato l’abbandono dei “plugin”, il primo tentativo di OpenAI di integrare servizi esterni in ChatGPT, semplificando l’esperienza utente al prezzo di dover selezionare mediante l’avvio di una chat con quale servizio interagire attraverso l’AI. Con i plugin era invece possibile attivarne fino a tre ed era il modello a decidere se avvalersi o meno di un servizio esterno per rispondere.
I GPTs creati possono essere condivisi con tutti gli utenti del servizio, inclusi quelli che lo usano grautitamente, oppure pubblicati sul GPTs store solo a condizione di registrare la propria organizzazione e validare attraverso l’uso di record TXT nel DNS la propria appartenenza ad essa.
Lo store di GPTs
Per tutti gli utenti è disponibile nel menu di sinistra la funzione “Explore GPTs” che consente l’accesso allo store e quindi alla ricerca dei GPTs pubblici che si possono utilizzare senza particolari costi.
Lo store è diviso in sezioni per tipologia e la sezione dedicata ai GPTs promossi seguita da quelli popolari. La prima versione dello store è minimale e quando si seleziona un elemento, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, apre una nuova chat con il particolare GPTs scelto.
Esempi di GPTs
Ecco alcuni esempi di GPT che mi hanno colpito e che esemplificano le potenzialità di questo nuovo strumento destinato a cambiare il modo con cui fruiamo di servizi e interagiamo con le macchine.
Travel Planner
Travel Planner è un GPT che supporta l’organizzazione viaggi cercando anche le tariffe e le varie opzioni disponibili date poche informazioni. Se ad esempio chiediamo di organizzare un viaggio economico in Egitto di sette giorni ecco cosa otteniamo:
Dopo un dettagliato output ricco di dettagli e foto e commenti a proposito delle varie opzioni di spostamento e pernottamento viene generato un riepilogo con la sintesi dei costi e delle varie opzioni:
È ovviamente possibile interagire per cambiare l’intinerario o cercare tariffe specifiche in modo decisamente più versatile di come si fa su uno dei numerosi siti che offrono servizi analoghi. Sono già disponibili numerosi GPT dedicati al viaggiare, ma è solo questione di tempo e troveremo sicuramente brand blasonati come Expedia o Booking.
Photo Multiverse
Photo Multiverse, ad esempio, è un GPTs che consente di trasformare le foto caricate utilizzando DALL-E trasformandole in un fumetto o in altri modi:
Diagrammi con Show Me
Un plugin che mi aveva molto colpito, anche perché open source, era Show Me, è ora disponibile come GPTs e consente di costruire facilmente mappe concettuali che rappresentino informazioni di varia natura come ad esempio i percorsi di studio in Italia:
Il GPT di Wolfram
Degno di nota è come sempre il GPTs di Wolfram, capace di combinare l’immensa conoscenza matematico scientifica di Wolfram Alpha con l’interazione di GPT. Nel seguente esempio, dopo aver chiesto le equazioni del moto parabolico si è chiesto di visualizzare la traiettoria di un proiettile di un cannone di una nave con GPT che ha suggerito l’angolo e la sua velocità iniziale.
Screenshot to code GPT
È impossibile non menzionare “Screenshot to code” il GPTs capace di partire dall’immagine di un sito Web e produrne un HTML che approssima il layout usando HTML e la libreria di stili Tailwind CSS. Si tratta di una funzione molto utile ed è sicuramente un’applicazione impressionante anche se il risultato cattura solo in parte il layout come si può vedere dal confronto. Va detto che l’HTML generato è molto pulito e addirittura commentato, molto più di quello che ci si potrebbe aspettare dall’analisi di un’immagine di un sito Web.
Questi sono solo alcuni dei numerosi GPTs disponibili nello store e molti sono decisamente più di una semplice customizzazione di GPT. L’uso delle azioni poi consente di arricchire l’esperienza e dotare GPT di funzionalità molto utili come la creazione dei diagrammi.
È molto apprezzabile l’interfaccia grafica che chiede all’utente se autorizza l’invocazione di una funzione esterna prima di procedere, evitando trasmissione di dati a terzi senza il consenso dell’utente, e in ogni caso mostrando i dati trasmessi:
Ma sarà davvero lo store dell’AI?
In pochi mesi di esercizio e per la maggior parte del tempo accessibile solo agli utenti Plus del servizio, molti GPT hanno raggiunto numeri significativi. Un GPT come Write For Me disponibile dall’inizio ha avuto modo di accumulare oltre centomila valutazioni e oltre cinque milioni di chat, ma Veed che è stato rilasciato solo recentemente ha raccolto già 25 mila valutazioni e quasi un milione di conversazioni, segno che l’apertura del servizio a tutti sta già pagando offrendo opportunità a chi sviluppa nuovi servizi.
Resta da vedere come si muoveranno i big e se, come in passato è successo per altri servizi, anche per il GPT store partirà la moda che impone di essere presenti. Sicuramente la mossa di Apple di usare anche OpenAI per i propri servizi sembra andare nella direzione di far crescere l’ecosistema lasciando Google più autoreferenziale con i servizi Gemini per ora largamente limitati al proprio ecosistema.
Conclusioni
Il GPT store sembra crescere rapidamente e la disponibilità dei GPTs per tutti gli utenti del servizio e non solo per quelli paganti offre sicuramente nuove opportunità e un nuovo canale per chi voglia veicolare i propri servizi. In questo momento sembra essere una realtà unica nel suo genere con grandi potenzialità. E se a gennaio i primi GPTs disponibili erano abbastanza sperimentali in pochi mesi si assiste al rilascio di assistenti sempre più smart e utili e che sempre più spesso fanno parte del mio uso quotidiano dell’AI. Solo poche ore fa, ad esempio, ho effettuato una ricerca bibliografica in pochi minuti ottenendo un quadro piuttosto esauriente di un particolare oggetto, accelerando il processo di confronto delle proprie idee con lo stato dell’arte nella ricerca.