identità digitale

IT Wallet, i nostri documenti nell’app IO: ecco come funziona



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L’IT Wallet o portafoglio digitale, introdotto dal decreto Pnrr, è un sistema di portafoglio digitale che consente di conservare documenti digitali come tessera sanitaria e patente sull’app IO. Disponibile da dicembre 2024 per tutti gli italiani migliora comodità, sicurezza e interazione con servizi online. L’innovazione posiziona l’Italia come leader europeo nell’identità digitale

Aggiornato il 23 ott 2024

Andrea Tironi

Project Manager – Digital Transformation



fatturazione elettronica e conservazione

Il decreto PNRR approvato il 26 febbraio dal consiglio dei ministri dà vita ufficialmente all’IT Wallet, ovvero al Sistema di portafoglio digitale italiano, che sarà disponibile a tutti gli italiani nell’app IO dal 4 dicembre secondo quanto annunciato dal Governo a ottobre 2024.

Alcune migliaia di cittadini lo vedranno apparire già nei mesi precedenti.

It Wallet, cos’è e cosa contiene: patente e non solo

L’IT Wallet permetterà di conservare e utilizzare i documenti digitali – inizialmente, tessera sanitaria, patente e carta europea della disabilità – in modo semplice e sicuro, all’interno dell’app IO.

In futuro potrebbero arrivare altri documenti (come la carta d’identità e la tessera elettorale), attestati, titoli di studio eccetera.

Come si usa IT Wallet, portafoglio digitale nell’app IO

l’IT Wallet avrà due versioni ovvero quella pubblica accessibile a tutti i cittadini e gratuita e quella privata per servizi offerti da aziende private.

Alla parte pubblica si accede via app IO, a sua volta usabile con Spid o Cie.

I cittadini potranno utilizzare l’IT Wallet per mostrare i documenti durante un controllo (di persona o via internet) o per accedere a servizi online (es. noleggio auto, attivazione di un servizio).

Entro l’estate i tre documenti saranno caricabili sull’app IO, ma solo per usi “off-line”. A fine anno o inizio 2025 l’app IO potrà essere utilizzata per operazioni e transazioni online.

I vantaggi sono la comodità derivante dal non aver bisogno di portare con sé i documenti cartacei; la sicurezza visto che i documenti digitali sono protetti da furti o smarrimento e l’efficienza del sistema che semplifica l’accesso a servizi online e l’interazione con la pubblica amministrazione.

La parte pubblica dell’IT Wallet sarà gratuita per i cittadini. I costi per lo Stato saranno di 102 milioni di euro l’anno dal 2024 al 2026.

L’accesso all’app IO potrà avvenire tramite SPID o CIE, ma ci si aspetta che i servizi più “critici” saranno accessibili solo con CIE.

I tempi

I tempi non sono stati chiari per anni. Nel 2024 a più riprese si sono chiarite le tempistiche. Già da ottobre circa 50mila cittadini potranno accedere al portafoglio digitale, 250mila dal novembre, un altro milione dal 20 novembre.

Dal 4 dicembre tutti.

Documenti e servizi disponibili con il portafoglio digitale

Il portafoglio crescerà tra 2024, 2025 e 2026.

Nel 2024

Per ora l’utente potrà caricare i documenti patente di guida, tessera sanitaria, carta europea della disabilità su app IO tramite la fotocamera dello smartphone.

Questi documenti digitali per ora potranno essere utilizzati in situazioni fisiche, come controlli delle forze dell’ordine (blocchi di polizia) o prenotazioni sanitarie (farmaci, esami), ma non saranno ancora validi per interazioni automatiche con servizi online.

Nel 2025

Nel 2025 sarà possibile usarli anche per accesso a servizi online e arriveranno altri documenti come la

  • carta d’identità,
  • titoli di appartenenza ad albi professionali,
  • certificati e attestazioni della Pa,
  • documenti anagrafici, elettorali, scolastici.
  • E potrà anche essere portatore di biglietti, tessere o abbonamenti vari.

Nel 2026

Nel 2026, il nostro Wallet sarà integrata con il EUDI Wallet, il sistema di identificazione digitale europeo. Così potremo usare il portafoglio digitale in tutta l’Europa, con i relativi documenti e per i servizi online.

IT Wallet: Italia apripista in Europa: Eu Wallet

La distinzione e l’innovazione significativa consistono nel fatto che questo sarà il primo portafoglio digitale con valore legale sia in Italia che in Europa. L’Italia anticipa quindi il percorso europeo che dovrebbe terminare tra il 2026 e il 2028 e si pone come avanguardia nel percorso di adozione dell’IT Wallet.

Secondo quanto stabilito dal decreto, i documenti presenti in questo portafoglio avranno quindi pieno valore legale, sia per un utilizzo personale che attraverso internet.

Cie e spid con Eu Wallet

CIE e SPID rappresenteranno la piattaforma abilitante per l’accesso al futuro IT Wallet, che costituirà l’implementazione dell’EU Wallet voluto dall’Unione Europea. Un Wallet, in questo contesto, è concepito come un “portafoglio” capace di contenere una serie di elementi, tra cui:

  • Dati del cittadino (attributi): Questi sono gestiti direttamente dal cittadino, che controlla l’accesso agli stessi.
  • Documenti digitalizzati: Ad esempio, patente, tessera sanitaria, tessera elettorale.
  • Metodi di pagamento.

Si partirà con subito con 3 documenti ovvero la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità Seguirà poi la Carta di identità Elettronica.

L’ecosistema SPID, originariamente concepito come gestore di attributi, si presta bene al modello di gestione dati dell’IT Wallet. Durante l’autenticazione con SPID, vengono trasmessi al servizio i vari attributi del cittadino, fornendo una base solida per la gestione dei dati nell’IT Wallet.

Gli attributi possono essere sia pubblici (come l’ISEE) che privati (forniti da entità private connesse all’ecosistema). Per quanto riguarda i metodi di pagamento, il loro inserimento nell’IT Wallet è agevolato dal cashback, un progetto promosso da PagoPA S.p.A. e dall’allora Governo Conte per incentivare l’adozione dei pagamenti digitali.

L’app IO si configura come il naturale candidato per l’IT Wallet, trasformandosi da una semplice applicazione per le notifiche della Pubblica Amministrazione a un portafoglio per la gestione dei dati degli italiani. A oggi, l’app IO è stata scaricata ben 37 milioni di volte.

Adozione del portafoglio digitale

Mercoledì 23 ottobre è la data di uscita dell’IT Wallet.su circa 50.000 cittadini che potranno accedere al portafoglio digitale e che csi aggiungeranno al ristretto gruppo dei beta-tester che ci stanno lavorando da luglio.

La distribuzione su larga scala inizierà giovedì 5 dicembre su tutti gli italiani mentre nel frattempo sono previsti passaggi intermedi, con 250.000 utenti coinvolti a partire dal 6 novembre e 1.000.000 dal 20 novembre.

I fortunati riceveranno un messaggio che segnalerà l’attivazione del portafoglio e l’estensione quindi delle funzionalità di App IO.

Sostenibilità economica del progetto

La cifra disponibile è di 102 milioni di euro l’anno , confermata per il triennio 2024-2026. I fondi derivano dal PNRR.

L’EUDI Wallet

Come detto, l’It Wallet è un progetto interamente italiano che anticipa l’EUDI Wallet, un portafoglio elettronico che contiene tutti i documenti digitali per riconoscere e dimostrare l’identità dei cittadini europei.

L’European Digital Identity Wallet, delineato nella bozza di revisione 2.0 del regolamento eIDAS rilasciata a giugno 2021 e attualmente in fase conclusiva di trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento europei, costituisce un fondamentale sforzo della Commissione per plasmare nuovi ecosistemi di identità digitale. Questi ecosistemi si distinguono per il completo controllo dei cittadini sui propri dati e per l’interoperabilità tra i paesi dell’Unione Europea, una tematica rilevante alla luce dei 35 schemi di identità esistenti.

In questo scenario, assume rilevanza la partecipazione delle Big Tech americane, che sempre più si propongono come partner tecnologici e facilitatori di tali portafogli digitali a tutti i livelli. La Commissione Europea, inoltre, ha l’obiettivo di mitigare le posizioni dominanti delle suddette aziende, assicurando nel contempo la centralità della privacy degli utenti e promuovendo l’adozione diffusa di wallet solidamente europei.

Conclusioni

L’IT Waller comincia a muovere i primi passi anche legislativi definendosi sempre di più. Iniziando dai documenti digitalizzati dovrebbe espandersi per permettere di verificare il possesso di titoli, permessi o altri dati di un cittadino, i cui dettagli saranno chiariti da futuri decreti e permetteranno sempre più al cittadino di avere il controllo dei propri dati e della loro condivisione rispetto ad oggi.

Aggiornato a ottobre 2024

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