sanità digitale

Telemedicina e IA al servizio dei pazienti anziani fragili: l’esperienza dell’IRCCS Inrca



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L’IRCCS Inrca utilizza la telemedicina e l’intelligenza artificiale per rivoluzionare l’assistenza agli anziani. Con il monitoraggio a distanza e gli interventi nelle strutture residenziali, l’obiettivo è garantire un’assistenza efficace e non invasiva, migliorando la qualità della vita dei pazienti e riducendo i costi sanitari

Pubblicato il 20 mag 2024

Maria Capalbo

Direttore Generale IRCSS INRCA e componente Forum dei Direttori generali di Federsanità

Rebecca Micheletti

Dirigente Medico in Staff alla Direzione Generale INRCA



telemedicina in Italia

Nei contesti di cura e assistenza, la telemedicina sta rivoluzionando l’approccio alla salute e al benessere degli anziani, un settore sempre più centrale vista l’espansione demografica dell’età avanzata. L’IRCCS Inrca è all’avanguardia in questo scenario, sviluppando progetti e soluzioni tecnologiche mirate a migliorare la qualità della vita dei pazienti più fragili, riducendo al contempo i costi sanitari. Che si tratti di monitoraggio a distanza o di interventi nelle strutture residenziali per anziani, l’obiettivo è sempre quello di garantire una continuità nell’assistenza che sia efficace ma non invasiva.

Telemedicina e invecchiamento: l’approccio dell’IRCCS Inrca

L’IRCSS INRCA si distingue come punto di riferimento nazionale per lo studio e la cura delle patologie legate all’invecchiamento, offrendo servizi innovativi mirati ai pazienti fragili. La sua dimensione multiregionale, unita alla vocazione geriatrica e gerontologica, lo rendono unico nel panorama nazionale.

A partire dal 2023 l’IRCCS INRCA è impegnato a fornire soluzioni innovative per affrontare la sfida della fragilità e dell’integrazione socio-sanitaria. In questo contesto l’utilizzo di soluzioni di tecnoassistenza/ telemedicina rappresenta un passo avanti significativo nell’offerta di cure specializzate ai pazienti anziani fragili. Si affrontano, in particolare, le sfide poste dall’aumento della longevità e dall’invecchiamento della popolazione, in linea con il recentissimo Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega 33/2023 contenente la riforma della non autosufficienza, approvato in data 11 marzo 2024, che prevede, al fine di consentire il mantenimento delle migliori condizioni di vita della persona anziana presso il proprio domicilio, l’impiego di strumenti di sanità preventiva e di telemedicina nell’erogazione delle prestazioni assistenziali, oltre che essere coerente a quanto riportato nella Carta di Firenze, primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario, presentato al congresso “Anti-ageism Alliance” tenutosi ad aprile 2024, che mette in evidenza l’importanza di includere gli anziani nello sviluppo di tecnologie sanitarie, compresa l’intelligenza artificiale.

Progetto “Marea-Dialisi Peritoneale Assistita”: telemedicina in aiuto della dialisi

Tra i principali progetti innovativi avviati nell’ultimo anno da INRCA per migliorare l’assistenza ai pazienti fragili, con particolare attenzione alla telemedicina, si riportano il progetto “Marea-Dialisi Peritoneale Assistita” ed il modello di tecnoassistenza rivolto al paziente anziano fragile.

Il progetto “Marea-Dialisi peritoneale assistita”, avviato dalla UOC nefrologica e dialisi, si propone di rendere accessibile la dialisi peritoneale ai pazienti anziani senza caregiver, facilitando l’assistenza domiciliare attraverso l’impiego di personale sanitario specializzato e strumenti di videodialisi. Gli obiettivi raggiunti includono la riduzione dei costi e dei ricoveri ospedalieri, oltre a garantire una continuità delle cure direttamente al domicilio del paziente.

Il modello di tecnoassistenza rivolto al paziente anziano fragile

Per quanto riguarda il modello di tecnoassistenza rivolto al paziente anziano fragile, condotto da INRCA, questo si inserisce nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (subinvestimento M6C1-1.2.3 – Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici), focalizzandosi sul potenziamento dei servizi socio-sanitari a domicilio e sulla deistituzionalizzazione degli anziani. Il modello sperimentale ha visto tre fasi principali: la creazione di ambulatori di prossimità (Punti Salute), l’estensione dei servizi fino al domicilio del paziente ed il coinvolgimento delle strutture residenziali territoriali.

Nella prima fase, gli ambulatori di prossimità sono stati istituiti in comuni con una popolazione anziana crescente. Gestiti da infermieri specializzati, fungono da ponte tra assistenza territoriale ed ospedaliera. Qui, i pazienti possono accedere tramite prescrizione medica e ricevere sia prestazioni infermieristiche in loco sia consulenze specialistiche a distanza da medici INRCA attraverso tele-refertazione. L’obiettivo è garantire una diagnosi rapida e un trattamento tempestivo, riducendo i tempi di attesa e i ricoveri ospedalieri.

Tele-monitoraggio e tele-riabilitazione a domicilio: due strumenti per la continuità delle cure

La fase successiva ha previsto l’estensione dei servizi fino al domicilio del paziente anziano attraverso il tele-monitoraggio e la tele-riabilitazione. Il tele-monitoraggio a domicilio è indirizzato principalmente a pazienti dimessi dai reparti INRCA o seguiti ambulatorialmente, concentrandosi su patologie respiratorie e cardiache. Ciò consente una presa in carico precoce e una gestione proattiva delle condizioni cliniche, riducendo gli accessi al pronto soccorso e l’ospedalizzazione. La tele-riabilitazione, invece, mira a garantire una continuità delle cure dopo la dimissione precoce, consentendo trattamenti riabilitativi domiciliari comparabili a quelli ospedalieri in termini di efficacia.

Questo approccio multidisciplinare favorisce una gestione personalizzata delle terapie, adattandole alle esigenze e alle preferenze del paziente e dei suoi caregiver. Gli obiettivi raggiunti includono l’ingaggio proattivo dei pazienti a rischio, la riduzione delle riacutizzazioni, l’ottimizzazione delle transizioni tra setting assistenziali e la continuità delle cure a domicilio, oltre la promozione dell’integrazione socio-sanitaria, contribuendo a una migliore gestione delle risorse e a una maggiore qualità dell’assistenza agli anziani fragili.

Interventi nelle strutture residenziali per anziani: meno ricoveri e più assistenza

La terza fase ha previsto il coinvolgimento delle strutture residenziali per anziani. Il progetto mira a ridurre gli accessi in pronto soccorso degli anziani residenti in strutture residenziali, che spesso subiscono ricoveri ospedalieri con conseguente rischio per la loro salute. Il modello prevede l’utilizzo del tele-monitoraggio e di tele-visite periodiche effettuate dagli specialisti geriatri, con l’obiettivo di garantire una gestione più efficace dei pazienti anziani, riducendo così i reingressi ospedalieri e migliorando gli esiti di salute, oltre che di favorire una gestione multidisciplinare del paziente residente in tale tipologia di strutture.

L’intelligenza artificiale nel futuro dell’IRCCS Inrca

Tra gli sviluppi futuri nei progetti dell’IRCCS INRCA, che vedranno la collaborazione anche con varie istituzioni, inclusa l’Università Politecnica delle Marche, si sottolineano gli ambiti di utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA), che rappresentano un’importante leva per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle cure rivolte agli anziani fragili. In particolare I progetti di IA si concentreranno su diverse aree, tra cui la diagnosi precoce, la gestione delle patologie croniche, l’ottimizzazione dei percorsi di cura e la personalizzazione dell’assistenza.

Uno degli aspetti principali sarà l’applicazione di algoritmi di machine learning e analisi predittiva per identificare precocemente i pazienti a rischio di complicanze o riacutizzazioni. Questo consentirà una presa in carico tempestiva e interventi preventivi mirati per ridurre il ricorso alle cure ospedaliere e migliorare la qualità della vita del paziente.

Inoltre, l’IA verrà impiegata per ottimizzare i percorsi di cura attraverso la personalizzazione dei trattamenti in base alle specifiche esigenze di ciascun paziente. Ciò includerà la selezione dei farmaci più appropriati, la regolazione delle terapie in tempo reale e l’adattamento dei protocolli riabilitativi alle caratteristiche individuali. Un’altra area di sviluppo sarà rappresentata dalla telemedicina potenziata dall’IA, che consentirà consulenze mediche mirate grazie all’analisi dei dati raccolti dai dispositivi di monitoraggio remoto, fornendo una valutazione continua dello stato di salute del paziente e permettendo di intervenire prontamente in caso di anomalie. Sarà inoltre fondamentale il supporto che l’intelligenza artificiale darà alla ricerca clinica e alla gestione dei dati sanitari, consentendo un’analisi approfondita delle informazioni raccolte dai pazienti e la scoperta di nuovi pattern e correlazioni utili per migliorare le pratiche mediche.

Conclusioni

Le conclusioni vogliono sottolineare l’impegno proattivo dell’IRCSS INRCA nell’adottare e promuovere nuovi modelli organizzativi volti a ottimizzare l’assistenza ai pazienti anziani fragili. Nell’ultimo anno, grazie all’introduzione di soluzioni innovative come la telemedicina e l’intelligenza artificiale, INRCA ha dimostrato la sua volontà di abbracciare il cambiamento e di adattarsi alle sfide emergenti nel settore sanitario, fornendo un’assistenza centrata sul paziente, orientata verso la prevenzione, la continuità delle cure e il miglioramento della qualità della vita.

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