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Supply chain sostenibili: come ridurre le emissioni di CO2 in sei passaggi



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Secondo uno studio, le reti di fornitura spiccano tra le cause principali nell’emissione di circa il 60% delle emissioni di CO2 sparse per il pianeta. Manhattan Associates ha individuato sei best practice che le organizzazioni dovrebbero adottare per tagliare l’impronta ambientale delle loro supply chain

Pubblicato il 14 giu 2024

Roberto Vismara

Sales Director per Manhattan Associates



Supply chain sostenibili: come ridurre le emissioni di CO2 in sei passaggi

Secondo una ricerca condotta da Accenture nel 2023, le intricate reti di approvvigionamento si ergono come tra le cause principali nell’emissione di circa il 60% delle emissioni di CO2 sparse per il pianeta.

Se l’intento è quello di raggiungere l’obiettivo “net zero” e di rispettare i limiti delle temperature stabilite nell’accordo di Parigi, diventa imperativo decarbonizzare le complicate supply chain, affrontando di petto il mutamento climatico.

Ecco come rendere le supply chain sostenibili.

Verso una logistica sostenibile

Supply chain sostenibili: come ridurre le emissioni in sei passaggi

Le organizzazioni si dilettano nella pessima pratica del “greenlighting”, un’abile
tattica comunicativa che evidenzia un programma o un prodotto sostenibile, di modesta entità, per sviare l’attenzione da altre attività aziendali meno virtuose dal punto di vista ambientale.

Pertanto, se si desidera evitare questo “inganno ecologico” e conseguire risultati tangibili, sostenibili e di lunga durata, risulta essenziale abbracciare una prospettiva più ampia e completa di tutta la supply chain.

Manhattan Associates, azienda tecnologica che opera nel settore della supply chain e del commercio omnicanale, ha individuato sei best practice che le organizzazioni dovrebbero adottare per ridurre l’impronta ambientale delle loro supply chain: network design; modello tattico in evoluzione; procurement strategico; pianificazione; selezione del vettore; esecuzione.

Ecco i sei passaggi nel dettaglio.

Network design

I più cospicui progressi in termini di sostenibilità possono essere conseguiti tramite una riprogettazione dell’intera rete di approvvigionamento, anziché concentrarsi su singole sezioni.

Per esempio, le decisioni sulla collocazione dei magazzini non dovrebbero essere dettate solamente dall’accessibilità ai clienti, bensì anche ai fornitori.
Sebbene la rivisitazione della rete richieda il coinvolgimento di tutta l’azienda, dal procurement ai team di operatori del punto vendita, fino alla gestione delle consegne, se realizzata in modo efficace e strategico, può costituire la base per significativi guadagni ambientali lungo l’intera supply chain.

Modello tattico in evoluzione

Nonostante poche aziende possano permettersi di rimodellare con frequenza le proprie reti, è cruciale effettuare regolari valutazioni impiegando tecniche di ottimizzazione, simulazioni e analisi di scenari per migliorare la sostenibilità e tagliare i costi.
I motori di ottimizzazione forniscono soluzioni immediate a determinati problemi in base a vincoli e termini oggettivi, mentre i meccanismi di simulazione possono valutare i costi e l’impatto commerciale dei cambiamenti delle policy, spingendo la domanda attraverso la rete in un determinato modo. Infine, l’analisi di scenario consente di valutare più combinazioni di
policy in parallelo, utilizzando grafici e visualizzazioni
.

La misurazione, il benchmarking e, soprattutto, la flessibilità del business sono elementi chiave per mantenere un approccio sostenibile per la supply chain di qualsiasi organizzazione.

Procurement strategico

Spesso i sistemi di trasporto si presentano rigidi e poco duttili, ma l’innovazione può sicuramente sbloccare l’adozione di servizi intermodali per alleggerire l’impatto ambientale.
Per esempio, il trasporto strada su lunghe distanze potrebbe essere meglio gestito, in base ai vincoli di tempo, scegliendo un’opzione intermodale come strada-ferrovia-strada. Oppure, se il tempo non è una priorità per alcuni articoli, preferire una diversa combinazione di opzioni potrebbe rivelarsi più sostenibile.

La pianificazione per rendere le supply chain sostenibili

Un’efficace pianificazione è cardine per giungere agli obiettivi di sostenibilità, massimizzando l’impiego delle risorse e vagliando diverse strategie di consegna. Sfruttare al meglio il rimorchio è un esempio chiave per un’azienda di come poter diventare green.
Per una consegna a pieno carico, se la capacità del rimorchio viene utilizzata nel viaggio di ritorno e l’organizzazione sta considerando i ritorni, ci si chiede come i backhaul (dai fornitori) possano ridurre i chilometri “a vuoto”. Oppure, in termini di consegne multidrop, se la sequenza sia ottimale o i camion percorrano troppi chilometri “a vuoto”, non a pieno carico.
I vantaggi di una buona pianificazione sono strettamente collegati alla progettazione della rete e alle decisioni tattiche che consentono di ottenere il mix ottimale tra tipi di attrezzature, percorsi statici, dinamici e ibridi, orari di consegna dei punti vendita e frequenza degli ordini, per esempio.

Selezione del vettore

La selezione di partner sostenibili rappresenta una pietra miliare per ridurre l’impatto ambientale della supply chain. La sostenibilità dovrebbe essere considerata come uno dei fattore di performance, come lo sono già la puntualità delle consegne, così da fornire un confronto equo tra i vettori.
Attualmente le misurazioni si basano su stime o calcoli complessi, ma le misure basate sulle prestazioni stanno già iniziando a svolgere un ruolo sempre più importante nella selezione dei vettori come criterio per scegliere “l’opzione più sostenibile”.

Esecuzione

Una messa a terra sostenibile implica la capacità di adattarsi a possibili variazioni durante e dopo la spedizione, limitando i chilometri superflui e incrementando l’efficienza globale.
Tempi di consegna realistici basati sulle informazioni effettive sul traffico limiteranno chilometri non necessari, evitando anche un secondo tentativo di consegna.
Un core digitale alimentato da una piattaforma IT cloud-native, che utilizza una serie di dati prontamente disponibili e capacità di intelligenza artificiale, come quella di Manhattan Associates, è la chiave per costruire una supply chain resiliente e consentire alle aziende di integrare la sostenibilità all’interno delle loro catene di fornitura.

Conclusioni

La tecnologia che lavora in parallelo e in modo flessibile sarà in grado di fornire ai clienti una pianificazione più precisa, previsione degli scenari, test dei prodotti, simulazione del processo produttivo, ottimizzazione dei trasporti e maggiore trasparenza.

Tutti questi sono fattori fondamentali per le organizzazioni che intendono impegnarsi a ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2 delle proprie supply chain nel lungo periodo.

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