Prossimità. Innovazione. Uguaglianza. Sono le parole chiave della Missione Salute, la sesta area di intervento prevista dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato grazie al programma Next Generation EU.
Come noto, molti dei Paesi appartenenti all’Unione Europea, non solo il nostro, a seguito dell’esperienza dell’epidemia da COVID-19, hanno ritenuto utile rafforzare la capacità, la qualità e la resilienza dei propri sistemi sanitari. Naturalmente, questo tiene in considerazione anche una crescente domanda di assistenza sanitaria derivante da un significativo aumento dell’invecchiamento della popolazione. Inoltre, occorre considerare come la sanità costituisca uno dei settori economici europei più importanti, occupando l’8,3% della forza lavoro totale nonché rappresentando il 10% del PIL e il 15% della spesa pubblica complessiva.
L’analisi dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS)
Partendo dunque da questi presupposti, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) ha effettuato un approfondimento per confrontare le varie strategie e gli investimenti sanitari nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza dei singoli Paesi, utilizzando i dati presenti nel sito della Commissione Europea “Recovery and Resilience Scoreboard”.
Gli investimenti in sanità dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
I 22 Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) includono misure relative all’assistenza sanitaria per un valore complessivo di 37 miliardi di euro, cifra che corrisponde a circa l’8% della spesa totale dei piani. Globalmente, la maggior parte di questa spesa (circa 25 miliardi di euro) è destinata alla costruzione di nuove infrastrutture sanitarie o all’aggiornamento di quelle esistenti, mentre circa 12 miliardi sono investiti per servizi di cure primarie e/o di prevenzione.
Dal confronto tra i singoli Paesi emerge come l’Italia sia il Paese che in termini assoluti ha investito maggiormente in sanità le risorse del PNRR. Sono, infatti, 16,29 i miliardi di euro dedicati, pari al 8,38% del totale (194 miliardi di euro). La Francia, secondo Paese dopo il nostro per utilizzo di risorse del PNRR per potenziare il proprio sistema sanitario, ha investito 4,5 miliardi di euro, pari all’11,38% del totale (40,27 miliardi di euro). La Germania, terzo Paese in ordine di spesa – sempre in termini assoluti – ha investito 4,4 miliardi di euro, pari al 15,85% del totale (28,02 miliardi di euro).
Qui si seguito, si riportano le schede di sintesi delle strategie e degli investimenti in salute di alcuni dei Paesi più rappresentativi a livello europeo – oltre l’Italia – con i quali spesso si effettuano confronti e comparazioni.
I dettagli del PNRR italiano: Missione 6 Salute
In Italia, il PNRR – Missione 6 Salute – ha quale oggetto il potenziare la capacità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in risposta alle tendenze demografiche ed epidemiologiche; modernizzare l’infrastruttura strutturale e tecnologica al fine di migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria; sviluppare le competenze tecniche e professionali, tra cui quelle digitali e manageriali, del personale sanitario; aumentare i servizi di assistenza domiciliare e di telemedicina; rafforzare la governance del SSN, per garantire un accesso equo alle cure integrate e centrate sull’essere umano, soprattutto a livello territoriale; riorganizzare la rete dell’assistenza territoriale; promuovere la ricerca.
Le strategie della Francia per potenziare il sistema sanitario
Tra i principali obiettivi del PNRR Salute dei transalpini vi sono: migliorare gli ospedali, le strutture medico-sociali e la cooperazione tra gli attori sanitari; rafforzare i servizi sanitari digitali; sostenere la ricerca biomedica e migliorare le pratiche mediche; potenziare le carriere del personale sanitario; implementare la legge sull’Orientamento e la Trasformazione del Sistema Sanitario, che permetterà di riequilibrare l’offerta di assistenza sanitaria in tutto il Paese e organizzare l’assistenza locale.
Le azioni della Germania per il rafforzamento del sistema sanitario
In Germania le strategie e gli investimenti del PNRR Salute prevedono: l’implementazione ed espansione del Sistema tedesco di segnalazione e informazione elettronica per il controllo delle infezioni (DEMIS), che può essere utilizzato nel contesto delle pandemie; garantire che i sistemi informativi siano coerentemente interoperabili a tutti i livelli; sviluppo e implementazione di sistemi e strumenti standardizzati.
Inoltre, gli ospedali riceveranno finanziamenti per migliorare alcune aree critiche, come la digitalizzazione dei pronto soccorso, l’espansione della telemedicina, il miglioramento della gestione dei farmaci e la sicurezza delle informazioni.
La Spagna e le sue misure per adattare il sistema sanitario
Il PNRR Salute della Spagna prevede l’estensione del portfolio dei servizi offerti dal Sistema Sanitario Nazionale come la cura dentale, la prevenzione per bambini, la genomica e la cura ortopedica e protesica; affrontare l’aumento della domanda di assistenza sanitaria; investimenti in attrezzature; sviluppo delle competenze professionali degli operatori sanitari; riduzione dell’impiego temporaneo nel settore sanitario; affrontare le debolezze strutturali e adattare il sistema sanitario per renderlo più efficace, flessibile e resiliente.
Il Portogallo e l’investimento per digitalizzare l’intero SSN
In Portogallo 1,1 miliardi di euro destinati alla sanità sono stati investiti per rafforzare la rete dei servizi sanitari e digitalizzare l’intero SSN, con misure specifiche rivolte anche alle regioni più remote di Madeira e delle Azzorre; unificare con sempre maggiore efficacia i servizi di assistenza primaria, salute mentale e dei pazienti cronici con i servizi sociali legati ai territori; misure accessorie per promuovere la diffusione delle migliori pratiche di governance, incluso il monitoraggio delle prestazioni degli ospedali e una maggiore responsabilità dei manager ospedalieri per quanto riguarda l’efficacia dei costi e la qualità del servizio.
Sul sito di AGENAS sono pubblicate ulteriori informazioni sia rispetto ai dati sopra citati, sia riguardo le strategie e gli investimenti dei Paesi che per ragioni di spazio non sono stati qui citati.