La recente vittoria parziale del gruppo Alphabet-Google in una controversia giudiziale che vede opposte le loro imprese, impegnate nello sviluppo di servizi di intelligenza artificiale quali “Bard”, “Imagen”, “MusicLM” e altri, fra cui “Gemini” di prossimo lancio, nei confronti degli attori di una class-action radicata di fronte alla Court of Northern District of California, propone una volta ancora il tema della legittimità o meno del trattamento dei dati personali e della tutela del diritto d’autore nell’acquisizione dei big data da parte delle piattaforme digitali del settore.
diritto d’autore
Equo compenso minacciato dall’IA: la causa contro Google e l’urgenza di nuove regole
La parziale vittoria di Alphabet-Google in una class action indetta da noti scrittori, giornalisti e persino alcuni minorenni, ripropone questioni cruciali sui diritti d’autore e sulla privacy nell’uso dei big data e delle IA. La disputa potrebbe giungere alla Suprema Corte, evidenziando la complessità giuridica del settore
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