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La diffidenza dei Ciso verso l’IA: come gestire i rischi?



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L’adozione dell’IA nelle aziende presenta sfide e opportunità per i CISO, responsabili della sicurezza informatica. Tra le preoccupazioni riguardo all’IA ci sono la natura opaca della tecnologia, le implicazioni per la sicurezza informatica, l’integrazione con sistemi legacy e l’importanza della formazione continua e di una gestione equilibrata

Pubblicato il 12 lug 2024

Paolo Maria Innocenzi

Cybersecurity Specialist



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L’adozione dell’intelligenza artificiale nelle aziende sta crescendo esponenzialmente, ma non senza diffidenze e ostacoli, soprattutto tra i Chief information security officer (CISO) che ricoprono il ruolo fondamentale di proteggere i dati sensibili e garantire la sicurezza delle informazioni.

Questa figura chiave, responsabile della sicurezza delle informazioni aziendali, si trova ad affrontare una tecnologia che, sebbene promettente, presenta notevoli rischi e complessità. Proviamo allora a esplorare le preoccupazioni principali dei Ciso riguardo all’IA, sia dal punto di vista offensivo che difensivo, e le implicazioni che ne derivano per la cybersecurity aziendale.

CISO e IA: gestire il rischio in un mondo tecnologico avanzato

La diffidenza dei CISO verso l’IA è comprensibile, data la complessità e i rischi associati a questa tecnologia. Tuttavia, con una gestione attenta, formazione adeguata e l’adozione di misure di sicurezza robuste, l’IA può trasformarsi in un potente alleato nella lotta contro le minacce informatiche. È essenziale che i CISO adottino un approccio equilibrato, sfruttando i benefici dell’IA pur mitigandone i rischi, per garantire la sicurezza e la prosperità delle loro organizzazioni.

Normative e regolamentazioni rilevanti per l’IA e la cybersecurity

La crescente adozione dell’IA ha spinto molti governi a sviluppare nuove normative per affrontare le sfide associate. Tra questi, l’EU AI Act e il NIST AI Risk Management Framework offrono linee guida per l’uso responsabile dell’IA, imponendo requisiti rigorosi per le applicazioni ad alto rischio e promuovendo l’innovazione sicura e trasparente.

Il CISO a confronto con una tecnologia “a scatola nera”

Una delle principali preoccupazioni dei CISO è la natura opaca dell’IA. Spesso definita come tecnologia “a scatola nera”, l’IA è difficile da comprendere e controllare completamente. Questo porta a timori circa la possibilità che l’IA possa essere vittima di “allucinazioni”, bias, o addirittura, se delegata maldestramente, prendere decisioni indesiderate o direttamente dannose. Diciamolo chiaramente: la quasi completa mancanza di trasparenza – non tanto del modello di funzionamento, quanto dell’output generato– di questa tecnologia rende difficile prevedere e mitigare i rischi, aumentando la diffidenza.

Le dirette implicazioni dell’AI sulla Sicurezza Informatica per i CISO

L’IA non è solo uno strumento di difesa ma anche una potente arma offensiva. Gli attacchi informatici alimentati dall’IA sono in grado di bypassare le misure di sicurezza tradizionali con tecniche avanzate. Questo nuovo panorama di minacce richiede ai CISO di rivedere e aggiornare continuamente le loro strategie di difesa. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per creare malware sofisticati, attacchi di phishing altamente mirati, e per identificare rapidamente le vulnerabilità nei sistemi di sicurezza.

Collaborazione tra CISO e HR: formazione del personale e impatti sull’occupazione

L’automazione dei processi tramite l’IA è un’arma a doppio taglio. Da un lato, aumenta l’efficienza operativa, ma dall’altro può ridurre la necessità di personale umano, in particolare nel settore IT. Questo alimenta la paura tra i CISO che l’adozione dell’IA possa portare a un calo della domanda di professionisti della sicurezza informatica, minando la stabilità del team di sicurezza.

Le sfide dell’integrazione dell’IA nei sistemi di sicurezza esistenti

Integrare l’IA nei sistemi informatici esistenti è una sfida complessa e costosa. La compatibilità con le infrastrutture esistenti, la necessità di formazione specifica per il personale e l’alto costo di implementazione rappresentano barriere significative. I CISO devono bilanciare i benefici potenziali dell’IA con i rischi e i costi di un’integrazione difficile e prolungata.

Formazione e competenze necessarie per i CISO nell’era dell’IA

La gestione efficace dell’IA richiede competenze specialistiche che non sempre sono disponibili all’interno delle aziende. La carenza di personale qualificato rappresenta un ostacolo importante. I CISO devono investire in formazione continua e nello sviluppo delle competenze del loro team, oltre a considerare l’assunzione di nuovi talenti con una formazione specifica sull’IA.

L’adozione di sistemi, metodologie, processi e tecnologie IA nell’ambito della realtà organizzativa di cui il CISO è responsabile per il suo ambito di Cybersecurity, offre una vasta gamma di vantaggi e opportunità, è cruciale affrontare con attenzione le sue criticità e rischi per massimizzare i benefici e minimizzare gli effetti negativi. I CISO devono bilanciare innovazione e sicurezza per guidare le loro organizzazioni verso un futuro sostenibile e competitivo.

Analisi SWOT dell’IA per i CISO: rischi e opportunità

Per comprendere meglio le sfide e le opportunità dell’IA, possiamo utilizzare un’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats).

I punti di forza dell’IA

Iniziando dai punti di forza dell’IA, che rappresentano le opportunità più immediate e tangibili, la riduzione dei costi è uno dei benefici più evidenti: l’automazione dei processi tramite l’IA può portare a risparmi significativi, riducendo la necessità di interventi manuali e ottimizzando le risorse. Pensate a quanto tempo e denaro si possono risparmiare quando un sistema automatizzato gestisce operazioni di routine che altrimenti richiederebbero un grande impiego di personale.

Un altro punto di forza fondamentale è la migliore redditività poiché grazie all’analisi avanzata dei dati, l’IA può migliorare notevolmente la valutazione dei rischi e la personalizzazione dei prodotti. Al CISO piace poter prevedere con precisione i rischi futuri IT e di offrire soluzioni su misura per i processi che presidia: questo non solo aumenta la competitività dell’azienda, ma anche la redditività dell’investimento dell’IT in sicurezza.

Parlando di competitività, un CISO consapevole di tecnologie innovative come l’IA permette alla propria azienda di distinguersi sul mercato proponendosi all’avanguardia con soluzioni di intelligenza artificiale che non solo migliorano l’efficienza interna, ma rappresentano anche un forte vantaggio competitivo. L’IA può aumentare la velocità e l’efficienza dei servizi offerti, rendendo l’interazione con i clienti più rapida e soddisfacente, e contribuendo a fidelizzare la clientela.

Le criticità dell’IA

Passando alle criticità, è importante per un CISO poter governare sfide che l’IA porta con sé all’interno dei processi aziendali e la sicurezza e la privacy dei dati sono sempre in cima alle preoccupazioni si un Security Officer, che deve non solo più garantire la protezione dei dati sensibili ma adottare misure di sicurezza che tengano conto dell’AI-Act e delle sanzioni e pene previste. Anche l’etica e la trasparenza del comportamento della propria azienda rispetto alla clientela (evitare discriminazioni algoritmiche, evitare pregiudizi) giocano un ruolo cruciale nella nuova AI-CyberSecurity: è essenziale promuovere un uso etico e trasparente dell’IA per mantenere la fiducia dei clienti e del pubblico.

La mancanza di competenze specifiche da parte dei CISO in materia di IA può rappresentare un altro ostacolo. Le aziende devono investire nella formazione e nello sviluppo di competenze interne per poter sfruttare appieno il potenziale dell’IA. Inoltre, è fondamentale collaborare strettamente con i regolatori per assicurarsi che l’utilizzo dell’IA sia conforme alle normative vigenti, evitando così sanzioni e problemi legali.

IA e valutazione dei rischi

Ma non tutto è complesso: le opportunità offerte dall’IA sono enormi. L’IA può migliorare la valutazione dei rischi analizzando grandi volumi di dati e identificando modelli di rischio che altrimenti potrebbero sfuggire. Questo permette di prendere decisioni più informate e di anticipare problemi potenziali. Inoltre, la possibilità di personalizzare i prodotti è un’opportunità straordinaria. Per una agenzia assicurativa, a puro titolo di esempio, poter creare polizze e servizi su misura per le esigenze specifiche dei clienti non solo migliora la soddisfazione del cliente, ma può anche aumentare le entrate dell’azienda.

L’importanza di sviluppare algoritmi equi e inclusivi

Precediamo nella nostra disamina SWOT per i CISO, senza trascurare i rischi associati all’adozione di strumenti facenti uso di IA. Come anticipato, proprio il pregiudizio algoritmico è uno dei problemi principali: l’IA potrebbe perpetuare discriminazioni esistenti nei dati di addestramento, influenzando negativamente le decisioni automatizzate. È quindi essenziale sviluppare algoritmi equi e inclusivi. La mancanza di trasparenza nelle decisioni prese dall’IA può ostacolare la fiducia degli utenti e dei clienti. Se non comprendiamo come l’IA prende determinate decisioni, è difficile fidarsi completamente delle sue raccomandazioni.

L’impatto dell’IA sull’occupazione in ambito cyber

Dopo l’automazione industriale e le tematiche affrontate a livello collettivo dai lavoratori cosiddetti “colletti blu”, molte parole sono state spese in modo sensazionalistico sulla diretta dipendenza della perdita di posti di lavoro rispetto all’adozione di sistemi AI in grado di sostituire i “colletti bianchi” già da oggi o nell’immediato futuro, anche se dapprima solo nelle mansioni più elementari. Certamente la possibilità di demandare a sistemi di AI l’analisi cyber e la sorveglianza perimetrale o dei comportamenti all’interno del perimetro rispetto ad anomalie e spostamenti laterali, è una preoccupazione reale che impatta sui processi di Cybersecurity che il CISO presidia quotidianamente. L’automazione, pur migliorando l’efficienza, può ridurre il personale necessario, causando tensioni organizzative, sociali, e richiedendo strategie di gestione del cambiamento.

Preservare le infrastrutture da attacchi informatici

La cybersecurity rappresenta un’altra grande sfida. L’IA, sebbene potente, è stato ripetutamente dimostrato essere vulnerabile ad attacchi informatici non solo tradizionali, ma anche e soprattutto basati su Machine Learning. Proteggere questi sistemi con strategie altrettanto evolute sarà sempre più importante nella preservazione di infrastrutture e dipendenti da danni Cyber.

Per quanto riguarda la prevenzione e formazione del personale, il CISO dialoga con HR per la parte di formazione ad un comportamento virtuoso in ambito Cyber dei dipendenti dell’organizzazione e la formazione dei lavoratori alle insidie degli attacchi portati a segno con l’ausilio di AI (Deep Fake innanzitutto che sostituisce o si unisce al precedente semplice “Phishing”) che dovranno far parte della nuova “AI Awareness”

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