l’analisi

eCommerce in Italia, motore di crescita: dati e prospettive



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La ricerca Netcomm-Althesys evidenzia l’impatto crescente dell’eCommerce in Italia, che contribuisce al 7% del PIL e crea 1,6 milioni di posti di lavoro. Con un aumento previsto degli acquisti online del 6% nel 2024, l’integrazione tra canali digitali e tradizionali è cruciale per la competitività delle imprese italiane

Pubblicato il 17 lug 2024

Roberto Liscia

Presidente Netcomm



ecommerce

Il settore dell’eCommerce genera un valore condiviso significativo, stimolando l’innovazione e la crescita economica del nostro Paese e del sistema economico europeo.

L’impatto dell’eCommerce sul sistema italiano

Le evidenze emerse dall’ultima ricerca di Netcomm in collaborazione con Althesys danno prova dell’impatto sempre crescente del comparto dell’eCommerce sull’intero sistema italiano, che beneficia dei proventi del retail digitale sia nel settore pubblico che in quello privato. Nello specifico, il 7% del PIL del nostro Paese è generato dalla filiera dell’e-commerce, che vale oltre 133 miliardi di euro, il 37% dei quali è a vantaggio dell’intera collettività grazie a un contributo fiscale di 49,6 miliardi di euro. Entrando nel dettaglio del settore privato emerge invece che, a oggi, il 4,7% del totale del fatturato delle aziende italiane viene registrato proprio grazie alle vendite online. Ma il commercio digitale genera ricchezza anche in termini di impiego, contribuendo a creare 1,6 milioni di posti di lavoro, che corrispondono oggi al 6,4% degli occupati in Italia, nonché a 35 miliardi di euro di salari lordi.

A confermare il trend positivo registrato dal commercio digitale in Italia è la costante crescita del valore degli acquisti online di prodotti, per i quali si prevede un aumento del 6%[1] nel corso del 2024, fino al raggiungimento del valore di 38,6 miliardi di euro. La penetrazione dell’online sul totale degli acquisti di prodotti è pari all’11%, una percentuale che rimane stabile rispetto all’anno scorso e che evidenzia ancora una volta la rilevanza del comparto digitale per l’intero panorama economico italiano.

Dal momento che anche il numero di acquirenti digitali nel nostro Paese, a oggi 33,7 milioni, e di pacchi spediti derivanti da acquisti online, pari oltre 186 milioni nel primo trimestre del 2024, sono in continua crescita, le imprese del nostro Paese sentono l’esigenza di sviluppare strategie di vendita digitale. Grazie a innovazioni quali l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e il Composable Commerce, esplorate e implementate dai retailer per offrire un’esperienza d’acquisto sempre più agile, adattiva e personalizzata, l’online si sta consolidando come un canale sempre più integrato ai negozi fisici.

L’importanza dell’integrazione tra commercio online e tradizionale

È però necessario soffermarsi sulla presunta contrapposizione tra commercio online e commercio tradizionale. In un’epoca come quella attuale, in cui i consumatori non distinguono più tra online e offline e considerano i due canali intercambiabili e complementari, commercio tradizionale e e-commerce si compenetrano e si intersecano, dando vita a un’esperienza sempre più multicanale e integrata e in grado di garantire elevati standard nei servizi al cliente.

I numeri parlano chiaro: il 38,9% delle decisioni di acquisto in negozio è influenzato da touchpoint digitali, in particolare se si prendono in esame le vendite nel settore della tecnologia e dell’elettronica di consumo, del food delivery e dell’attrezzatura sportiva.

Contributo dell’eCommerce alla digitalizzazione delle imprese italiane

La presenza di un sito di eCommerce contribuisce inoltre alla crescita del grado di digitalizzazione e di internazionalizzazione delle imprese. Secondo i dati emersi dall’Osservatorio Netcomm in collaborazione con Cribis, a oggi in Italia le aziende italiane che hanno un proprio sito e-commerce sono oltre 88.000. È interessante notare che quasi la metà di queste aziende con un proprio sito e-commerce presenta un livello alto/medio-alto di digital attitude e di propensione all’Innovazione. Il 24,5% delle aziende che possiedono un proprio sito e-commerce ha inoltre un grado di internazionalizzazione considerevole, mentre, tra le aziende che non possiedono un e-commerce, il grado di digitalizzazione medio-alto è presente solo nel 9,7% dei casi.

Il ritardo della realtà imprenditoriale italiana in termini di omnicanalità

Nonostante i progressi e la costante spinta verso la compenetrazione dei canali, le aziende italiane sono ancora arretrate rispetto alle altre imprese sul panorama internazionale. Il grado medio di integrazione delle aziende italiane registrato da Netcomm NetRetail 2024 è di 3,90 in una scala da 0 a 10 punti, un dato esiguo, seppur in crescita rispetto agli anni precedenti, che sottolinea il ritardo della realtà imprenditoriale italiana in termini di omnicanalità. L’integrazione e l’ibridazione si presentano infatti come leve di sviluppo su cui occorre lavorare duramente per garantire la competitività del nostro tessuto imprenditoriale all’interno dei mercati europei e mondiali.

Strategie per potenziare l’omnicanalità delle imprese italiane

Per sopperire a queste lacune sono quindi necessarie politiche nazionali ed europee che supportino le stesse aziende nel percorso di esplorazione di nuove opportunità offerte dal digitale, per aprirsi ai mercati internazionali e consolidare il proprio grado di competitività.

Questo può avvenire solo attraverso un’apertura all’innovazione e all’incremento dell’export. Netcomm sostiene, in primo luogo, la necessità di orientare il sistema educativo italiano al commercio digitale attraverso programmi di formazione mirati, che forniscano conoscenze concrete per operare nel settore. Occorre inoltre che i decisori politici sviluppino strategie per supportare le imprese e per incrementare la loro preparazione a operare cross-border, adottando strategie e collaborazioni tra enti pubblici e privati e garantendo il giusto equilibrio tra la tutela delle persone e la crescita delle imprese.


[1] Dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano

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