scenari

La AI per la guerra diventa realtà: la svolta con gli ultimi conflitti



Indirizzo copiato

L’Intelligenza Artificiale, seppur non nata nel contesto militare, sta rapidamente trasformando il carattere della guerra. Quella ucraina ha dato un’accelerazione alla svolta. Droni autonomi, analisi avanzate e catene di comando integrate sono solo alcuni esempi di come questa tecnologia stia rivoluzionando i conflitti. Tuttavia, l’evoluzione tecnologica potrebbe comportare conseguenze destabilizzanti e imprevedibili nel prossimo futuro

Pubblicato il 1 ago 2024

Luigi Mischitelli

Legal & Data Protection Specialist at Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza



intelligenza artificiale mano

Diverse tecnologie del secolo scorso devono al mondo militare e ai conflitti bellici quella “scintilla” che ne ha permesso la scoperta, la creazione o l’evoluzione. Lo stesso primo “vero” computer (ENIAC) e la stessa rete internet sono nati nel mondo militare.

Gli ultimi conflitti, soprattutto quello tra Russia e Ucraina, forniscono una spinta decisiva ora al fenomeno.

I progressi dell’IA nella tecnologia bellica e le sue cause: tre novità

L’Intelligenza Artificiale, pur non avendo avuto una “scintilla mimetica” come origine, sta diventando sempre più uno strumento da uso bellico, soprattutto in un contesto globale sempre più caldo come quello che stiamo vivendo. Strumento che, per quanto stia trasformando il carattere della guerra con il suo impiego, ben potrebbe rivelarsi fortemente destabilizzante nel prossimo futuro.

Il fronte ucraino

Il rapido cambiamento e l’inarrestabile evoluzione militare che sta interessando la tecnologia in esame ha diverse cause, anche se è innegabile che la maggiore tra tutte sia ubicata sul fronte ucraino.

Basti pensare a quei piccoli ed economici chip con i quali sono equipaggiati i droni russi e quelli ucraini, pronti a colpire i reciproci obiettivi “a poco prezzo”.

L’avvento dell’IA generativa

Al secondo posto, tra le cause evolutive dell’Intelligenza Artificiale in campo bellico, vi è il recente progresso esponenziale di tale tecnologia (si pensi a quella generativa, come ChatGPT), che consente di compiere imprese sorprendenti di riconoscimento di oggetti e di risoluzione di problemi complessi.

La rivalità Usa-Cina

La terza causa è rintracciabile nella pluridecennale rivalità tra Stati Uniti e Cina, in cui entrambe vedono nell’Intelligenza Artificiale la chiave della propria superiorità militare sull’avversario d’oltreoceano.

L’impiego dei droni e l’IA: dall’attacco alla difesa

I risultati di un’Intelligenza Artificiale “militarmente forte” sono ben visibili nel progresso delle macchine intelligenti utilizzate per eliminare gli avversari. I già citati droni, sia aerei che navali, sia supercostosi (come i cosiddetti “reaper”) sia a basso prezzo, sono fondamentali su teatri – come quello ucraino – per individuare e attaccare gli obiettivi.

L’Intelligenza Artificiale si presenta come “la soluzione al disturbo”, perché consente ai droni di individuare gli obiettivi anche se i segnali GPS o il collegamento con i piloti da remoto sono stati interrotti. Da qui a pensare a sciami di droni autodiretti verso le difese avversarie il passo è relativamente breve.

Russia e Ucraina lavorano intensamente a droni con AI.

Il ruolo dell’IA nelle catene di comando militari

La tecnologia in esame sta, peraltro, anche rivoluzionando – di nuovo nella guerra di Ucraina – le catene di comando degli eserciti che la utilizzano per fini bellici o di difesa.

Seppur sempre in prima linea, i droni rappresentano solo l’ultimo (e, diciamocelo, il più drammatico) anello della “catena di morte”, ossia la serie di passaggi che inizia con la ricerca di un obiettivo e termina con un attacco al bersaglio riuscito. L’azione più importante dell’Intelligenza Artificiale in questo frangente è quello che può essa può fare prima che il drone colpisca. Poiché analizza ed elabora i dati a velocità “sovrumana”, essa è in grado di estrapolare ogni singolo carro armato da un migliaio di immagini satellitari, o di interpretare la luce, il calore, il suono e le onde radio per distinguere obiettivi “esca” da obiettivi veri.

Lontano dalla prima linea, invece, l’Intelligenza Artificiale può risolvere problemi molto più grandi di quelli affrontati da un singolo drone. Oggi si tratta di compiti semplici, come capire quale arma è più adatta a distruggere una minaccia. Ma nel prossimo futuro, potrebbero esserci sistemi di supporto alle decisioni in grado di comprendere la sconcertante complessità della guerra in modo rapido e su un’ampia area, forse un intero campo di battaglia.

Le implicazioni strategiche dell’evoluzione rapida dell’IA

Le conseguenze di questa rapida evoluzione tecnologia stanno diventando sempre più chiare. I sistemi di Intelligenza Artificiale, insieme ai mezzi autonomi-robotici su mare, terra e cielo, probabilmente troveranno e distruggeranno i loro obiettivi a una velocità senza precedenti e sempre più su vasta scala. La sua velocità evolutiva in guerra cambierà inevitabilmente l’equilibrio tra soldati e tecnologia. Oggi gli eserciti di tutti i paesi hanno un essere umano che approva ogni decisione “letale”. Quando trovare e colpire i bersagli sarà compresso in pochi minuti o secondi, l’uomo dovrà essere affiancato (o forse, chissà, sostituito), da una macchina capace di decidere in autonomia. Certo, almeno nei primi tempi vi sarà una supervisione umana; ma sarà sempre la macchina a muoversi e a intervenire in ogni azione.

Il paradosso è che, anche se l’Intelligenza Artificiale fornisce una percezione più chiara del campo di battaglia, la guerra rischia di diventare sempre più “opaca” per le persone che la combattono. Inoltre, come affermato, ci sarà sempre meno tempo per fermarsi a pensare alle proprie azioni.

I rischi di una guerra alimentata dall’intelligenza artificiale

Man mano che i modelli di Intelligenza Artificiale emettono giudizi sempre più da “oracolo”, i loro risultati diventeranno sempre più difficili da esaminare senza concedere al nemico un vantaggio “letale”. Combattimenti più veloci e meno pause renderanno più difficile negoziare tregue o fermare l’escalation. Questo potrebbe favorire i difensori, che possono rintanarsi mentre gli attaccanti rompono la copertura e avanzano. Oppure potrebbe invogliare gli attaccanti a colpire preventivamente e con forza massiccia, in modo da distruggere i sensori e le reti da cui dipenderà l’alimentazione e la connessione dei sistemi tecnologici.

La portata di una guerra basata sull’Intelligenza Artificiale significa che la massa e il peso industriale diventeranno probabilmente ancora più importanti di quanto non lo siano oggi.

Si potrebbe pensare che le nuove tecnologie permetteranno agli eserciti di diventare “più snelli”. Ma se il modello di Intelligenza Artificiale è in grado di individuare decine di migliaia di obiettivi, gli eserciti avranno bisogno di decine di migliaia di armi per colpirli. E se il difensore è in vantaggio, gli attaccanti avranno bisogno di più armi per sfondare le linee nemiche. E questo non è l’unico motivo per cui la guerra dell’Intelligenza Artificiale favorisce i grandi Paesi.

I droni possono diventare più economici, è vero, ma i sistemi digitali che collegano il campo di battaglia saranno diabolicamente costosi. La costruzione di eserciti sempre più equipaggiati da tale tecnologia richiederà enormi investimenti in server cloud in grado di gestire dati super-segreti (e super veloci), con l’addestramento dei modelli che richiederà, come è facile immaginare, l’accesso a grandi quantità di dati.

Un tempo si pensava che la Cina fosse avvantaggiata, grazie al suo grande bacino di dati dal quale attingere per addestrare i suoi modelli, al forte controllo sull’industria privata e ai suoi “vincoli etici” meno stringenti. Tuttavia, al momento gli Stati Uniti sembrano essere in vantaggio nei modelli “di frontiera” che potrebbero dare forma alla prossima generazione di Intelligenza Artificiale impiegata in campo militare. E in questo gioco conta anche l’ideologia. Non è chiaro infatti se gli eserciti degli stati “meno democratici”, che privilegiano il controllo centralizzato, saranno in grado di sfruttare i vantaggi di una tecnologia che spinge l’intelligenza e l’intuizione ai livelli tattici più bassi.

Limiti e controlli suggeriti per l’uso militare dell’IA

Se, tragicamente, dovesse scoppiare la prima guerra alimentata dall’Intelligenza Artificiale, il diritto internazionale verrebbe probabilmente messo ai margini. Un motivo in più per pensare oggi a come limitare la distruzione. Un primo passo sarebbe quello di escludere tout-court il controllo delle armi nucleari da parte dell’Intelligenza Artificiale. Un secondo passo sarebbe, una volta iniziata la guerra, non interrompere le linee dirette da uomo a uomo, che saranno più importanti che mai (si pensi al famoso “telefono rosso” che durante la Guerra Fredda fungeva da comunicazione diretta tra il Pentagono e il Cremlino).

I sistemi di Intelligenza Artificiale, che sono stati concepiti per massimizzare il vantaggio militare, dovranno essere codificati con valori e limitazioni che al momento il mondo militare dà quasi per scontato. Tra questi, l’attribuzione di un valore implicito alla vita umana (es. quanti civili è accettabile uccidere per perseguire un obiettivo di alto valore?) e l’evitare alcune tipologie di attacchi destabilizzanti come quelli già citati connessi agli ordigni nucleari.

Conclusioni

Le incertezze sono profonde. L’unica cosa certa è che il cambiamento guidato dall’Intelligenza Artificiale si sta avvicinando. Probabilmente prevarranno gli eserciti che anticiperanno e padroneggeranno i progressi tecnologici per primi e con maggiore efficacia. Tutti gli altri saranno, probabilmente, vittime.[1][2]

Note


[1] AI will transform the character of warfare. The Economist. https://www.economist.com/leaders/2024/06/20/war-and-ai

[2] How AI is changing warfare. The Economist. https://www.economist.com/briefing/2024/06/20/how-ai-is-changing-warfare

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4