INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Ripensare l’IA a scuola: così si fa strumento per potenziare le competenze



Indirizzo copiato

In che modo possiamo introdurre l’IA a scuola sin dalla primaria, come indica la recente Strategia per l’Intelligenza Artificiale? E come possiamo far sì che diventi strumento di incremento delle competenze e di gruppo? Ecco alcune riflessioni e suggerimenti

Pubblicato il 19 set 2024

Nello Iacono

Esperto processi di innovazione



Scuola digitale

Il dibattito di questi mesi seguito alle indicazioni della Strategia per l’Intelligenza Artificiale rispetto alle azioni in ambito educativo (strategia per la formazione: formazione ai docenti, inserimento nell’insegnamento dell’educazione civica,…) spinge ad affrontare il tema nel contesto più ampio della progettazione di una evoluzione “positiva” della tecnologia, e quindi indirizzata a costruire scenari socialmente desiderabili.

Nel campo dell’educazione, uno dei temi di dibattito, sintetizzato da un recente discorso di Stefania Giannini, vice Direttore Generale Unesco, è come fare in modo che l’utilizzo dell’IA consenta di migliorare le capacità umane e non apra al rischio di ridurle, atrofizzando le possibilità di sviluppo. E quindi come perseguire una logica di estensione di capacità e non di sostituzione. In questo contesto un ambito importante da trattare è quello della formazione personalizzata, che l’IA non solo può favorire (come anche sottolineato dalle linee guida per l’educazione civica), ma può anche radicalmente ridisegnare, soprattutto se pensata in un’ottica di estensione (anche) di gruppo e non solo individuale.

Questi diversi aspetti del tema “AI in education”, che non lo esauriscono, meritano qualche riflessione più specifica, a cui questo articolo si propone di dare un contributo.

L’IA come strumento di miglioramento delle capacità

Un’area di riflessione nell’utilizzo delle tecnologie, e quindi anche dell’IA, è legata all’impatto sulle competenze. In altri termini, la questione è se la facilitazione dei compiti che ne deriva, e quindi la possibilità di raggiungere più semplicemente dei risultati per cui erano richieste competenze, abbia anche come conseguenza il mancato sviluppo o la regressione delle capacità in gioco, non più necessarie. Gli esempi sono sempre più numerosi, dalla capacità di orientamento a quella di elaborazione e di calcolo, di definizione dei problemi, come evidenziano le diverse rilevazioni internazionali, tra cui l’indagine OCSE-PISA, in cui si registrano significativi fenomeni di regressione.

Se l’approccio all’utilizzo è di questo tipo, la tecnologia rischia di diventare, più che uno strumento di estensione delle nostre capacità (alla stregua di un martello), uno di sostituzione. Ad esempio, l’uso sistematico dell’IA generativa per realizzare in modo complessivo elaborazioni e approfondimenti, assumendo come prodotto adatto all’uso il risultato che ci viene fornito (e non come spunto, contributo di riflessione), può comportare una riduzione dello sviluppo delle capacità di analisi, ricerca, valutazione e composizione dei contenuti. In un modo per nulla paradossale ma, anzi e purtroppo, funzionale, un uso dell’IA generativa non orientato al miglioramento delle competenze, diventa un ostacolo significativo per il raggiungimento di alcune delle competenze definite nel quadro di riferimento europeo DigComp 2.2 (ad esempio quelle dell’area Alfabetizzazione su informazioni e dati).

Al contrario, l’utilizzo dovrebbe avvenire nel contesto del processo di elaborazione dei contenuti, con l’IA come strumento a supporto delle diverse fasi, che rimangono in carico al fruitore e alle sue competenze. In questo senso, le applicazioni di IA generativa, soprattutto per un uso in ambito educativo, dovrebbero essere principalmente rivolte a consentire e favorire confronti e stimoli nella ricerca delle soluzioni.

L’obiettivo è la costruzione e il consolidamento di un approccio educativo consapevole (critico e proattivo), rispetto a uno puramente adattivo, verso le tecnologie e l’IA in particolare.

Esempi positivi in questa direzione sono, per l’IA generativa, quello di perplexity, che riporta le fonti in rete utilizzate per la risposta al prompt, mentre a supporto dell’analisi e del confronto possono essere utili le diverse applicazioni disponibili per la preparazione al debate nelle scuole, come DebateAI o Debate Assistant.

Riprendendo una recente riflessione di Morozov, si tratta di costruire un approccio alla tecnologia che vada nella direzione dello “human enhancement” (tecnologia per migliorare le capacità della persona) invece che della “human augmentation” (tecnologia per estendere e potenziare le capacità della persona, con il rischio della sostituzione e della regressione).

Il punto chiave è il ruolo che si attribuisce alla tecnologia rispetto alle competenze e alle capacità. Nell’ambito del sistema educativo la scelta di un approccio verso lo “human enhancement” diventa fondamentale, perché consente di mantenere la centralità dell’obiettivo sulle competenze e sulla crescita degli studenti collocando le tecnologie dell’IA come strumenti di miglioramento nel processo e nell’ambiente di apprendimento.

L’IA come strumento di gruppo

Nell’ambito educativo, se pensiamo a un pieno utilizzo dell’approccio al miglioramento delle competenze, è naturale declinare queste dinamiche nel contesto di apprendimento di gruppo.

Un interessante spunto in questo senso è fornito da Sven Nyholm, docente di Etica dell’Intelligenza Artificiale a Monaco: “Le tecnologie di intelligenza artificiale potrebbero consentire ai gruppi di comportarsi (anche consentendo ai propri membri di interagire) come se i gruppi stessi o i loro membri avessero capacità cognitive avanzate”.

In questi termini, le tecnologie di IA dovrebbero essere utilizzate per favorire lo sviluppo delle competenze collettive di gruppo e quindi al servizio, ad esempio, dello sviluppo della capacità di costruire soluzioni a problemi, oltre che di condividere idee, conoscenze, esperienze.

I diversi progetti sviluppati in questi anni in ambito di robotica educativa, ma anche gli utilizzi di IA generativa a supporto del lavoro di gruppo (e quindi innestati nelle dinamiche di interazione) testimoniano le potenzialità di questo utilizzo delle tecnologie di IA, chiaramente nella direzione dello “human enhancement”. Un buon esempio in questo senso è l’applicazione dell’IA generativa nell’ambito delle “thinking routines” (routine di pensiero, vedi contributo di Bucci et al), che “consentono agli studenti di riflettere sul proprio modo di apprendere, incoraggiando la metacognizione, e utili a stimolare e guidare i processi mentali che favoriscono l’apprendimento”. Infatti, qui l’IA generativa supporta il processo di apprendimento e di metacognizione, ad esempio, per un percorso di digital storytelling basato sull’intervista impossibile a un personaggio storico, potenziando le dinamiche proprie del processo di elaborazione collettivo.

Non solo quindi IA per un approccio personalizzato all’apprendimento e nel senso della proattività, ma anche ambiente in cui il processo di apprendimento di gruppo può trovare pieno dispiegamento e supporto per stimoli di interazione, co-progettazione e co-realizzazione. Supportando così l’incremento delle indispensabili capacità di lavoro di gruppo (che sappiamo tra le principali nell’insieme delle “competenze chiave per il futuro”).

Questo è però un approccio che richiede una conoscenza e una consapevolezza elevate sia nei docenti che (da sviluppare) negli studenti. Partendo da un assunto: per governare l’uso dell’IA nel contesto educativo è necessario che la tecnologia sia “nuda”, del tutto demitizzata e senza misteri.

La precondizione: comprendere i meccanismi e demitizzare l’IA

Comprendere i meccanismi di funzionamento, i modelli, gli algoritmi, è la naturale precondizione per un uso dell’IA nel senso auspicato del miglioramento delle competenze.

Riprendendo quanto indicato nella Strategia per l’Intelligenza Artificiale, occorre “Creare percorsi formativi di alfabetizzazione sull’IA nelle scuole, diffondere informazioni attraverso campagne pubblicitarie e promuovere la comprensione delle implicazioni etiche dell’IA rappresentano gli “step” fondamentali che possono consentire il corretto orientamento del tessuto socio-economico, nel suo complesso, sulla comprensione del giusto utilizzo dell’IA, cogliendone appieno i vantaggi e valutandone criticamente le limitazioni e i rischi.”

Questo implica conoscere potenzialità, limiti e rischi dell’IA nel contesto sociale, naturalmente rispetto al punto di vista della specifica classe di istruzione, in una logica progressiva di estensione e approfondimento, ma comunque sempre organica e completa. L’assunto è che la tecnologia e l’IA pervade le nostre vite quotidiane e che quindi il passaggio a un suo uso strumentale al miglioramento delle competenze passa necessariamente da una consapevolezza costante e adeguata.

Per questa ragione l’insegnamento dell’informatica, dei meccanismi di costruzione e funzionamento delle tecnologie, e quindi dell’ecosistema digitale che sulle tecnologie si basa, diventa essenziale sin dagli anni dei primi approcci alla tecnologia. E sappiamo che ci sono diversi utenti dei giochi e degli smartphone che sono nell’età della scuola primaria.

Come indica la Strategia per l’Intelligenza Artificiale, “La rivoluzione dell’IA impone che l’avvicinamento alla disciplina avvenga con gradualità già dalle scuole primarie e secondarie”.

Il primo approccio con i meccanismi di raccomandazione deve essere preceduto e accompagnato da una formazione che consenta al bambino e all’adolescente di comprendere come “aprire le macchine” e guardare dentro. Non accontentandosi mai di agire senza capire.

Questo implica un’accelerazione anche sul percorso, già in atto, per l’incremento delle competenze digitali dei docenti e dell’utilizzo delle tecnologie di IA nelle scuole. Un’accelerazione che consenta ai docenti di essere protagonisti in questo passaggio, che occorre sia tracciato in modo organico e rapidamente nei percorsi scolastici.

Rapidamente, a breve, perché i percorsi culturali e di apprendimento richiedono tempi lunghi e la realtà (di cui le rilevazioni Istat, Ocse sono specchio) ci chiama ad una urgenza di azione.

Condizionare l’evoluzione

La situazione che stiamo vivendo è di una tecnologia di IA sostanzialmente direzionata dagli interessi economici di pochi operatori, con interventi di regolamentazione soprattutto in campo europeo, e un approccio sociale essenzialmente adattivo. I risultati sono quelli che vediamo, tra cui una progressiva regressione culturale. Il passaggio chiave è fare in modo che le enormi potenzialità dell’IA siano messe a disposizione del benessere sociale, e quindi tracciando una direzione coerente a questo obiettivo.

Gli utenti possono condizionare l’evoluzione delle tecnologie. Non è, questo, solo un ambito di decisori, di e-leadership, di gruppi che possono definire una diversa direzione di evoluzione per le tecnologie perché possono indirizzare le politiche verso un obiettivo di realizzazione di uno scenario sociale sostenibile e desiderabile. Se non ci sono competenze sociali di e-leadership prevalgono le scelte commerciali, che sono sempre presenti. Scegliere, soprattutto nell’ambito educativo, un approccio indirizzato al miglioramento delle capacità, con una popolazione studentesca sempre più consapevole, è un passo significativo in questo difficile ma fondamentale percorso.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4