Le tecnologie sostenibili sono individuabili da due concetti tra loro complementari: da una parte tutta la tecnologia progettata per mitigare i rischi, evitare o compensare e prevenire i problemi ambientali, dall’altra parte sono coinvolte tutte le tecnologie che vengono sviluppate tenendo conto della sostenibilità.
Da questo assunto si è sviluppato il termine di sostenibilità digitale che si riferisce allo sviluppo della tecnologia in modo che contribuisca positivamente all’ambiente, all’economia e alla società.
Le tecnologie come strumento per la sostenibilità
L’utilizzo delle tecnologie IT può facilitare la produzione sostenibile riducendo le emissioni, migliorando l’efficienza, riducendo l’uso dell’energia, aumentando la produttività, sostituendo i processi fisici e allocando risorse in modo più efficace in vari settori come petrolio e gas, produzione industriale, cibo e agricoltura, salute, educazione, edifici e costruzioni.
L’impiego di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data e l’Internet of Thingsrappresenta un passo fondamentale verso la riduzione delle emissioni di gas serra e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile quali:
- ridurre l’impatto ambientale delle attività di aziende e privati, salvaguardando le risorse e contenendo l’inquinamento, utilizzando al massimo materiali ecologici o riciclati per migliorare l’efficienza energetica, urbana e lavorativa.
- aumentare la produttività creando un’economia più performante, riducendo i costi e gli spostamenti logistici;
- migliorare la qualità della vita domestica, sociale e aziendale utilizzando energia rinnovabile e riducendo gli sprechi.
L’analisi big data, intelligenza artificiale e cloud stanno permettendo di conoscere come in modo dettagliato gli effetti nell’ambiente dei sistemi di produzione e delle modalità di consumo e di poter migliorare le condizioni di vita, preservando il pianeta, grazie alle informazioni disponibili in tempo reale.
Intelligenza artificiale per l’efficienza energetica
La combinazione tra tecnologie digitali e conoscenza umane può diventare il fattore critico di successo per un utilizzo più efficiente delle risorse.
L’AI può essere utilizzata per analizzare i dati provenienti dai sensori di un sistema energetico e determinare quando e come deve essere regolato per ottimizzarne l’utilizzo e massimizzare l’efficienza. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per regolare l’output di un impianto di generazione di energia solare o eolica in base alle previsioni meteorologiche, per massimizzare la produzione di energia o per monitorare il consumo energetico all’interno di un edificio (ad esempio per regolare automaticamente la temperatura all’interno di un edificio in modo da massimizzare il comfort degli occupanti e ridurre il consumo di energia)
L’intelligenza artificiale può essere impiegata anche per la progettazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti, la gestione delle reti e dei consumi finali, la sicurezza e la sostenibilità ambientale. Ad esempio attraverso l’AI si possono individuare i siti più adatti alla realizzazione di un impianto eolico o solare, disporre delle informazioni sull’efficienza degli impianti, ma anche su possibili rischi legati alle caratteristiche del suolo o agli eventi meteorologici estremi attraverso previsioni meteorologiche più precise e attendibili (ventosità e irraggiamento).
Nel caso delle idroelettriche stime più attendibili dei flussi idrici aiutano a ridurre gli sprechi, aumentando la produzione.
Inoltre, è possibile incrociare stime del fabbisogno energetico con la capacità di produttività degli impianti in modo da gestire i flussi nelle reti elettriche con decisioni prese in automatico e in tempi rapidi, garantendo flessibilità, efficienza ed affidabilità.
Big Data per la gestione sostenibile delle risorse
I big data hanno consentito una svolta nella gestione sostenibile delle risorse, per la crescente capacità di generare, raccogliere e analizzare i dati digitali.
Attraverso la big data analytics è possibile descrivere lo stato dei processi aziendali, “predire” il futuro e proporre soluzioni, sia operative che strategiche volte al raggiungimento di determinati obiettivi. In altre parole, rende le organizzazioni Data-driven.
Il termine green data nasce proprio dall’esigenza di fare “pulizia digitale”, è una delle basi della Sostenibilità Digitale. È un metodo di raccolta dati che permette di creare informazione su cui basare analisi e costruire strategie sostenibili. Parte dalla progettazione e gestione della fase di nascita e crescita dei dati per far sì che si trasformino in informazioni tali da poter essere utilizzati per scelte connesse all’utilizzo delle risorse disponibili.
Il suo strumento principale è la statistica inferenziale, la branca della statistica che da un campione ridotto effettua inferenze, ovvero generalizzazioni logiche (es. “Se…allora”).
Ad esempio nella gestione degli impianti, il monitoraggio in tempo reale fornito dalla big data analytics contribuisce a individuare su cosa investire e quando, a ridurre gli sprechi, a individuare nuove aree di opportunità, a contenere i costi e massimizzare i risultati.
Internet of Things per una supply chain eco-compatibile
L’implementazione di soluzioni IoT (Internet of Things) e sistemi di tracciamento digitale possono ottimizzare la gestione delle risorse e favorire l’economia circolare. Progetti pilota, come latracciabilità digitaledei prodotti lungo l’intera catena di produzione, stanno emergendo come modelli utili per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza delle risorse, integrando dispositivi, dati, calcolo e connettività.
Ad esempio, attraverso l’analisi dei dati sul consumo energetico e sulle emissioni di gas serra, le aziende possono identificare lo step del processo aziendale in cui possono ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Ciò consente loro di adottare misure proattive per mitigare i rischi ambientali e migliorare la propria sostenibilità.
Cloud computing per ottimizzare le infrastrutture It
Il cloud è una rete estesa di server remoti in tutto il mondo. Questi server archiviano e gestiscono i dati, eseguono applicazioni e distribuiscono contenuti e servizi come video in streaming, posta elettronica Web e software di produttività aziendale tramite Internet.
Il cloud computing, infatti, consiste nella creazione di un ambiente virtuale in cui vengono offerti e condivise applicazioni, piattaforme e software in cloud, riducendo la necessità di infrastrutture hardware fisiche per le aziende che lo utilizzano.
L’utilizzo di servizi in cloud si basa su risorse condivise, come reti, macchine di calcolo e strutture fisiche, pensate per essere sfruttate con meno sprechi possibili e consentendo alle aziende maggiore flessibilità
Con il cloud computing è possibile scalare rapidamente le risorse e l’archiviazione per soddisfare le esigenze aziendali senza dover investire in infrastrutture fisiche. Le aziende non devono pagare o creare l’infrastruttura necessaria per supportare i loro livelli di carico più elevati.
Un esempio classico di servizio di cloud computing è il servizio posta elettronica offerto da Google (Gmail) con il suo drive sui cui si possono immagazzinare dati, aprire fogli di lavoro e condividerli da remoto con il proprio gruppo.
Strategie e soluzioni per implementare tecnologie eco-compatibili
L’uso delle tecnologie digitali può aumentare la sostenibilità delle attività economiche in molti modi, quali, ad esempio, la transizione verso modelli di mobilità elettrica ed energetici più sostenibili con lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la riduzione degli scarti lungo le filiere o la gestione efficiente (circolare) delle risorse impiegate nei processi.
Inoltre, molti produttori stanno lavorando per creare prodotti riciclabili o biodegradabili. Infine, la tecnologia può contribuire a monitorare meglio lo stato dell’ambiente attraverso sensoristica avanzata che misura il livello dei gas serra o della qualità dell’aria. In sintesi, la tecnologia ha il potenziale per aiutare l’ambiente in molti modi diversi. Dobbiamo continuare a sfruttarne le opportunità e promuovere innovazioni sempre più sostenibili
Vantaggi economici e ambientali della transizione tecnologica
Come abbiamo visto, le nuove tecnologie possono migliorare l’efficienza energetica, dare slancio all’economia circolare, assicurare una migliore allocazione delle risorse, ma anche ridurre le emissioni, l’inquinamento, la perdita di biodiversità e il degrado ambientale di un’azienda.
La transizione digitale inoltre migliora l’esperienza del cliente e, più specificamente, facilita e rende possibile il risparmio energetico attraverso programmi di efficienza green più intelligenti ed in particolare:
- aumenta notevolmente la capacità dei fornitori di servizi di interagire con l’utenza di riferimento, utilizzando social media, siti Web, smartphone, chiamate, e-mail, et.;
- permette di trovare soluzioni smart che consentono ai clienti di monitorare e controllare meglio i propri consumi, aumentandone l’utilità;
- la creazione di nuovi emergenti mercati da cui le aziende europee possono trarre profitto.
Le sfide da affrontare e le competenze necessarie
Digitalizzazione, robotica, cloud computing e l’avvento dell’AI hanno costretto grandi, medie e piccole realtà a ripensare in pochi anni i propri modelli produttivi, commerciali e organizzativi.
In questa dinamica, secondo lo studio Capitale umano e transizione tecnologica. L’innovazione di competenze che serve alle imprese di maggio 2024 del Centro studi consulenti del lavoro, anche il fabbisogno di competenze è andato cambiando e quelle digitali sono diventate un requisito indispensabile per il 63,4% delle assunzioni programmate dalle aziende, imponendosi ormai trasversalmente al mondo delle professioni, sia ad alta che bassa specializzazione.
Ma anche il possesso di conoscenze informatiche e matematiche è un requisito sempre più richiesto dalle aziende (50,6% dei profili ricercati) mentre per il 37,1% delle assunzioni le aziende richiedono la capacità di utilizzo delle nuove tecnologie.
Ma per una quota sempre più significativa di nuove assunzioni, il livello delle competenze richieste è invece diventato specialistico. Nel 23,3% dei profili che le aziende ricercano, è richiesta infatti una competenza alta e medio alta in ambito digitale: ciò significa il possesso di capacità relative all’uso di tecnologie internet e alla produzione e gestione di strumenti di comunicazione visiva e multimediale. A seguire, nel 16,2% dei casi sono le conoscenze matematiche e informatiche a essere richieste a livello elevato (capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici per organizzare e valutare informazioni quantitative e qualitative), mentre il sapere utilizzare a livello elevato tecnologie 4.0, ovvero saper gestire soluzioni innovative applicando tecnologie robotiche, big data analytics, internet of things, artificial intelligence ai processi aziendali rappresenta un requisito indispensabile nel 12,7% delle previsioni di assunzione delle aziende.
Barriere e ostacoli all’adozione di tecnologie sostenibili
Può accadere che l’adozione di tecnologie digitali incontri diversi ostacoli associati a barriere culturali, alle dimensioni delle aziende; nonché a difficoltà ad apprezzare i benefici e gli impatti finanziari di queste dotazioni tecnologiche.
Nello sviluppo di una strategia sostenibile è importante diffondere una cultura ambientale sia a livello interno all’azienda, sia nei rapporti con tutti gli stakeholders (clienti, fornitori, finanziatori, azionisti)
Inoltre, è importante superare le limitazioni tecnologiche e strutturali di cui disponiamo.
Ad esempio, le tecnologie di AI o big data devono eseguire un numero enorme di calcoli molto rapidamente e devono eseguite in grandi “data center cloud”, edifici appositi pieni di computer dotati di tali chip. Laddove un tipico data center cloud occupa circa 100.000 piedi quadrati, un centro su vasta scala può essere di 1 o addirittura 2 milioni di piedi quadrati.
L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) prevede che il consumo di elettricità dei data center nel 2026 sarà il doppio di quello del 2022: 1.000 terawatt, più o meno equivalente all’attuale consumo totale del Giappone.
Per superare questi ostacoli tecnologici, i creatori di intelligenza artificiale generativa è importante che trovino delle soluzioni alternative per essere meno vincolati circa i dettagli dei dati, dei software e degli hardware che utilizzano per crearli.
Investimenti e incentivi per promuovere l’innovazione verde
In questa esigenza imprescindibile di una economia sostenibile, risulta importante che vengano definite misure politiche per promuovere l’efficienza energetica attraverso la rimozione degli ostacoli ai finanziamenti e ai mercati dei servizi per l’energia pulita. Una leva importante sono gli incentivi fiscali per gli investimenti green che rappresentano infatti uno strumento strategico per favorire la transizione delle imprese verso modelli di produzione e consumo più ecocompatibili.
Tra le principali misure di incentivo disponibili, troviamo:
- Green New Deal italiano. Questo è un incentivo finanziario per favorire la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione all’interno degli obiettivi di transizione ecologica e circolare. Questa misura mira a sostenere le imprese che beneficiano dei finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca), offrendo contributi per promuovere attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.
- Nuova Sabatini. La “Nuova Sabatini” è un’estensione della Legge Sabatini che prevede contributi per l’acquisto di beni strumentali ordinari e anche per l’installazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici e sistemi di cogenerazione. Le imprese beneficiarie possono accedere a un contributo in conto impianti pari al 10% della spesa finanziata.
Questi incentivi sono concepiti per ridurre il carico economico delle imprese nella transizione verso pratiche più sostenibili, promuovendo al contempo l’innovazione e la competitività nel rispetto dell’ambiente.
Formazione e upskilling per le competenze digitali green
La sostenibilità digitale non riguarda solo l’ambiente, ma anche le persone. Progetti che promuovono l’inclusione digitale sono fondamentali per garantire che tutti possano beneficiare delle opportunità offerte dalle tecnologie moderne.
La trasformazione digitale, infatti, porta e porterà sempre di più ad una automazione dei processi con un conseguente incremento del tasso di sostituzione dell’uomo con le macchine. Questo non significa che il lavoro umano non serve più, ma pone semplicemente le aziende di fronte alla necessità di formare il personale per renderlo idoneo a svolgere nuove funzioni e assumere nuovi ruoli. L’introduzione, ad esempio, nei sistemi di automazione dei processi dell’intelligenza artificiale e della robotica, implica una revisione e trasformazione della struttura dei lavori, ossia una revisione dei “job profile” che vedrà la scomparsa di alcuni compiti e la nascita di nuovi. Serviranno nuove professioni per sviluppare software e tecnologie innovative e la formazione è favorita da un approccio che si basa su nuove piattaforme e metodologie. L’emergenza sanitaria del 2020 ha portato alla sostituzione della formazione in aula, basata sul concetto di classe e di insegnante, con strumenti digitali che permettono di usufruire della formazione in diverse modalità, sincrona e asincrona, disponibile on demand e su mobile; tutte perfettamente in grado di trasferire competenze tecniche e soft skill in modo efficace ed efficiente.
Il futuro delle tecnologie sostenibili e il loro impatto sul business
All’interno di questa transizione verso tecnologie sostenibili, le aziende hanno un duplice ruolo di fornitori di servizi e creatori di un bisogno. Se il primo è chiaro, è con il secondo che si può fare davvero la differenza nel portare i consumatori ad abbracciare tecnologie più sostenibili. Investendo e commercializzando soluzioni green tech, le aziende possono generare interesse nei consumatori e creare una domanda di tecnologie sostenibili che prima non esisteva.
Tramite le proprie operazioni, le aziende possono educare i consumatori ad una nuova consapevolezza ambientale e possono guidarli verso la comprensione delle opportunità che le nuove tecnologie offrono, ma anche dei limiti che ad oggi ancora presentano.
Questo aspetto è fondamentale per il successo delle aziende. La gestione delle aspettative dei consumatori permette di ottenere clienti informati e consapevoli delle caratteristiche del prodotto o del servizio che stanno acquistando. Questa consapevolezza a sua volta permette di avere clienti soddisfatti sul breve e medio termine e una maggiore retention sul lungo periodo.
L’impegno collettivo per un mondo più verde e digitale
L’impegno per la sostenibilità mira a superare l’inerzia e la resistenza al cambiamento comunemente riscontrate dagli individui, dotandoli di strumenti, informazioni e motivazioni per agire al fine di ridurre il loro impatto ambientale
E’ importante passare dall’impegno individuale all’impegno collettivo per raggiungere effettivamente i risultati ambientali attesi.
L’impegno passa da diversi livelli di coinvolgimento:
- Consapevolezza: è il primo livello di coinvolgimento, in cui le persone acquisiscono conoscenze sui temi della sostenibilità, come il cambiamento climatico, la tutela delle risorse e la gestione dei rifiuti.
- Comportamenti individuali: questo livello prevede l’adozione di comportamenti sostenibili a livello individuale, tra cui azioni come il risparmio energetico, la riduzione dei rifiuti, l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili e l’acquisto di prodotti ecologici.
- Partecipazione comunitaria: a questo livello, gli individui si impegnano all’interno delle loro comunità locali aderendo a iniziative di sostenibilità come programmi di riciclaggio, progetti di energia rinnovabile a livello comunale, gruppi di acquisto solidali.
- Partecipazione organizzativa: questo livello coinvolge le organizzazioni pubbliche e private nell’adozione di pratiche sostenibili. Può comprendere l’integrazione di politiche e programmi di sostenibilità all’interno dell’organizzazione, l’utilizzo di energie rinnovabili, l’attuazione di strategie di gestione dei rifiuti e la promozione di una cultura aziendale sostenibile. L’impegno a livello organizzativo può influenzare positivamente l’ambiente circostante e ispirare altri a seguirne l’esempio.
Le opportunità per le aziende che investono nella sostenibilità
Ci sono ragioni determinanti per cui le aziende dovrebbero impegnarsi attivamente nell’adozione di pratiche sostenibili e nella promozione di un impatto ambientale positivo:
Raggiungimento degli obiettivi ESG: l’impegno per la sostenibilità svolge un ruolo cruciale nell’aiutare le organizzazioni a raggiungere i loro obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG).
Vantaggio competitivo: i consumatori odierni sono sempre più consapevoli delle conseguenze ambientali delle loro decisioni di acquisto. Pertanto, preferiscono aziende che dimostrino un impegno per la sostenibilità, grazie al quale un’organizzazione può attirare e trattenere i clienti, stabilire una reputazione favorevole e differenziarsi dai concorrenti.
Accesso a nuovi mercati e opportunità: la crescente domanda di prodotti e servizi sostenibili presenta opportunità per accedere a nuovi segmenti di clientela. Inoltre, le politiche di sostenibilità stanno guadagnando importanza sia nei processi relativi agli appalti pubblici che privati. Le aziende che possono dimostrare un impegno saldo verso la sostenibilità possono godere di un vantaggio competitivo nell’accesso a tali opportunità.
Miglioramento della reputazione e delle relazioni con gli stakeholder: l’impegno reale per la sostenibilità può contribuire significativamente alla costruzione di una reputazione positiva per un’azienda. Dimostrare un impegno concreto per la sostenibilità migliora l’immagine del marchio, attira clienti socialmente consapevoli e rafforza le relazioni con gli stakeholder, compresi dipendenti, investitori, clienti e comunità.
Risparmi di costi ed efficienza: l’attuazione di misure energetiche efficienti porta alla riduzione del consumo di energia e delle spese correlate. Le iniziative di riduzione dei rifiuti e di riciclo possono minimizzare i costi di smaltimento dei rifiuti. L’adozione di pratiche sostenibili nella catena di approvvigionamento migliora l’efficienza delle risorse e riduce i costi. Integrando la sostenibilità nelle loro operazioni, le aziende possono ottimizzare l’utilizzo delle risorse e ridurre gli sprechi, con benefici finanziari tangibili.